La Avenger è la più recente e piccola fra le Jeep: ha personalità da vendere e affianca la più grande Renegade. Dopo la versione elettrica (qui trovate le impressioni di guida) adesso debutta la 1.2 a benzina oggetto di questo test, che si può avere solo in Italia e Spagna, due mercati meno ricettivi per le auto a batteria. La base meccanica è quella di altre piccole dell’ex gruppo PSA (confluito in Stellantis nel 2021 insieme al gruppo FCA, di cui faceva parte la Jeep): per esempio, la Peugeot 2008 e la Opel Mokka. Il tre cilindri turbo ha 101 cavalli ed è abbinato a un cambio manuale a sei rapporti e alla trazione anteriore. In un secondo tempo dovrebbe arrivare anche una Avenger mild hybrid 1.2, con un cambio robotizzato a sette rapporti, ed è attesa pure la 4x4 (ancora la casa non ha comunicato se sarà elettrica o plug-in).
Tre gli allestimenti della Jeep Avenger, con prezzi a partire da € 23.300 per la Longitude che ha di serie il “clima” manuale, il cruscotto digitale di soli 7,3” e il valido infotainment di 10,3”. La Altitude (€ 25.300) aggiunge i cerchi in lega di 17 pollici anziché 16, migliori rivestimenti per i sedili, i sensori di distanza posteriori, il “clima” automatico, il portellone motorizzato e il cruscotto-monitor più grande (10,3”). La Summit del test (€ 28.300) è la più ricca e dispone anche delle ruote di 18”, dei fari full led automatici, dei fendinebbia a diodi, dei vetri posteriori scuri e della piastra di ricarica per cellulari. E poi, sono incluse nel prezzo le poltrone riscaldabili, la retrocamera, i sensori di distanza anche davanti e il portellone che si apre senza mani, allungando un piede sotto il paraurti posteriore. Niente male.
A dispetto della lunghezza di soli 408 cm (quanto un’utilitaria), l’abitacolo della Jeep Avenger è spazioso: quattro adulti viaggiano senza difficoltà. Non male neppure il bagagliaio, anch’esso simile a quello di un’utilitaria nelle forme e nella capacità (380 litri dichiarati dalla casa). Il vano dispone anche del piano ad altezza variabile ed è ben rifinito. Sotto il fondo c’è spazio per la ruota di scorta o il subwoofer, nel caso si scelga l’hi-fi (pacchetto Infotainment da € 1.000, con il navigatore e il sistema di riconoscimento dei segnali stradali).
Le luci d’ambiente con otto colori a scelta e la plancia in giallo metallizzato (indipendentemente dalla tinta esterna) sono di serie per la Summit e rendono più “allegri” e sofisticati gli interni, di per sé ben fatti. Certo, tutte le plastiche (plancia e pannelli porta compresi) sono in plastica rigida, ma ben lavorata, oltreché impreziosita da inserti che “alzano il tono” (per esempio, quelli in color metallo nei pannelli porta). Curato il design, senza però andare a discapito della funzionalità: molti comandi sono fisici, come la rotella per il volume dell’audio e le levette del “clima”. Quest’ultimo, però, è solo monozona e privo di bocchette posteriori (offerte da alcune rivali, insieme al sistema bizona). Dietro, mancano anche le maniglie di appiglio nel soffitto e gli unici portaoggetti sono le tasche morbide dietro gli schienali anteriori. In compenso, davanti lo spazio per i piccoli oggetti abbonda: solo nel tunnel centrale, si contano tre ampi vani.
Ben studiata e gradevole la grafica del cruscotto digitale e dello schermo centrale (quest’ultimo reattivo e posizionato in bella vista): il primo è ben leggibile, mostra pure le mappe del navigatore e cambia aspetto con facilità, premendo un tasto sul devioluci sinistro. Il sistema multimediale è un deciso passo avanti rispetto a quello delle “cugine” del gruppo Stellantis: intuitivo da usare, è ampiamente personalizzabile (anche grazie a grandi widget riposizionabili) e integra Android Auto e Apple CarPlay senza fili.
Il motore della Jeep Avenger assicura la spinta che serve ed è abbinato a un cambio dalla corsa ben definita e dalla frizione non affaticante; comoda la leva in posizione rialzata. Al minimo, però, un po’ di vibrazioni penetrano nell’abitacolo e quando si insiste col pedale dell’acceleratore la “voce” del tre cilindri arriva nitida alle orecchie dei passeggeri. Cosa, invece, non si può criticare è la taratura delle sospensioni: il rollio non arriva mai a disturbare, mentre l’assorbimento dello sconnesso è davvero buono. E l’auto risulta agile nei cambi di direzione e in manovra.
La buona altezza da terra del sottoscocca (195 mm) aiuta nel fuori strada leggero, per il quale ci sono anche tre modalità di guida dedicate (altrettante, ma quasi uguali fra loro, sono per l’asfalto) e l’Hill Descent Control, ovvero il mantenimento della velocità nelle discese ripide. Completa anche la dotazione degli aiuti elettronici: su questa Jeep Avenger 1.2 manca la guida semiautonoma presente invece sulla versione elettrica (poiché incompatibile col cambio manuale), ma il resto rimane. Quindi, di serie ci sono per tutte la frenata automatica d’emergenza, il mantenimento di corsia e il rilevatore della stanchezza del conducente. La Altitude aggiunge il cruise control adattativo, la Summit anche il monitoraggio dell’angolo cieco.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1199 |
No cilindri e disposizione | 3 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 74 (101)/5500 giri |
Coppia max Nm/giri | 205/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 125 |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 184 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 10,, |
Consumo medio (km/l, ciclo WLTP) | 17,9 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 408/172/153 |
Passo cm | 256 |
Posti | 5 |
Peso in ordine di marcia kg | 1180 |
Capacità bagagliaio litri | 380/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 215/55 R 18 |
Serbatoio litri | 44 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Jeep Avenger usate 2023 | 19.199 | 24.580 | 52 annunci |
Jeep Avenger usate 2024 | 49 | 25.310 | 88 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Jeep Avenger km 0 2023 | 90 | 27.690 | 41 annunci |
Jeep Avenger km 0 2024 | 19.900 | 26.130 | 317 annunci |