Secondo modello a batteria della casa spagnola dopo la berlina Born lanciata nel 2021, la Cupra Tavascan è una suv-coupé dal look grintoso e filante che dissimula bene i suoi 464 cm di lunghezza. Proporzioni e ingombri sono quelli delle “cugine” del gruppo Volkswagen (la ID.5 e la Skoda Enyaq Coupé, con le quali condivide la piattaforma MEB appositamente progettata per le auto elettriche). Ma lo stile, più aggressivo, le conferisce una personalità ben distinta, in linea con lo “spirito” giovanile del marchio.
Ispirata all’omonima concept car che la casa aveva presentato nel 2019 al salone di Francoforte, la Cupra Tavascan inaugura un nuovo corso stilistico per la casa. Alcuni dettagli, in particolare, si ritrovano nelle Leon e Formentor appena aggiornate (qui la news), come le luci diurne formate da tre piccoli triangoli, inseriti in un elemento sempre a tre lati. La stessa “firma luminosa” si trova nella coda, con i fanali collegati da una striscia rossa e al centro, retroilluminato anch’esso di rosso, il logo della Cupra. Degno di nota, per il tipo di auto, il Cx di 0,26: un valore cui contribuiscono accorgimenti come la doppia ala “a ponte” integrata nel cofano, i cerchi carenati, il grande estrattore dell’aria nel paraurti posteriore e lo spoiler nella coda.
Dei modelli con cui è imparentata, la Cupra Tavascan conferma le ottime doti di abitabilità e il baule di buona capienza (540 litri a divano in uso), tutto rivestito in moquette e con il pianale posizionabile su due livelli. Piccola “noia”, per più alti, è l’accesso alla zona posteriore dell’abitacolo, penalizzato dalla forma rastremata delle porte e dal tetto spiovente; una volta seduti, però, grazie al divano e al pavimento completamente piatti, si sta comodi anche al centro, con spazio in abbondanza sia per le ginocchia sia per la testa (nonostante il tetto panoramico di serie). Nel mobiletto posteriore non mancano le bocchette del “clima” con la regolazione separata della temperatura, i comandi per riscaldare le sedute laterali e due prese USB di tipo C.
Comode e avvolgenti, le poltrone con il poggiatesta integrato regalano un bel colpo d’occhio. Ma non sono l’unico elemento dell’abitacolo della Cupra Tavascan a catturare lo sguardo: davvero originale è la consolle sospesa, sotto la quale ci sono la piastra per la ricarica senza fili dello smartphone e due prese Usb-C. Realizzata in un unico pezzo di plastica con trama che ricorda la pelle di un serpente, ospita solo il tasto delle quattro frecce e si unisce, formando una specie di “Y”, alla plancia. Quest’ultima è impreziosita da un inserto color rame a tutta larghezza e nella parte centrale è rivestita da un simil-tessuto gradevole alla vista, ma che attira la polvere. Le plastiche sono quasi tutte rigide, ma la qualità degli assemblaggi nel complesso è buona. D’effetto e molto reattivo al tocco il grande schermo di 15” del sistema multimediale, ricco nella grafica, organizzato in pratici widget e con, nella parte bassa, una barra che raggruppa i comandi a sfioramento del “clima” (automatico trizona di serie). Seppur con scritte piccole, il mini-cruscotto digitale di 5,3” riporta tutte le informazioni principali, incluse quelle del navigatore, ben visibili anche sul parabrezza grazie all’head-up display.
La Cupra Tavascan, che sarà ordinabile da giugno e arriverà nelle nostre concessionarie nel corso del prossimo autunno con un prezzo di lancio di 52.600 euro per la Endurance con trazione posteriore e 286 CV, c’è anche nella più potente versione 4x4 siglata VZ del nostro test (non si conoscono ancora i prezzi, ma stimiamo una cifra intorno ai 65.000 euro). La trazione integrale è garantita da due unità a corrente: a quella tra le ruote dietro se ne aggiunge una da 109 CV posizionata tra quelle anteriori, per una potenza combinata di 340 CV. La batteria, collocata sotto il pavimento, è per entrambe di 77 kWh netti: promette un’autonomia fino a 568 km per la Endurance e fino a 522 km per la VZ, e di ricaricarsi dal 10 all’80% in 28 minuti, a patto di collegarsi a una colonnina rapida da almeno 135 kW (questi dati sono tutt’altro che eccezionali).
Secondo la casa, la Cupra Tavascan VZ “brucia” lo “0-100” in 5,5 secondi. Il dato è da verificare, ma possiamo fornirvi le nostre prime sensazioni: l’auto è senza dubbio scattante e la risposta istantanea, ma, anche nella modalità di guida Performance, si percepisce che i 340 CV devono muovere una suv che ferma l’ago della bilancia poco al di sotto dei 2.200 kg (a vuoto). Il peso “importante” si fa sentire anche tra le curve, dove tuttavia, a patto di non esagerare con l’acceleratore, il rollio è abbastanza contenuto grazie al buon lavoro degli ammortizzatori a controllo elettronico. Sempre rassicurante il grip, garantito dalla trazione integrale e dalla generosa impronta a terra delle gomme di 21 pollici, che, per contro, fanno sobbalzare un po’ l’auto sulle sconnessioni più marcate.
Lo sterzo leggero permette alla Cupra Tavascan di cavarsela bene nel traffico, ma la visibilità non è delle migliori. Gli specchietti in formato “XL” e il raccordo molto alto tra gli angoli della plancia e i pannelli delle porte, in particolare, creano una zona semibuia nelle svolte più strette; va meglio nelle manovre di retromarcia, dove al lunotto piccolo e molto inclinato rimedia la telecamera posteriore. Regolandola sul più alto dei quattro livelli di intensità previsti, la frenata rigenerativa (che permette di ricaricare la batteria) è energica; tuttavia, manca la comoda funzione “one-pedal” (presente in molte auto elettriche) che, in pratica, consente di fermarsi senza dover premere il pedale del freno.
Quest’ultimo ha una corsa piuttosto lunga e, specie quando serve frenare energicamente, richiede un po’ di pratica prima di capire come modulare con la massima efficacia la forza da imprimere con il piede sul comando. Buona l’insonorizzazione dell’abitacolo, anche se in autostrada, dove si apprezzano i tanti ed evoluti sistemi di sicurezza (la guida semiautonoma, di serie, a patto che le condizioni della strada lo consentano, prevede anche il cambio automatico della corsia), si avvertono dei fruscii nella zona alta del parabrezza.
Motori (anteriore e posteriore) | elettrici trifase |
Potenza massima kW (CV)/giri | 250 (340)/n.d. |
Coppia max Nm/giri | 545/n.d. |
Batteria | ioni di litio |
Capacità kWh | 82 |
Tensione volt | 408 |
Tempo di ricarica | 8 ore (a 11 kW) |
Potenza max di ricarica | 11 kW in corr. alternata |
135 kW in corr. continua | |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | tamburi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 180 (autolimitata) |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 5,5 |
Autonomia (km) | 422 (ciclo WLTP) |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 464/186/159 |
Passo cm | 276 |
Posti | 5 |
Peso in ordine di marcia kg | 2198 |
Capacità bagagliaio litri | 540/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 255/40 R 21 |