I segmenti delle auto sono una classificazione basata prevalentemente sulle dimensioni e sulle caratteristiche di un veicolo. In Europa i segmenti delle auto risultano classificati con le lettere dell’alfabeto, con la lettera A che indica le vetture di dimensioni più piccole e così via, a crescere. Tale classificazione risale agli anni Novanta, viene usata dalla Commissione Europea, ma c’è anche da precisare che alcune categorie stanno per sparire, vista l’evoluzione del mercato automobilistico. Tuttavia, tale categorizzazione così come la illustreremo qui, è ancora valida.
In questo articolo, infatti, andremo a scoprire cosa sono nello specifico i segmenti delle auto e a quali modelli si riferiscono, fornendo qualche esempio in base alla classificazione.
I segmenti delle auto sono ripartiti in base a una classificazione che ha lo scopo principale di distinguere i vari modelli di auto, suddividendoli in categorie e fasce in base alle loro specifiche: la classificazione è riconosciuta nel mercato europeo e serve quindi anche a standardizzare un veicolo in base alle sue caratteristiche agevolando gli acquisti a livello nazionale ed estero.
La classificazione in base ai segmenti viene usata sia dai produttori di automobili, sia dai consumatori per una più semplice identificazione del veicolo. A partire dai prossimi paragrafi andremo a vedere meglio nel dettaglio quali veicoli rientrano nelle determinate categorie, ma sintetizzando, giusto per dare un’idea sommaria, possiamo già spiegare che il segmento A include tutte le city car e le piccole utilitarie, mentre nel segmento B confluiscono tutte le utilitarie con lunghezza in genere non superiore a 4,1 metri. Nel segmento C ci finiscono auto di maggiori dimensioni, mentre nel segmento D rientrano berline di grandi dimensioni.
Come anticipato, questa classificazione è riconosciuta nel mercato europeo, ma rischia di essere un po’ vetusta, poiché il mercato automobilistico si è evoluto, integrando anche auto elettriche e auto ibride e a breve avremo anche le auto a guida assistita completa, pertanto, visto che le caratteristiche si sono rese più complesse, si renderà necessaria una revisione di questi segmenti, in particolare con focus sulle nuove tecnologie e sui carburanti alternativi per una migliore identificazione.
Giusto per avere un’idea, quando il mercato automobilistico era molto più semplice, i modelli auto si ripartivano in 4 categorie principali: dalle utilitarie alle berline, dalle station wagon ai fuoristrada. Come detto, il mercato si è evoluto e così nella prima categoria sono finite le city car, che però possono avere anche grandi dimensioni, mentre tra i fuoristrada sono comparsi i SUV e i crossover. La classificazione per segmenti aiuta quindi a identificare meglio il tipo di veicolo, ma tale identificazione sta diventando sempre più generica con l’avvento di altre caratteristiche che non possono essere escluse dalla categorizzazione del modello.
I segmenti delle auto sono determinati in prevalenza dalle dimensioni del veicolo, ovvero dalla lunghezza, dalla larghezza, dall’altezza e dal volume interno. Ci sono poi altri fattori che sono alla base di questa classificazione, come le specifiche tecniche, l’equipaggiamento e il prezzo.
Andiamo a vedere quali sono i segmenti delle auto e facciamo qualche esempio di modello che rientra nella categoria trattata.
Nel segmento A rientrano le superutilitarie, ovvero le city car e le minicar. Si tratta di modelli di auto di dimensioni compatte, generalmente di 3 porte (anche se molti modelli si sono evoluti alle 5 porte) e con prezzi per tutte le tasche. Pensate per muoversi nel traffico cittadino, sono caratterizzate da uno stile di guida agevole e agile, concepito per la mobilità in contesti urbani.
Tra i modelli più famosi che rientrano in questa categoria figurano:
Se nel segmento A troviamo quelle una volta definite superutilitarie, nel segmento B troviamo le utilitarie tradizionali, con lunghezza generalmente non inferiore a 4,1 metri. Questi modelli di auto sono caratterizzati da dimensioni più ampie, nonché da interni più elaborati e voluminosi rispetto a quelli della categoria precedente: ciò li porta a garantire un maggiore livello di comfort, soprattutto li rende adatti a viaggi più lunghi e non solo a una mobilità urbana.
Si tratta di un mercato molto competitivo, con prezzi ancora ragionevoli, che vede protagonisti modelli adatti per ospitare comodamente 5 persone e generalmente dotati di bagagliaio dalle dimensioni più che discrete. In questo settore si sta registrando una rapida evoluzione nell’utilizzo di carburanti alternativi, con una maggiore profusione di alimentazioni elettriche e ibride, quindi a ridotto o nullo impatto ambientale.
