LA GUIDA

Gli incentivi

Come già visto per i veicoli alimentati a Gpl, gli incentivi per le auto a metano sono erogati da vari Enti. Quelli statali non sono attualmente indirizzati esplicitamente a questo tipo di alimentazione ma si ottengono in base ai grammi di CO2 emessi per ogni km percorso. Il criterio delle emissioni è, ad oggi, l’unico adottato dallo Stato e quindi le automobili a metano accedono agli incentivi esclusivamente in base alle loro emissioni allo scarico. La buona notizia è che esiste almeno un modello a metano che riesce ad accedere alla fascia più favorevole degli incentivi del Decreto Agosto per le Auto Euro 6. La Volkswagen up!, infatti, emette soltanto 81 g/km di CO2 e rientra quindi nella fascia 61-90 g/km. Questa citycar gode quindi del contributo statale di 1.750 euro ai quali vanno aggiunti 2.000 euro del concessionario, nel caso si rottami un’automobile immatricolata prima del 1° gennaio 2010. In assenza di rottamazione gli importi scendono a 1.000 euro di contributo statale e 1.000 dal concessionario.

La “pulizia” della auto a metano permette poi a molte automobili, anche insospettabili, di accedere agli incentivi destinati alla Euro 6 che emettono fra 91 e 110 g/km di CO2. Si possono quindi avere 1.500 euro dallo Stato e 2.000 euro di contributo del concessionario rottamando un’automobile e 750 e 1.000 euro rispettivamente senza rottamazione. A godere di questi aiuti troviamo per esempio la Lancia Ypsilon ma anche l’Audi A4 e persino la A5, oltre alle ben più scontate Fiat Panda, Seat Ibiza e Skoda Scala.

Come per le automobili a Gpl ed elettriche, ricordiamo che anche le automobili a metano possono ottenere incentivi dagli enti locali, presso i quali si potranno reperire le informazioni necessarie.