Le auto elettriche quanto soffrono i freddo?

Tecnologia
Pubblicato 16 dicembre 2021

Le auto elettriche non sono per natura a loro agio al freddo, ma ci sono accorgimenti che consentono di affrontare senza troppi problemi la stazione invernale.

PENSIAMO ALLA BATTERIA - L’inverno ha sconfitto gli eserciti più potenti, ma ha effetti non trascurabili anche nella vita quotidiana, per esempio la nostra automobile. Chi guida veicoli con il motore a scoppio, comprese quindi le ibride, vedrà la temperatura del liquido di raffreddamento salire più lentamente e quindi il motore funzionerà per più tempo a temperature più basse di quelle ottimali, con minor rendimento e maggiori emissioni. Le automobili elettriche soffrono invece per le batterie, le cui prestazioni - sia in ricarica sia quando erogano energia - diminuiscono se la temperatura è molto bassa, con una diminuzione dell’autonomia e un aumento del tempo di ricarica. I chilometri percorribili diminuiscono e anche le prestazioni, ma le Case hanno messo a punto varie contromisure.

La strategia più efficiente, anche ai fini della durata, è riscaldare la batteria per portarla a temperature di 20-30 gradi centigradi, ma d’inverno la cosa non è semplice: come trovare il calore necessario? Il rendimento dei powertrain elettrici è molto alto e quindi il calore di scarto è basso (basta pensare alle lampadine a led, tiepide perché la maggior parte dell’energia viene convertita in luce con una minima produzione di calore), a differenza di quel che accade nei motori a scoppio. La cosa è ulteriormente complicata dal fatto che occorre riscaldare anche l’abitacolo e non solo la batteria.

MASSIMA EFFICIENZA - Molti costruttori usano una pompa di calore per riscaldare batteria e abitacolo (nel disegno qui sopra). Questo dispositivo “trasporta” il calore invece di generarlo. Secondo l’Audi, per esempio, questo schema di funzionamento riesce a generare fino a 3 kW termici da 1 kW di energia elettrica. Non si può spiegare in poche righe come avvenga questo apparente paradosso, ma possiamo dire che la pompa di calore prende il calore dall’esterno e lo trasferisce al fluido che climatizza la batteria. Il paradosso si rinnova: come estrarre calore dalla fredda aria invernale? Si sfrutta la differenza di temperatura: il gas che, è a - 50 gradi quando circola nella pompa di calore, viene riscaldato dall’aria esterna, che è magari a +2/4 gradi, e una volta compresso arriva a quei 25 gradi necessari per climatizzare la batteria.

Nelle caso delle e-tron GT quattro e RS e-tron GT, usando il “pianificatore di percorso” e-tron, il condizionamento della batteria inizia automaticamente quando si sta arrivando alla colonnina fast, in modo che la ricarica possa avvenire ad alta potenza. È presente anche un riscaldatore a resistenza, per le situazioni più impegnative, che è ulteriormente potenziabile con un kit opzionale per i climi più rigidi. Audi suggerisce anche di pianificare (tramite app o sistemi di bordo) la ricarica e il condizionamento dell’abitacolo in anticipo in modo che il raggiungimento delle temperature avvenga prelevando energia dal punto di ricarica invece che dalla batteria. Può essere una buona idea anche quella di caricare subito prima di partire, in modo da affrontare il viaggio con le temperature già a regime: l’assorbimento dell’energia è infatti massimo (questo vale per tutte le auto elettriche) quando abitacolo e batteria sono molto freddi, ma poi diminuisce molto una volta che le temperature giuste sono state raggiunte.

LA APP CHE TI RISCALDA - Suggerimenti e contromisure simili anche per Tesla, che dice “le nostre funzioni di precondizionamento e partenza programmata ti aiutano a mantenere la batteria in condizioni ottimali prima di iniziare il viaggio”. È possibile preriscaldare l'auto manualmente attivando il precondizionamento/sbrinamento dall'app Tesla: la batteria e l'abitacolo raggiungeranno quindi la giusta temperatura prima di iniziare il percorso. L’ideale sarebbe lasciare l'auto collegata alla rete elettrica in modo che l’energia necessaria sia prelevata dalla rete anziché dalla batteria. La stessa funzione può essere automatica, usando la modalità partenza programmata che precondiziona abitacolo e batterie prima dell’orario di partenza.

Se la batteria dell'auto è troppo fredda per poter sfruttare tutta l'energia immagazzinata le Tesla visualizzeranno un fiocco di neve blu: in queste condizioni le prestazioni saranno limitate così come la potenza della frenata rigenerativa, altra situazione che vale per tutti i veicoli elettrici. Anche il navigatore delle Tesla può tener conto delle soste per ricaricare, precondizionando le batterie per massimizzare la velocità del rifornimento; la cosa vale anche per le colonnine non Tesla, grazie ad un aggiornamento software del 2020.

VIAGGIARE INFORMATI - L’integrazione con le app è presente, per esempio, anche nelle automobili Mini e BMW, che possono preriscaldare l’abitacolo a distanza. Questo vale anche per le ibride plug-in, la cui batteria è abbastanza capace da riuscire ad azionare la pompa di calore. Anche la casa bavarese prevede l’interazione con il navigatore in modo da massimizzare la velocità della ricarica indipendentemente dalle temperatura esterna e della batteria. In pratica se è prevista una sosta per ricaricare, si attiva un precondizionamento automatico della batteria durante l'avvicinamento alla colonnina. Il sistema tiene conto, tra le altre cose, della temperatura della batteria, dell'autonomia rimanente, della potenza di ricarica prevista e dello svolgimento del resto del percorso.

