Alla guida l'auto si presenta innanzitutto con una sensazione di solidità che si percepisce già salendo e chiudendo la porta. All'accensione il TDI si avverte, borbotta sornione, fino a circa 1.500 giri dove risulta essere un po' "blando" rispetto a quello che uno potrebbe attendersi, ma basta andare intorno ai 1.600-1700 giri che subito la musica e le percezioni cambiano: romba deciso, senza particolarmente infastidire l'acustica, e fino a 2.800 giri circa è nel massimo delle sue facoltà. Al contrario di come si potrebbe perà pensare, sale ancora molto progressivo, simile ad un motore benzina, fino a 3.700-4.000 giri circa, dando sensazioni rallystiche.
L'assetto è un eccellente compromesso tra comfort e sportività e anche nei lunghi viaggi non stanca affatto gambe e schiena. Lo sterzo è preciso e il cambio, favorito dalla leva piuttosto corta, deciso e abbastanza rapido. L'aerodinamica paga qualche fruscio di troppo dovuto soprattutto agli specchietti e al rotolamento delle gomme. La tenuta di strada è decisamente buona, anche affrontando curvoni autostradali a forte velocità, o percorrendo tratti di strada leggermente sconnessi. La frenata è pronta, ma necessita di un piccolo riscaldamento della componentistica, dovuto probabilmente al fatto che la mescola delle pastiglie è sportiva.
Riassumendo possiamo dire che è una vettura che può essere guidata in modo tanquillo, stradale, privilegiando il comfort, se guidata sotto i 2.800 giri, oppure in modo decisamente sportivo se tenuta oltre i 2.800-3.000 giri. I consumi sono ottimi: guidando tranquilli e badando al risparmio si arriva a percorrere anche i 19-20 Km/l nel tratto misto.