La versione anabolizzata della già grintosa berlina prevede una cura estetica e funzionale basata su spoiler anteriore con enormi prese d'aria e un'ala posteriore – che ha una ben definita funzione deportante – degna di un'auto impegnata nel WTCC. I cerchi sono di 19”, le minigonne e i passaruota debitamente pronunciati e “muscolosi”; le grafiche vistosissime, al pari dei quattro scarichi ai lati dei quali vi sono gli sfoghi d'aria posteriori. La trazione è anteriore, il cambio manuale a 6 marce – preferito dal produttore a soluzioni automatiche per una questione di piacere di guida. Sotto il cofano c'è un V-tec a benzina da 2 litri, turbocompresso per la prima volta nella storia del modello, con 280 CV di potenza; non manca un pulsante per modificare l'erogazione del motore e agire sulla taratura di sterzo e sospensioni che Honda chiama, semplicemente, “+R”.