Arriva la variante ibrida plug-in della filante wagon di medie dimensioni Seat Leon Sportstourer (lunga 455 cm), che si affianca alla berlina (qui il primo contatto). A muoverla sono un 1.4 turbo a benzina da 150 CV, con cambio doppia frizione, e un motore elettrico da 16 CV, entrambi montati sotto il cofano anteriore. Quando lavorano insieme erogano 204 cavalli. Il sistema ibrido è alimentato da una batteria agli ioni di litio da 12,8 kWh che, collocata sotto il divano, ha reso necessario spostare il serbatoio della benzina sotto il baule. Di conseguenza quest’ultimo perde 150 litri rispetto alle altre Seat Leon Sportstourer e la capienza passa da 620 litri (1600 a divano giù) a 470 litri (1450) che, comunque, non sono pochi.
Per la Seat Leon Sportstourer 1.4 e-Hybrid si possono scegliere due modalità per gestire il sistema ibrido nella guida: quella soltanto elettrica che, a batteria carica, promette fino a 64 km di autonomia (calcolati nel ciclo WLTP), oppure quella ibrida che gestisce da sola entrambi i motori in base alle condizioni di guida e alla carica dell’accumulatore. Si può anche decidere, attraverso il monitor dell’impianto multimediale, come gestire la carica durante il viaggio: se utilizzarla tutta, soltanto in parte o rigenerare la batteria attraverso il 1.4 a benzina. Quest’ultima ovviamente si ricarica (almeno in parte) anche recuperando energia cinetica nei rallentamenti (come per le tradizionali auto ibride), oppure si può “fare il pieno” collegando l’attacco sul parafango sinistro a una presa esterna: attraverso una colonnina da 3,6 kW bastano meno di quattro ore per la ricarica.
La Seat Leon Sportstourer 1.4 e-Hybrid è già in vendita in due allestimenti proposti al medesimo prezzo di 36.000 euro: ragionevole per una wagon plug-in. La Xcellence del test punta sull’eleganza, la FR sulla sportività. Buona per entrambe la dotazione di serie con il climatizzatore trizona, i fari full led e aiuti alla guida quali l’avviso colpo di sonno e la frenata automatica d’emergenza in grado di evitare urti anche contro pedoni e ciclisti. Fra le formule d’acquisto della Seat Leon Sportstourer è interessante il finanziamento Seat Senza impegno. Non prevede alcun anticipo, ma 36 rate mensili a partire da 259 euro (Taeg 6,09%) e con la particolarità di poter restituire l’auto in qualunque momento senza pagare penali. Come sempre, allo scadere dei 36 mesi si può scegliere se riscattare la Seat Leon Sportstourer o “darla dentro”.
Accogliente e ben fatto, l’abitacolo della Seat Leon Sportstourer 1.4 e-Hybrid riprende quello delle altre versioni. Nella plancia spiccano il raffinato cruscotto digitale, che offre innumerevoli possibilità di personalizzazione, e lo schermo di 10” al centro della plancia per l’impianto multimediale. Organizzato in pratici widget (icone animate per accedere ai comandi), può mostrare fino a tre funzioni per volta e include il navigatore ed efficaci comandi vocali. Fra le altre dotazioni tecnologiche di serie, la piastra di ricarica wireless per i telefoni. Con questi ultimi si possono gestire da remoto alcune funzionalità dell’auto (come verificare dove sia parcheggiata). Migliorabili, invece, i diffusori del climatizzatore: manca la rotella per variare la portata dell’aria e si possono soltanto chiudere orientandoli di lato. Parlando di spazio, a bordo della Seat Leon Sportstourer quattro persone viaggiano comode, mentre al centro del divano è d’intralcio il rigonfiamento nel pavimento, e la seduta risulta rigida.
Nella guida la Seat Leon Sportstourer sfoggia uno sterzo preciso, un rapido quanto dolce cambio doppia frizione e freni ben modulabili. I circa 250 kg in più della plug-in rispetto alla versione mild hybrid con il 1.5 a benzina da 150 CV (qui il primo contatto della berlina) non sono pochi. Tuttavia, l’agilità resta di buon livello e a risentirne è più che altro il retrotreno, che nella guida più brillante risponde con una certa lentezza e può tendere ad allargare leggermente la traiettoria. Nel caso, lo fa il maniera progressiva e, se necessario, l’Esp interviene prontamente. L’aggravio di peso non spaventa i due motori, che viaggiando in ibrido garantiscono una spinta vigorosa e fluida. Se la carica della batteria lo consente, ci si può muovere ad andature autostradali anche mediante la sola unità elettrica. Tuttavia, nel test fra percorsi urbani (con lunghi tratti affrontati solo a corrente) ed extraurbani che si è svolto a batteria carica abbiamo utilizzato la modalità ibrida, totalizzando secondo il computer di bordo un consumo di 25 km/l.
Pregi
> Dotazione tecnologica. Il cruscotto virtuale e il sistema d’infotainment offerti di serie sono fra i più raffinati della categoria.
> Prezzo. Non è esagerato e include molti accessori. Interessanti le formule di finanziamento.
> Sprint. I 204 CV combinati dei due motori danno una bella spinta.
Difetti
> Baule. Non che sia piccolo, ma perde ben 150 litri rispetto a quello delle altre Seat Leon Sportstourer
> Diffusori del “clima”. Sono privi della rotella per la regolazione della portata dell’aria.
> Quinto posto. Risulta un po’ sacrificato, soprattutto per la presenza del tunnel nel pavimento.
Motore a benzina | |
Cilindrata cm3 | 1395 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 110 (150)/5000-6000 giri |
Coppia max Nm/giri | 250/1550-3500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 26 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
Motore elettrico | |
Potenza massima kW (CV)/giri | 85 (116)/n.d. |
Coppia max Nm/giri | 330/n.d. |
Potenza massima compless. kW (CV)/giri | 150 (204)/5000-6000 |
No rapporti del cambio | 6 (robotizz. doppia friz.) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 220 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 7,7 |
Consumo medio (km/l, ciclo WLTP) | 90,9* |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 460/180/145 |
Passo cm | 269 |
Peso in ordine di marcia kg | 1583 |
Capacità bagagliaio litri | 470/1450 |
Pneumatici (di serie) | 225/45 R17 |
*Nel ciclo WLTP, partendo con batterie cariche.