L'offerta della casa spagnola del gruppo Volkswagen si allarga con la Cupra Terramar: una suv di medie dimensioni proposta solo a benzina o anche ibrida. È lunga 452 cm, solo due in più della crossover Formentor; anche se la differenza è minima, la Terramar è tutta un'altra macchina. Meno grintosa e filante nell'aspetto, offre interni più spaziosi grazie alle forme squadrate della carrozzeria. Tanto per dire, secondo la casa il baule della Cupra Terramar ha una capienza maggiore di una cinquantina di litri. Tutto ciò non toglie che, come tutte le Cupra, anche la Terramar abbia un look deciso, con un frontale appuntito e penetrante e fiancate snelle, oltre a una parte posteriore muscolosa, con un'unica striscia a unire fanali e logo della casa (illuminato).
La Cupra Terramar è costruita sulla piattaforma MQB Evo del gruppo Volkswagen, comune ai modelli di medie dimensioni come la "cugina" Volkswagen Tiguan, ma con alcune specifiche per il marchio Cupra. Per esempio, le sospensioni (di tipo MacPherson davanti e a bracci multipli dietro) sono ribassate di 1 cm e hanno una messa a punto specifica. La Cupra Terramar è proposta in tre versioni. L'unica solo a benzina (quella del test) ha un 2.0 turbo a quattro cilindri con 265 CV e, attraverso il cambio a doppia frizione con 7 marce, invia il moto a tutte e quattro le ruote. La trazione è invece anteriore per i due modelli ibridi. Quello “mild” è dotato di un 1.5 da 150 CV abbinato tramite una cinghia a una piccola unità elettrica, mentre il cambio resta a doppia frizione con 7 marce.
Stesso motore a benzina per la plug-in, ma in questo caso eroga 177 CV mentre l'unità a corrente è molto più potente: 116 CV per 272 CV combinati. Ciò permette, insieme alla batteria da 19,7 kWh netti che la alimenta, di viaggiare a lungo anche solo a corrente: secondo la casa, l'autonomia media è di ben 121 km. Come per tutte le ibride, la batteria si ricarica in parte durante i rallentamenti. Tuttavia, per una rigenerazione completa, le plug-in richiedono di essere collegate alla rete elettrica. La Terramar, a differenza di molte altre plug-in, accetta anche la corrente continua delle colonnine “veloci”, fino a 50 kW: dato che in mezz'ora si passa dal 10 al 100%, può bastare una sosta per fare delle commissioni o per un pranzo per fare il “pieno” di corrente. Con la corrente alternata, invece, l'auto accetta fino a 11 kW: comunque un ottimo valore, per una plug-in.
L'abitacolo della Cupra Terramar è accogliente e spazioso, oltre a vantare dettagli ricercati. Davanti c'è parecchio agio e si viaggia su comodi sedili assai profilati, con le regolazioni elettriche che includono quella lombare; per 400 euro si ottengono rivestimenti in una raffinata pelle marrone scuro, con cuciture color bronzo che si abbinano ad altri dettagli nella stessa tinta, che caretterizza tutte le Cupra. Anche dietro si sta comodi, un po' meno al centro del divano: la seduta è più corta ma, soprattutto, il tunnel nel pavimento intralcia i piedi.
Riuscita la plancia; realizzata con materiali morbidi al tatto, è sormontata dal grande schermo tattile di 12,9" ricco di funzioni, dalla grafica chiara e intuitiva; il navigatore, però, si paga a parte in un costoso pacchetto da 850 euro, insieme all'head-up display. Bene il cruscotto virtuale, di 10,3": di facile lettura, offre svariate configurazioni, fra cui quella sportiva con il grande contagiri circolare al centro o quella con la mappa del navigatore a tutto schermo; non vengono mostrate, invece, le indicazioni del navigatore del telefonino collegato con Android Auto o Apple CarPlay. Poco pratici i comandi tattili alla base del display per la regolazione del “clima” automatico e del volume per l'audio. Ben fatto anche il volante, che presenta due scenografici interruttori circolari sotto le razze: uno per l’avvio del motore, l’altro per selezionare le sei modalità di guida; fra le altre, ce n’è una per i fondi scivolosi come la neve, un’altra per il fuori strada e una particolarmente sportiva, che aggiunge un suono artificiale (non invadente) al rombo del motore.
Ben organizzato il tunnel fra i sedili, sormontato da un "maniglione" grigio chiaro: ospita un capiente vano con la piastra di ricarica wireless per lo smartphone e due prese Usb-C. Lo spazio non manca neanche nel baule, che inoltre è dotato di fondo fissabile su due altezze e di divano scorrevole.
Pronto fin a dai bassi regimi, omogeneo e deciso nell'erogazione, il 2.0 turbo a benzina da 265 CV convince sia per le prestazioni nella guida brillante sia per la morbidezza nel funzionamento ad andature tranquille. Il motore è ben accordato al cambio a doppia frizione, svelto nei passaggi delle sette marce. Non manca la modalità manuale con le levette al volante che, però, risultano un po' distanti dalla corona.
Dotata di sospensioni sportive con una taratura rigida che limita il rollio e di uno sterzo preciso, non molto pesante e abbastanza diretto, la Cupra Terramar, affronta stabile e precisa le curve. Nella guida brillante, però, si sentono i circa 1.700 kg di peso dell'auto, che rallentano un po’ gli inserimenti. Tuttavia, aiutata del 4x4 e dai larghi pneumatici 225/40 R 20 il comportamento di questa suv resta composto. Potenti i freni con pinze maggiorate e dischi forati per un miglior raffreddamento (2.365 euro in tutto). Al pedale piuttosto sensibile (basta sfiorarlo per ottenere decisi rallentamenti) e dalla corsa breve, bisogna fare l'abitudine.
Pur sportiva, la Cupra Terramar è anche confortevole: l'abitacolo è sembrato ben insonorizzato e non ci hanno fatto sobbalzare sulle poche buche incontrate sulle strade extraurbane dove si è svolto il test. Quanto al consumo, alternando una guida brillante a quella rilassata su strade prive di traffico il computer di bordo ha indicato circa 10 km/l.
La Cupra Terramar è già in vendita con prezzi da 42.250 euro per la 1.5 mild hybrid, che c’è solo nell’allestimento “base” con i cerchi di 18” e lo stretto necessario anche in fatto di aiuti alla guida. L’allestimento VZ è riservato alla 2.0 TSI del test (56.250 euro) e alla 1.5 e-Hybrid plug-in (56.250 euro) e include le ruote rispettivamente di 20” e 19”, il “clima” trizona, il cruise control adattativo, il portellone motorizzato, i sedili a reogolazione elettrica e con la funzione di riscaldamento (presente anche per il volante) e le sospensioni attive, a controllo elettronico. Con questi due motori c’è anche l’allestimento a tiratura limitata di 1.337 unità America’s Cup con una specifica caratterizzazione estetica: 57.000 euro per la 2.0 TSI e 59.550 euro per la 1.5 e-Hybrid. Prime consegne, da fine 2024.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1984 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 195 (265)/5000-6500 giri |
Coppia max Nm/giri | 400/1650-4350 |
Emissione di CO2 grammi/km | 191 |
No rapporti del cambio | 7 (robotizz. doppia friz.) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 243 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 5,9 |
Consumo medio (km/l) | 11,9 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 452/186/158 |
Passo cm | 268 |
Peso in ordine di marcia kg | 1675 |
Capacità bagagliaio litri | 508-602/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 255/40 R 20 |
Serbatoio litri | 60 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Cupra Terramar km 0 2024 | 38.900 | 38.900 | 1 annuncio |