La “scena” si fa pagare
È un centimetro più lunga e 37 millimetri più bassa della X3, della quale riprende ossatura e meccanica: è la nuova
BMW X4, la “sorella minore” della X6. Della prima la nuova vettura riprende fari e mascherina, mentre i paraurti (sempre con fendinebbia rotondi, ma a led) sono più sportivi, specialmente nella versione M Sport, caratterizzata dalle due enormi (e finte...) prese d'aria ai lati della targa. Dalla X3 è stata ripresa anche la nervatura che corre sulle fiancate all'altezza delle maniglie, mentre una seconda scalfatura “sottolinea” i passaruota posteriori. Anche i motori sono quelli della X3 (ma i “tremila” più potenti, a benzina e gasolio, sulla X4 sono Euro 6) e la trazione è solo integrale. Una carrozzeria così filante, miscelata all'altezza da terra da vera suv, fa girare molte teste, ma questa “esclusività” ha un costo: per la 20d il sovrapprezzo rispetto alla X3 è di 3.200 euro (e arriva a quasi 5.000 per altre versioni).
Il baule non delude
Rispetto alla X3, la BMW X4 non solo costa di più, ma è anche un po' meno pratica: perde 50 litri di baule (200 con il divano giù), che ha una capienza di 500/1400. Va detto, comunque, che rimane un bel bagagliaio: come dimensioni è vicino a quello di una Serie 3 famigliare. Inoltre, è rifinito con cura e ha dimensioni molto regolari: è un parallelepipedo largo 109 cm, alto 50 e profondo 92 (che salgono a 195 abbassando lo schienale del divano). La vera nota dolente è l'altezza del piano di carico da terra: 78 cm. In compenso, non manca il portellone automatico, di serie come i fari bixeno (a orientamento automatico per 600 euro, a led per 1.770). Il navigatore è senza sovrapprezzo solo nella xLine: per le altre si paga almeno 1.640 euro. Nella versione base, i cerchi sono di 18'' mentre sulle altre di 19''; sulla M Sport, con 1.170 euro si passa addirittura agli “esagerati” 20''.
Seduti più in basso
A bordo, ritroviamo l'ambiente della X3, con materiali e montaggi curati. Nella BMW X4, le poltrone sono montate 2 cm più in basso che nella X3: la posizione di guida, benché alta da terra, è più da berlina, con le gambe poco piegate e il volante quasi verticale. Sul divano le cose cambiano: il profilo discendente del tetto ha reso meno agevole salire e scendere, ma non sono richiesti contorsionismi per non picchiare la testa. Le note positive continuano dentro: complice anche la seduta un po' più infossata, due adulti stanno piuttosto comodi e solo chi supera i 190 cm “tocca” il soffitto. Diverso, invece, il discorso per il quinto passeggero: la seduta al centro del divano è dura e molto sporgente e il largo tunnel sul pavimento non aiuta a fare star comode le gambe.
Un 2.0 tutto nuovo
Per un primo giro sulla BMW X4 abbiamo scelto la 2.0d, con il quattro cilindri a gasolio da 190 cavalli: una novità, non essendo derivato dall'unità da 184 CV che ritroviamo su quasi tutte le altre BMW. Il nuovo 2 litri è infatti frutto del nuovo progetto modulare che permette di condividere fra più motori (a tre, a quattro, a sei e a otto cilindri) un enorme numero di parti meccaniche. Detto ciò, il “carattere” non è molto diverso da quello del vecchio motore: il timbro è marcatamente da diesel anche a caldo (ma, con i finestrini chiusi, la “brutta voce” rimane fuori dall'abitacolo) e ha un bel tiro. Specialmente fra 2000 e 3000 giri, infatti, la spinta è adeguata, ma oltre è inutile insistere: l'allungo è modesto (si superano di poco i 4000 giri). Guidata così, la X4 xDrive20d assicura prestazioni adeguate a dispetto degli oltre 1700 kg di peso. Il merito è anche del rapido e dolce cambio automatico sportivo, con palette al volante: 2.500 euro ben spesi (con questo optional la casa dichiara le stesse prestazioni ma un consumo inferiore, da 18,5 a 19,2 km/l). In modalità Sport+, si attiva anche il sistema BMW Performance Control che, in curva, frena la ruota posteriore interna per trasferire coppia a quella esterna, simulando così la presenza di un differenziale autobloccante che aiuta a “chiudere” la traiettoria. A differenza di molte suv, la X4 ha uno sterzo preciso, che non sfigurerebbe neppure su una berlina sportiveggiante, e una ridotta tendenza al sottosterzo (ovvero quando il muso allarga la traiettoria impostata).
Ma quei fruscii...
A dispetto dei larghi pneumatici a spalla bassa montati su cerchi di 19'', l'assorbimento delle imperfezioni della strada è decoroso. Il rumore di rotolamento delle “gommone”, inoltre, non arriva nell'abitacolo, a differenza dei fruscii aerodinamici causati dagli specchietti,. presenti già poco oltre i 100 km/h. I montanti inclinati creano un punto “cieco” in certe svolte a sinistra, mentre la coda alta e il lunotto “a feritoia” non fanno capire cosa accade dietro la coda: in retromarcia ci si deve affidare ai sensori di distanza (posteriori di serie). Consigliata, per vedere anche i piccoli oggetti, bambini o animali in movimento, la telecamera (posteriore 440 euro o, meglio ancora, la perimetrale Sorround View a 760 euro).
Secondo noi
PREGI
> Baule. A dispetto della linea filante, lo spazio “c'è”. Comodo il portellone elettrico di serie.
> Guida. Il cambio automatico (2.500 euro) è rapido e dolce, lo sterzo preciso e l'elettronica aiuta ad “attaccare” le curve.
> Personalità. La X4 fa girare la testa come altre Suv di lusso, ma non rinuncia alla praticità.
DIFETTI
> Fruscii. Già a 110 km/h si notano quelli prodotti dagli specchietti. In autostrada è un “concerto”…
> Quinto posto. È solo “virtuale”: la seduta è dura e sporgente e lo spazio per la testa scarso.
> Visibilità. Posteriore quasi inesistente (meno male che i sensori di distanza posteriori sono di serie...). E i montanti inclinati possono dare fastidio in alcune svolte a sinistra.