Tra i principali modelli che rientrano nel Segmento B troviamo:
Nuovo segmento, dimensioni maggiori: nel segmento C troviamo le berline di dimensioni compatte, con una lunghezza media compresa tra 4,2 e 4,5 metri, caratterizzate da un interno ampio, da un bagagliaio spazioso, confortevoli 5 posti. Viste le dimensioni, si possono vedere spesso in contesti urbani, ma si muovono meglio in ambienti extraurbani. Possono essere a due o a tre volumi, anche se nel nostro Paese queste ultime sono più recenti e meno frequenti e in genere sono scelte proprio per il loro perfetto equilibrio tra dimensioni e praticità. Spicca anche il design elegante e una buona dotazione di serie, che offre sistemi di sicurezza avanzati e sistema di infotainment evoluto. Anche in questo caso, si registra un notevole aumento di modelli con alimentazione alternativa.
Questo settore è abbastanza affollato di modelli, visto che ogni casa automobilistica ne ha almeno uno. Per citare qualche esempio, nel segmento C figurano:
In questa categoria non mancano poi dei SUV compatti, come la Peugeot 3008, la Volvo XC40 o la Volkswagen T-Roc.
Nel segmento D troviamo le berline di grandi dimensioni (lunghezza fino a 4,9 metri), ideali per viaggi lunghi, commercializzate a prezzi che tranquillamente superano i 25.000 euro, confortevoli e dotate di ampi spazi, sia per i passeggeri, sia in merito alla capacità del bagagliaio. Questi modelli risultano più adatti per viaggi in ambienti extraurbani, mentre nella mobilità urbana faticano di più, soprattutto nel trovare parcheggio. Sono molto pratiche e comode per spostamenti più lunghi o tratte in zone non cittadine.
Le auto aziendali affollano questo segmento, così come le auto familiari di grandi dimensioni: accomuna le auto di questa categoria un design elegante e ricercato, un’ampiezza degli interni, una vasta gamma di opzioni di personalizzazione e un’ottima dotazione di serie, con tecnologie sofisticate ed evolute. L’evoluzione garantita dall’alimentazione ibrida ed elettrica ha aumentato l’appeal verso queste vetture.
Numerosi i modelli che rientrano nel segmento D:
In questa categoria figurano le berline premium, con lunghezza dai 4,9 metri in su e prezzi di acquisto elevati, con interni rifiniti, tecnologia di bordo di alto livello, comfort ed eleganza. Ovviamente, non è per tutti i budget. Le grandi aziende non disdegnano di pescare proprio da questo segmento per la loro flotta di auto aziendali.
Il Segmento E è colonizzato dalla bandiera tedesca, ma spuntano anche modelli di altri Paesi. Ecco alcuni modelli di auto che rientrano in questa categoria deluxe:
Nel segmento F aumenta il livello di lusso delle vetture, così come le dimensioni, che superano i 5 metri di lunghezza. Questo segmento risulta certamente quello più lussuoso e costoso: l’eleganza e la rifinitura del design si sposano con una dotazione di serie di alta classe e di elevato livello tecnologico, con motori potenti e funzionalità moderne di guida assistita.
Sono prodotti di lusso, ideali per gli amanti del lusso, e generalmente sono usate anche come auto di rappresentanza dalle grandi aziende. Gli elevati costi di acquisto e manutenzione e un impatto ambientale non proprio ottimale fanno da contraltare alle ottime performance di guida, alle elevate prestazioni e a un livello di comfort difficilmente comparabile.
Fanno parte di questo segmento i seguenti modelli:
Cambiamo ancora di categoria e passiamo al segmento J, dove troviamo SUV e fuoristrada, caratterizzati da un design robusto e versatile, con un’altezza maggiore rispetto alle berline tradizionali e una più ampia capacità di carico. I modelli di auto che rientrano in questa categoria sono ottimi dal punto di vista pratico per la famiglia, ma hanno anche un lato più avventuroso e coniugano stabilità di guida, sicurezza e livello di comfort.
Il segmento J è la prova evidente di come questa classificazione abbia bisogno di una revisione generale. Infatti, in questa categoria rientrano i SUV, ma come abbiamo visto nei paragrafi precedente i SUV si trovano anche nelle categorie B, C e D, tant’è che ormai oggi i SUV rientrano in categorie denominate B-SUV, C-SUV e D-SUV, dove la prima lettera rappresenta il segmento di appartenenza.
A ogni modo, in questa ormai generica categoria J troviamo:
Il Segmento M è una categoria quasi in via di estinzione. Qui troviamo le monovolume, ovvero van e minivan, determinate da un ampio volume e spaziosità dell’abitacolo.
In questo segmento troviamo i seguenti modelli:
Anche i modelli di auto presenti in questo segmento sono stati riclassificati in altri segmenti, pertanto il segmento S, alla pari del segmento M, è una categoria che sta per sparire. In questa categoria rientra(va)no le auto potenti e sportive, con carrozzeria coupé, e tra i modelli più noti presenti in questa categoria troviamo: