Le microcar, o autoveicoli senza patente, sono piccoli veicoli a motore pensati per chi non possiede una patente di guida. Questi veicoli offrono una soluzione pratica e conveniente per gli spostamenti urbani, soprattutto per coloro che hanno problemi di mobilità o per chi desidera un mezzo di trasporto più ecologico.
Di dimensioni ridotte, queste minicar sono molto utilizzate soprattutto in città, grazie alla loro maneggevolezza e praticità. Sono perfette per chi cerca un'alternativa agli scooter o alle due ruote, con la sicurezza in più di un'auto. Possono essere guidate anche da chi non ha la patente B, a partire dai 14 o 16 anni, ma è necessario avere l'abilitazione come la patente AM o il patentino. Le microcar possono essere a benzina, diesel o elettriche, per garantire zero emissioni. Sono disponibili diversi modelli sul mercato, con prezzi variabili in base alle caratteristiche e alle prestazioni.
In questo articolo, esploreremo le caratteristiche delle microcar, la storia dietro questi veicoli, come sceglierne uno, la legislazione italiana che li riguarda e i vantaggi e svantaggi che ne derivano.
Le microcar iniziano a essere concepite a partire dagli anni Sessanta e Settanta, venendo però considerate come modelli a tre ruote, ovvero auto con spazi molto ridotti, per ovviare a una necessità di mobilità urbana, tant’è che le prime microcar, o “macchinette”, in realtà erano per lo più prototipi delle attuali city car.
Le microcar iniziano a essere prodotte rispecchiando i requisiti odierni e presentando le caratteristiche attuali negli anni Ottanta, in Francia, anche se la diffusione e l’incremento di questa tipologia di veicoli nel resto del Vecchio Continente avvenne a partire dalla metà degli anni Novanta.
Potremmo definire le microcar come una via di mezzo tra uno scooter e una Smart. Rispetto a quest’ultimo modello di auto, infatti, le microcar risultano meno potenti, pur avendo più o meno le stesse dimensioni (non oltre i 2,5 metri di lunghezza, gli 1,4 metri di larghezza e gli 1,3 metri di altezza, misure che le rendono ideali per circolare in città). Tuttavia, come le definisce il Codice della Strada:
Facendo riferimento al Codice della Strada, la velocità massima consentita alla quale possono circolare questo tipo di veicoli è di 45 km/h (o 80 km/h i quadricicli pesanti). Tra i principali vantaggi, si annovera la possibilità di entrare liberamente nelle Zone a Traffico Limitato e una più ampia possibilità di parcheggio, visto che possono sostare anche sulle aree dedicate ai motorini.
Queste mini auto, infatti, vantano consumi e impatto ambientale ridotti.
Per guidare una microcar serve conseguire la patente AM, il cosiddetto patentino, mentre i quadricicli più pesanti rientranti nella categoria dei motocicli richiedono il possesso della patente B1 o A1 per essere guidati.
In genere le microcar hanno solo 2 posti interni, ma esistono in commercio anche modelli più moderni ed evoluti che hanno uno spazio più ampio, con 4 posti.
Le miniauto sono disponibili con tutti i tipi di alimentazione: benzina, diesel e anche elettriche, comparto quest’ultimo che negli anni più recenti ha riscontrato maggiore interesse.
Come anticipato, le minicar meno potenti (con motore di cilindrata massimo di 50 cm3), possono essere guidate già a partire dai 14 anni di età. Fino ai 17 anni la guida è consentita, a patto di non portare alcun passeggero. Al raggiungimento della maggiore età, invece, è possibile trasportare un passeggero. È richiesto il possesso del patentino (ovvero, della patente AM), necessario anche per guidare scooter e altri motocicli. Si ricorda che questo tipo di patente viene rilasciata dall’apposita scuola guida dopo un corso di educazione stradale che si conclude con un test finale.
Le minicar più potenti, invece, possono essere guidate a partire da 16 anni, ma solo dopo aver conseguito la patente B1.
