Pur essendo più sportiva e filante rispetto alla suv elettrica con cui condivide la meccanica a trazione e motore posteriori, la Skoda Enyaq Coupé non comporta particolari rinunce in termini di spazio. Accoglie comodamente cinque persone e il bagagliaio, anche se poco pratico da caricare e scaricare, resta ampioo. La spinta dei 204 CV è decisa, ma resta un’auto da guidare in relax, godendosi il comfort garantito dalle sospensioni, morbide senza essere troppo cedevoli, e da un abitacolo arioso e ben insonorizzato che lascia fuori rumori e fruscii. Nella media i tempi di ricarica e niente male l’autonomia: in media, abbiamo percorso 21 km in più rispetto alla “sorella” con il tetto squadrato.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Ricarica | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Aiuti alla guida | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Versione dalla linea più filante, con il tetto ad arco, della suv elettrica ceca, la Skoda Enyaq Coupé IV conferma l’ottima abitabilità della “sorella” con il lunotto quasi verticale. Perde qualcosa in termini di praticità e accessibilità, ma il bagagliaio rimane ampio: a divano in uso, la capienza cala di 15 litri, ma ne restano 570. Il prezzo è alto, ma è una vettura rifinita con grande cura e dalla dotazione davvero completa. Per intenderci, sono di serie il “clima” trizona, il portellone motorizzato, le ruote di 19 pollici, un raffinato impianto multimediale e tanti aiuti elettronici alla guida, inclusa quella semiautonoma di livello 2 e il sistema che ferma la vettura se il guidatore perde conoscenza.
La base tecnica della Skoda Enyaq Coupé è quella della versione con il tetto squadrato. I 204 CV spingono con vigore senza essere brutali, e la tenuta di strada è buona in ogni situazione. Niente male pure la maneggevolezza (le dimensioni sono “importanti”, ma il contenuto diametro di sterzata aiuta parecchio in manovra) e gli spazi di arresto (ma la corsa del pedale dei freni è un po’ lunga e manca la comoda funzione one-pedal, che consente di gestire la velocità col solo acceleratore fino a fermarsi). Di alto livello il comfort: l’auto è silenziosa in ogni circostanza e buche e asperità non disturbano neppure con le ruote di 20 pollici (optional). Dal lunotto si vede poco o nulla, ma c’è la retrocamera, mentre davanti non ci sono problemi; davvero validi i fari a matrice di led.
La coupé pesa 74 kg in più rispetto alla suv da cui deriva, ma ha un’aerodinamica migliore: accelerazioni e riprese rimangono pressoché invariate, mentre l’autonomia media passa da 406 a 427 km. Discrete le prestazioni in ricarica: alle colonnine rapide in corrente continua, la Skoda Enyaq Coupé accetta fino a 135 kW (10 in più rispetto a prima): per la casa, la “pila” da 77 kWh passa dal 10 all’80% in 29 minuti. In alternata, invece, il massimo sono 11 kW, e per fare il “pieno” di corrente occorrono sette ore abbondanti.
Plancia e comandi
Elegante, arioso e ben fatto, l’abitacolo della Skoda Enyaq Coupé IV è dominato da una plancia che nella parte centrale si allunga verso i passeggeri, agevolando l’uso dei pulsanti e del reattivo schermo tattile di 13’’ del sistema multimediale (che dovrebbe ricevere un aggiornamento a inizio 2024). Quest’ultimo comprende il navigatore con l’utile funzione di ricerca delle colonnine pubbliche, quattro prese Usb e poi Apple CarPlay, Android Auto e la ricarica dei cellulari: tutti senza cavo. Sono facili da usare sia comandi al volante sia anche quelli vocali, utili per molte funzioni di bordo, tra cui il “clima”. Pur di soli 5,3’’, il cruscotto digitale è semplice da consultare e fornisce molte informazioni (anche sugli aiuti alla guida). Le due levette dietro le razze del volante consentono di variare su quattro livelli la frenata rigenerativa, che consente di ricaricare la batteria, mentre sono comodi (ma con le scritte troppo piccole) i tasti disposti in una fila ordinata sotto le bocchette del “clima”, che richiamano le funzioni nel display centrale. Facile da utilizzare il selettore scorrevole per la marcia avanti e indietro.
Abitabilità
La Skoda Enyaq Coupé ha cinque posti “veri”, grazie anche al tetto in vetro anti-UV di serie: più sottile di come sarebbe quello in lamiera rivestito in tessuto, fa recuperare i centimetri persi per la forma ad arco del tetto. Volendo, lo si può schermare del tutto, ma occorre applicare una tendina che di solito sta sotto la cappelliera. Le poltrone anteriori sono molto comode anche per i più alti e robusti; inoltre, sono riscaldabili (come pure il volante), e quella del guidatore ha le regolazioni elettriche con le memorie (acquistando un pacchetto, può averle anche quella del passeggero). Il taglio delle porte, più inclinato rispetto a quello della “sorella” con il tetto squadrato, costringe a chinare un po’ la testa per entrare dietro, ma una volta seduti si ha un buon agio. Gli interni in pelle mista a finto camoscio, materiale che riveste anche la plancia, fanno parte di un pacchetto a pagamento. Non mancano le tendine parasole avvolgibili, le bocchette del “clima” con la regolazione della temperatura, due prese Usb di tipo C e una a 230 volt (e 150 watt). Solo discreta, però, la capienza del cassetto nella plancia, che non è né rivestito né climatizzato.
Bagagliaio
Il baule della Skoda Enyaq Coupé non è dei meglio rifiniti e ha la soglia di carico a ben 79 cm da terra, ma quanto a capienza non ha rivali fra le suv-coupé. Il vano, inoltre, è ben studiato, con pratiche levette che consentono di abbattere gli schienali con botola passante (una comodità per caricare oggetti lunghi), ganci appendiborsa, una presa a 12 volt, tre plafoniere e una rete portatutto integrata nella cappelliera. Comoda, poi, l’apertura motorizzata del portellone, che si attiva anche senza mani, mettendo un piede sotto il paraurti. Non un granché lo spazio in altezza: per ottenerne di più, e mettere un trolley sopra l’altro, bisogna rimuovere le vaschette sotto il piano.
In città
Silenziosa e vivace, è agile in rapporto agli ingombri: lo sterzo è diretto e il raggio di svolta limitato. Tanti gli aiuti elettronici: per dire, la frenata automatica funziona anche in manovra, o se arriva un veicolo mentre si fa una “retro”. Manca, però, la comoda funzione one-pedal, per gestire la velocità col solo acceleratore.
Fuori città
Assai comoda, ha anche una notevole autonomia: nel nostro test, con la pila ben carica abbiamo percorso 493 km. Rapide le riprese (ma non quanto quelle delle migliori rivali) e sicura la guida. Data la trazione posteriore, lo sterzo non ha reazioni sgradevoli se si accelera a fondo. Semmai, nelle curve strette, è il retrotreno ad allargare la traiettoria. Ma l’auto si corregge da sola.
In autostrada
La vettura è molto confortevole e, volendo, consente di attivare il centraggio in corsia e il raffinato cruise control adattativo (che gestisce la velocità anche in base ai limiti e alla presenza di curvoni, nonché durante le code). L’autonomia è discreta, e cresce parecchio se si va a 110 km/h invece di 130: 378 km anziché 294 km.
COMFORT
Nell’abitacolo filtrano pochi rumori sgradevoli, sulle buche non si “balla” mai troppo e la guida è facile e rilassante. Inoltre, molti accessori di pregio sono di serie.
FINITURE
È un’auto costruita con precisione e i materiali utilizzati all’interno sono gradevoli.
SPAZIO
La carrozzeria filante, in stile coupé, ruba pochi centimetri ai passeggeri come ai loro BAGAGLI. Resta un’auto comoda per cinque persone.
ACCESSO AL BAULE
La soglia di carico è alta, e il vano principale è basso (a meno di lasciare a casa le vaschette sottostanti).
NIENTE ONE-PEDAL
Manca la funzione per rallentare fino a fermarsi solo rilasciando l’acceleratore: molti la ritengono comoda nell’uso cittadino.
PEDALE DEL FRENO
La corsa lunga richiede abitudine. L’impianto è potente, ma all’inizio capita di fermarsi qualche metro più in là di quanto si vorrebbe.
Motore | elettrico trifase |
Potenza massima kW (CV)/giri | 150 (204)/n.d. |
Coppia max Nm/giri | 310/0-6000 |
Tipo di batteria | ioni di litio |
Tensione-capacità | 288 V - 77 kWh |
Pot. max ricarica da colonnine | |
in corr. alternata | 11 kW |
in corr. continua | 135 kW |
Tempo max di ricarica | 7 ore 30' (a 11 kWh) |
Trazione | posteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | tamburi |
Traino | 1200 kg |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 465/188/161 |
Passo cm | 277 |
Posti | 5 |
Peso in ordine di marcia kg | 2074 |
Capacità bagagliaio litri | 570/1610 |
Pneumatici (di serie) | 235/55 R 19 ant. - 255/50 R 19 post. |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
161,4 km/h | 160 km/h | ||
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 8,6 | 8,7 secondi | |
0-400 metri | 16,4 | 138,1 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 30,4 | 161,4 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 28 | 161,4 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 2,3 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h | 6,1 | non dichiarata | |
AUTONOMIA | Rilevata | Dichiarata | |
fuori città | 493 km | non dichiarata | |
in autostrada | 294 km | non dichiarata | |
media | 427 km | 599 km | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
Medio | 5,5 km/kWh | 6,8 km/kWh | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 36,6 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 61,5 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,3 metri | 9,3 metri |