Questa modalità di precondizionamento della batteria connesso al navigatore, a differenza dell’accensione da remoto via cellulare, sono in generale riservate alle automobili elettriche di gamma alta, ma non dubitiamo che si estenderanno anche a quelle più abbordabili. La maggior parte dei costruttori visualizza comunque nei propri siti dei simulatori di autonomia che tengono conto anche della temperatura esterna, utili strumenti per capire quanto l’inverno possa influire sull’autonomia di un’auto elettrica.



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Ritratto di Flynn
20 dicembre 2021 - 15:57
2
Non sia mai Ruben! Gli smartphone servono unicamente per farsi i selfie da pubblicare su Instagram. Sia mai che lo si utilizzi per pianificare una sosta, potrebbe esplodere !
Ritratto di carminuccio1969
17 dicembre 2021 - 15:25
Solo un commento. Più sono gli aggeggi energivori meno potenza hai alle ruote e quindi devi ricaricare prima. E le batterie non ho mai capito come sono posizionate , intendo se hanno degli strati di coibentazione. Soluzione semplice ma viene attuata ? In ultimo il climatizzatore: se fuori ci sono 0 gradi , vi consiglio di non metterlo a 25 interni ( all'opposto se fuori ci sono 40 gradi , 16 interni non sono un toccasana ). E' sempre meglio avere una temperatura interna che non sia oltre i 15 gradi in più se siamo in inverno o in meno in estate , rispetto a quella esterna. Poi se volete prendervi un malanno sono scelte vostre . Il punto fondamentale resta comunque uno , la temperatura delle batterie. La soluzione seria è coibentarle , come anche isolare l'abitacolo in modo più congruo ma sempre a scapito del peso , delle prestazioni e del consumo. Semplice fisica.
Ritratto di Check_mate
17 dicembre 2021 - 16:01
Interessante come spunto. Sicuramente qualche isolamento termico oltre che elettromagnetico c'è, il problema è sempre, come anticipavi, quello di non gravare sui costi e, specialmente, sulla massa.
Ritratto di carminuccio1969
17 dicembre 2021 - 16:11
Quelli descritti nell'articolo sono solo dei palliativi e non tengono conto della reale tipologia di percorso o del traffico presente .... sono quindi quasi utopici , secondo me .
Ritratto di Vecchio Caprone
18 dicembre 2021 - 09:05
@Check, salve Check, tu forse mi puoi spiegare il mistero. Se l'autonomia dell'elettrica e non solo quella, mi rendono nervoso, non la compro. Le mie necessità sono di un tipo, quelle degli altri, un'altro tipo. Non m'importa di criticare l'elettrica per quelli che per me, per il mio modo di vivere, potrebbero essere dei punti negativi. Allora mi potresti spiegare perché tanta gente critica l'elettrico? Se non gli va bene, che non la comprino. Non ci capisco più niente, deve essere la senilità incipiente se non avanzata. Buona giornata.
Ritratto di Check_mate
18 dicembre 2021 - 09:14
@Vecchio Caprone, ti sembra tanta gente ma, almeno in questo blog, è solo una persona con 10-15 account diversi usati per dare eco alle solite cose. Le posizioni sono molto meno distanti di quanto non sembri, c'è chi è predisposto da oggi a provare qualcosa di nuovo e chi, magari, aspetta tempi più maturi. Io stesso, nonostante sia favorevole a questa nuova tecnologia, la ritengo acerba per molti, probabilmente anche per me e per la mia famiglia. Però un desiderio lo porterò sempre avanti: va bene che l'elettrificazioni elimini il diesel sulle piccole, o tutti quei motori di media piccola cilindrata che non sarà difficile dimenticare. Ma mi piacerebbe che dal 5 cilindri dell'Audi, passando al 6 di BMW e Alfa per arrivare al 10/12 cilindri Lamborghini possano rimanere e determinare un mercato di nicchia che non dissolva nel nulla 150 anni di storia e di progressi. A me piacerebbe così.
Ritratto di Vecchio Caprone
18 dicembre 2021 - 09:54
@Check, condivido in pieno.
Ritratto di andi9
20 dicembre 2021 - 15:29
Il problema è che vogliono obbligarti a comprare l'elettrica; per me dovrebbe esserci il libero mercato senza falsi incentivi e poi ognuno sceglie quello che gli pare
Ritratto di otttoz
17 dicembre 2021 - 17:22
ecco perchè un tettuccio fotovoltaico di serie contribuirebbe a tenere le batterie ad una temperatura ottimale senza scaricare le batterie
Ritratto di Porsche_Panamera
17 dicembre 2021 - 18:25
Le auto moderne hanno il preriscaldamento della batteria che puoi attivare comodamente a distanza dall'app oppure parte in automatico appena apri la vettura. Sulla Taycan il consumo di questi dispositivi ha un consumo quasi nullo, a differenza delle boiate che puoi leggere in giro.

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