BMW Serie 3: rabbiosa, ma con coscienza “eco”

 All’esterno solo alcuni particolari distinguono questa dalle altre BMW Serie 3: le sigle ActiveHybrid3 sul cofano del baule e sui montanti posteriori del tetto, i cerchi di 18” a cinque razze di disegno specifico, gli scarichi in color cromo opaco. Le differenze più importanti, invece, si nascondono sotto la pelle: il sistema ibrido è costituito dal 3.0 turbo a benzina da 306 CV abbinato a un motore elettrico da 54 CV integrato nella scatola del cambio, che, quando lavorano assieme, erogano 340 CV e 450 Nm di coppia massima. Sotto il baule, poi, si trova il pacco delle batterie agli ioni di litio. 

Anche gli interni della BMW ActiveHybrid3 non cambiano molto rispetto a quelli delle altre versioni: confortevole, ma sportivo nell’impostazione (il posto guida ha la seduta bassa, i bordi del sedile pronunciati e il volante piccolo e verticale), l’abitacolo è caratterizzato dalla scritta ActiveHybrid3 alla base della leva del cambio e, nel cruscotto, dall’indicatore della potenza erogata dal motore elettrico e di quella recuperata in frenata. Nello schermo di 6,5” del sistema multimediale, inoltre, vengono visualizzati i flussi di energia tra il 3.0 a benzina, il motore elettrico, le batterie e le ruote posteriori. A cambiare, però, è anche il bagagliaio, che per far posto alle batterie perde un quinto della sua capacità “normale”, scendendo dai 480 litri di capacità della berlina non ibrida a 390 litri, poco di più della capacità offerta dal vano di una Serie 1 (che si ferma a 360, ma è più corta di 30 cm): un po’ poco, per una berlina da famiglia. Restano scomodi da raggiungere, come sulle altre Serie 3, i comandi dell’iDrive, molto a destra sul tunnel centrale.

Dopo aver premuto il pulsante Start sulla plancia, alla destra del volante, si parte quasi in silenzio, accompagnati dal leggero sibilo del motore elettrico. Con le batterie cariche, e fino a una velocità di 75 km/h, la BMW ActiveHybrid3 può percorrere fino a 4 km a zero emissioni. Ma anche in autostrada, sotto i 160 km/h, se si alleggerisce la pressione sul pedale dell’acceleratore, si può “veleggiare” per brevi tratti senza inquinare, grazie all’intervento del motore elettrico che si accompagna all’esclusione di quello termico. Appena si richiede più potenza, però, entra in funzione il 3.0 turbo a sei cilindri, che spinge come un forsennato trasformando la berlina tedesca in una grintosa sportiva. Sul misto, la ActiveHybrid3 si fa apprezzare per l’elevata tenuta di strada, lo sterzo diretto e preciso e il cambio automatico Steptronic a otto marce davvero rapido.

Al sibilo elettrico delle basse velocità si sostituisce un rombo coinvolgente, che invoglia ad alzare il ritmo e a danzare tra una curva e l’altra, quasi si fosse alla guida di una coupé. Insomma, la BMW ActiveHybrid3 è una macchina di gran carattere, divertente e sempre sicura. Tuttavia, le qualità dinamiche della vettura fanno correre il rischio di dimenticare quella che dovrebbe essere la vera natura di quest’auto: il contenimento dei consumi e il rispetto dell’ambiente attraverso l’abbattimento delle emissioni nocive. Infatti, se i dati ufficiali che riguardano lo scatto da 0 a 100 km/h (5,3 secondi) e la velocità massima (250 km/h, autolimitati) ci sono apparsi verosimili, i 16,9 km/l omologati dalla BMW non sembrano altrettanto facilmente alla portata del bolide bavarese. E meno che mai se ci si fa prendere la mano…

PREGI
> Cambio. L’automatico sequenziale Steptronic a otto marce è molto rapido, sia nel passaggio al rapporto superiore, sia in scalata.
> Guida. Anche se ibrida, la ActiveHybrid3 può contare su 340 CV, uno sterzo preciso e sospensioni rigide: chi ama la guida sportiva può togliersi qualche bella soddisfazione.
> Tenuta di strada. La macchina è incollata alla strada e si mantiene equilibrata e precisa anche nella guida al limite.

DIFETTI
> Baule. È molto più piccolo di quello delle altre Serie 3: le “pile” rubano parecchio spazio.
> Comandi. I tasti e la manopola dell’iDrive sono troppo a destra, in posizione scomoda per chi guida.
> Optional. I sensori di parcheggio posteriori (500 euro), gli specchi retrovisori ripiegabili elettricamente (600 euro) e i sensori di pioggia (140 euro) dovrebbero essere di serie su una vettura che costa quasi 60.000 euro.