La nuova normativa prevede la possibilità di trasportare un passeggero, se il guidatore ha 16 anni e ha conseguito la patente AM.
Il riferimento normativo e definitorio di questo tipo di veicolo è il Codice della Strada. All’articolo 53 comma h, troviamo la seguente definizione di quadricicli a motore: “Veicoli a quattro ruote destinati al trasporto di cose con al massimo una persona oltre al conducente nella cabina di guida, ai trasporti specifici e per uso speciale, la cui massa a vuoto non superi le 0,55 t, con esclusione della massa delle batterie se a trazione elettrica, capaci di sviluppare su strada orizzontale una velocità massima fino a 80 km/h. Le caratteristiche costruttive sono stabilite dal regolamento. Detti veicoli, qualora superino anche uno solo dei limiti stabiliti, sono considerati autoveicoli”.
Abbiamo detto che le microcar sono autoveicoli senza patente che possono essere guidate a partire dai 14 anni di età e che devono corrispondere a determinate caratteristiche per essere considerate mini auto e presentare i vantaggi delle microcar. Prima di acquistarne una, è importante considerare alcuni fattori chiave:
La modernità delle microcar passa principalmente per due fattori: il design, sempre più futuristico, e l’impatto ecologico.
Naturalmente, non sarebbe onesto parlare solo dei pro: date le loro dimensioni ridotte e i limiti alla velocità massima, le microcar possono risultare meno sicure rispetto ai veicoli tradizionali se capita di finire coinvolti in un incidente stradale. Se quest’ultimo è determinato da un impatto molto forte e violento, è chiaro sottolineare come stare dentro a un SUV piuttosto che all’interno di una microcar è molto più sicuro per la propria incolumità. Resta tuttavia lapalissiano che la sicurezza della microcar può variare da un modello all’altro, anche in base alle dimensioni del veicolo, e pertanto può essere utile informarsi anticipatamente, anche sotto l’aspetto della sicurezza.
Le microcar offrono una serie di vantaggi e svantaggi che vale la pena considerare prima di decidere se acquistare o meno un veicolo di questo tipo.
Di seguito elenchiamo i principali vantaggi delle microcar:
Ecco una lista dei principali contro di questo tipo di veicoli che è necessario sapere:
Le microcar continuano a evolversi, con nuovi modelli e tecnologie in costante sviluppo. L'interesse per queste auto senza patente è in crescita, soprattutto nelle aree urbane dove lo spazio e l'inquinamento sono problematiche importanti. È probabile che nei prossimi anni vedremo nuove microcar con maggiore autonomia, migliori prestazioni e caratteristiche di sicurezza avanzate (quest’ultimo, infatti, resta l’aspetto più critico da approfondire e ottimizzare).
Inoltre, l'adozione di veicoli elettrici sta aumentando rapidamente, e le microcar elettriche rappresentano un'opzione attraente per chi desidera un mezzo di trasporto ecologico. Mentre le infrastrutture di ricarica continuano a migliorare e le batterie diventano più efficienti, le microcar elettriche diventeranno sempre più competitive rispetto ai veicoli a combustione interna.
Le microcar, inoltre, rispecchiano il concetto per cui le auto (o i veicoli in generale) devono adattarsi al contesto urbano, favorendo e sviluppando una mobilità urbana non solo sostenibile, ma anche comoda e pratica.
Per questo motivo le microcar potrebbero rappresentare una soluzione ottimale per ottimizzare e migliorare la mobilità urbana e il pendolarismo di città.
Sotto quest’aspetto, può essere una soluzione ideale quella di preferire l’autonoleggio delle microcar elettriche, prima di tutto per favorire la mobilità urbana, e poi per renderla sostenibile, considerando il tipo di alimentazione. Chi si muove in città soprattutto per lavoro, potrebbe pagare in un canone unico i principali servizi relativi a questo tipo di veicolo, come la manutenzione ordinaria, la copertura assicurativa e altre spese accessorie.
