LA VERA GUIDA AUTONOMA È LONTANA - Una classificazione definisce su sei livelli l’apporto dei sempre più diffusi aiuti elettronici alla guida (Adas). Finora, in Italia, il massimo consentito è il Livello 2, o guida semiautonoma: l’elettronica gestisce i freni, l’acceleratore e anche lo sterzo, per tenere l’auto al centro della corsia. Ma non riesce a farlo in tutte le condizioni: per questo, il guidatore deve tenere le mani sul volante. Con la guida autonoma, dal Livello 3, chi è sul sedile sinistro può invece fare altro e la responsabilità di quanto succede passa alla vettura (e al suo costruttore). Tali sistemi sono studiati per le vie a un solo senso di marcia e senza intersezioni, come superstrade e autostrade. In Italia, però, questo ambito non è ancora stato normato e quindi sono utilizzabili ovunque. I livelli successivi, in cui il “guidatore” può perfino dormire, sono lontani: mancano le leggi e al momento ne sono capaci (con limitazioni) solo pochi prototipi.
I 5 LIVELLI DELLA GUIDA AUTONOMA
> Non esistono norme europee che identifichino con precisione i vari “gradi” di guida semiautonoma e autonoma: quasi sempre ci si rifà ai livelli (sopra i dettagli) stabiliti dall’associazione degli ingegneri statunitensi, la SAE.
LIVELLO 3: DA NOI È ANCORA ILLEGALE - Il Livello 3 fa sostanzialmente le stesse cose del 2: l’auto mantiene il centro della corsia e la giusta distanza da chi c’è davanti. In aggiunta, però, finché l’elettronica lo permette, è consentito togliere lo sguardo dalla strada e le mani dal volante. Ma si deve essere sempre pronti a riprendere il controllo, se richiesto. In Italia il Livello 3 è illegale, ma in Paesi come Germania e Regno Unito è stato normato e sono in vendita auto con queste capacità (come alcune Mercedes).