Il bollo auto deve essere pagato entro il 31 dicembre di ogni anno o al più tardi entro la scadenza naturale del 31 gennaio. Tuttavia, ci sono due scadenze importanti che bisogna tenere a mente: la prima riguarda il primo anno di acquisto del veicolo, quando il contribuente deve pagare il bollo o la tassa di circolazione prima di utilizzare il mezzo su strada, in quanto tale tassa viene applicata solo quando il mezzo circola su strade pubbliche. La seconda scadenza riguarda il rinnovo annuale del bollo di circolazione, che scade ogni anno il 31 dicembre, ma il pagamento può essere effettuato entro il 31 gennaio dell'anno successivo.
È importante ricordare che se il pagamento viene effettuato entro il 31 maggio, il bollo sarà valido solo fino al 31 dicembre dello stesso anno. Il pagamento del bollo per le minicar può essere effettuato presso le delegazioni ACI, le poste e i tabaccai, ma è necessario portare con sé il documento e il libretto di circolazione.
Tuttavia, ci sono alcune categorie di soggetti che sono esentati dal pagamento del bollo, come quelli dello Stato che utilizzano il veicolo, i diplomatici o i consoli, i soggetti invalidi e i veicoli elettrici che godono di un'esenzione quinquennale dal pagamento della tassa automobilistica. In ogni caso, è importante informarsi sulla tassa applicabile nella propria regione.
Riassumiamo nella seguente tabella gli importi previsti per ogni Regione che i proprietari delle microcar sono tenuti a pagare:
REGIONE |
IMPORTO BOLLO MICROCAR (fino a 50 cc) |
Valle d’Aosta |
50 € |
Piemonte |
50 € |
Lombardia |
Esenti |
Provincia Autonoma di Bolzano |
Esenti |
Provincia Autonoma di Trento |
Esenti |
Veneto |
50 € |
Friuli Venezia Giulia |
50 € |
Emilia Romagna |
50 € |
Liguria |
55 € |
Toscana |
57,75 € |
Umbria |
50 € |
Marche |
50 € |
Lazio |
55 € |
Abruzzo |
60,50 € |
Molise |
50 € |
Campania |
60,50 € |
Basilicata |
50 € |
Puglia |
50 € |
Calabria |
50 € |
Sicilia |
50 € |
Sardegna |
50 € |
Per avere un’idea di quanto costano queste microcar, può essere utile riportare alcuni esempi di marche e modelli di questo tipo di veicoli. Tra i principali brand produttori di queste miniauto troviamo Aixam, Chatenet, Ligier, Casalini, Grecav ed Estrima, mentre dal lontano Oriente, e in particolare dalla Cina, sono abbastanza diffusi i marchi Linzda M3-M4 e Today Sunshine. Inoltre, negli ultimi anni, anche marche non propriamente attente alle microcar hanno voluto cimentarsi nell’impresa di realizzare veicoli parecchio interessanti: è il caso, ad esempio della Citroën Ami, ma anche della XEV Yoyo.
La Francia è un Paese predominante nella produzione di queste minicar, e alcuni dei più importanti marchi produttori provengono proprio da qui. Venendo ai prezzi, invece, giusto per farsi un’idea, il costo di una Aixam si può aggirare tra i 10.000 e i 16.000 euro, perfettamente in linea con il costo medio delle microcar, che in genere oscilla tra 8.000 e 16.000 euro. La Vision di Aixam, ad esempio, costa 10.200 euro circa, mentre la Crossover Premium viaggia sui 12.400 euro.
Prezzo più alto per la Chatenet, altro marchio storico francese specializzato nella produzione di microcar: la CH46 parte da un costo di 15.000 euro circa.
Valicando le Alpi, ecco un marchio tricolore molto interessante: Casalini. La M14 può variare tra gli 11.000 e i 14.000 euro di prezzo, mentre la M20 costa più di una tranquillissima city car, superando i 17.000 euro.
Infine, tra i modelli più interessanti non possiamo non citare Renault Twizy, una microcar senza finestrini, che ormai è fuori produzione ma si può ancora trovare a circa 7.000 euro.