I nuovi Adas obbligatori per le auto

Sicurezza
Pubblicato 02 luglio 2024

Dal 7 luglio 2024 tutte le auto nuove vendute in Italia dovranno avere di serie determinati aiuti alla guida. Vediamo quali sono e come funzionano.

RINCARI - Le auto nuove vendute in Europa devono avere una lunga serie di aiuti elettronici alla guida (ADAS). Lo prevede il regolamento europeo 2019/2144, o General Safety Regulation 2 (GSR 2), con obbligo a partire dal 6 luglio 2022 per i modelli di nuova omologazione (in pratica, per le novità) e dal 7 luglio del 2024 per qualunque vettura da immatricolare, pure se già prodotta. I costi di adeguamento ci sono, tanto che diversi modelli sono rincarati. Altri sono stati tolti dai listino perché troppo vecchi e non valeva la pena aggiornarli.

OBBLIGHI DI CYBERSECURITY - Agli aiuti alla guida, che vediamo qui sotto nel dettaglio, si aggiungono una migliore protezione in caso di investimento o di urto laterale e il rispetto delle norme sulla sicurezza informatica (le moderne auto sono connesse al web) previste dal regolamento Unece/R155: anche questo porterà alcuni modelli a non arrivare più in Europa, perché è troppo costoso aggiornarli. Come la Porsche Macan con motore termico, che, invece, continuerà a essere venduta nel resto del mondo.

LA DEROGA? NON È PER TUTTI - Un preavviso di 5 anni ha permesso alle case di decidere con una certa calma cosa fare. Alcuni modelli sono stati aggiornati, specie se di successo come la Fiat Panda, magari in occasione di un restyling: è il caso della Hyundai Tucson e della Mercedes G. Altri, però, spariranno dai listini perché aggiornarli è antieconomico: per esempio, la Renault Zoe (l’erede “5” sarà in concessionaria a fine 2024), la Smart Fortwo e le sportive Toyota GR86 e Porsche 718, di cui sopravvivranno solo le GT4, poiché omologate come piccola serie. Sfruttando tale possibilità, si hanno due anni in più per mettersi in regola; altri costruttori (come la EMC con la Wave 3, nella foto qui sopra) se ne avvarranno. Tanti confidano poi nella deroga di 12 mesi che di solito gli Stati concedono in casi simili. Per ottenerla, però, vanno comunicati i numeri di telaio delle auto, che non solo devono già essere prodotte ma pure già presenti sul territorio della UE.

CONTROLLO DELL’ATTENZIONE

Il sistema avvisa quando il guidatore è stanco o distratto; spesso si basa su un sensore che rileva come viene usato il volante. È stato invece posticipato di due anni l’obbligo dell’“avviso avanzato della distrazione del conducente”: più preciso perchè sfrutta una telecamera che riprende il volto del guidatore.

MANTENIMENTO IN CORSIA

Il dispositivo rileva con una telecamera le strisce della corsia sull’asfalto, e non si limita ad avvisare se l’auto le attraversa senza che le “frecce” siano in funzione: se il guidatore non interviene, l’auto gestisce automaticamente sterzo (o freni) per riposizionare l’auto dentro le linee bianche. La Ue impone che sia attivo fra i 65 km/h (70 per la correzione) e i 130 km/h.

CONTROLLO DELL’AREA POSTERIORE IN “RETRO”

Si tratta di un sistema che segnala al conducente la presenza di persone od oggetti dietro il veicolo, con lo scopo di evitare collisioni in retromarcia. L’Europa, per il principio della “neutralità tecnologica”, non impone quale adottare ma lascia libera scelta ai costruttori. Quasi tutti, però, sceglieranno la retrocamera.

SCATOLA NERA

Registra alcuni parametri (come posizione geografica e azionamento dei pedali) e salva solo quelli durante e immediatamente prima e dopo un incidente; le forze dell’ordine possono utilizzarli per l’analisi dell’urto, mentre le autorità possono sfruttarli per degli studi, ma solo in forma del tutto anonima.

PANIC-STOP

Oltre agli aiuti alla guida ci sono altri obblighi. Per esempio, in caso di frenata d’emergenza (attivata dal guidatore o dall’elettronica) è richiesto che le luci di stop lampeggino anziché rimanere fisse, per meglio avvisare del pericolo chi è dietro.

FRENATA AUTOMATICA

Se l’elettronica rileva il rischio di collisione (anche con pedoni o ciclisti), informa il guidatore; se quest’ultimo non reagisce, aziona i freni. Il dispositivo deve funzionare tra 10 e 60 km/h e riuscire a evitare l’urto fino a 40 km/h (su asfalto asciutto e con temperature fra 0 e 45 °C). Come gli altri aiuti alla guida obbligatori, può essere disattivato dal guidatore (ma uno per volta e non “in blocco”) e deve attivarsi a ogni avvio della vettura.

SEGNALAZIONE DELLA VELOCITÀ MASSIMA (ISA)

Sta per “Intelligent Speed Assistance”: assistenza intelligente alla velocità. Avverte dei limiti in vigore sulla strada che si sta percorrendo, rilevati usando i dati del navigatore e una telecamera che “legge” i segnali. La Ue permette alla casa di scegliere fra tre diversi tipi di avviso (visivo e sonoro, visivo e con vibrazioni o solo con queste ultime), oppure di far rallentare l’auto in modo da rispettare i limiti. Questi ultimi, comunque, possono essere superati se il guidatore decide di farlo.

PREDISPOSIZIONE PER L’ETILOMETRO

Il cosiddetto alcolock, che impedisce l’avviamento della vettura se rileva un tasso alcolemico troppo  levato, è più diffuso nei paesi del Nord Europa che da  oi. La UE non richiede che sia presente il dispositivo  el quale il guidatore deve soffiare ma solo che l’auto sia predisposta per un suo rapido montaggio e con un unico standard.

> LEGGI ANCHEAdas: cosa sono e quali sono i più importanti



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Ritratto di AZ
20 marzo 2023 - 13:29
Positiva la modifica del sistema ISA, che prima rallentava l'auto, creando situazioni pericolose; pessima notizia la scatola nera, sistema giusto solo in un mondo con limiti di velocità normali e non ridotti per disincentivare le auto.
Ritratto di Tu_Turbo48
20 marzo 2023 - 19:10
Concordo con il tuo AZ.
Ritratto di Tu_Turbo48
16 novembre 2023 - 18:45
Diffido da questo commento, non scritto da Me.
Ritratto di Ennio s
21 marzo 2023 - 17:41
Hai ragione, da noi c'e' una regolamentazione truccata dai soliti politicamente corretti. Non si puo' mettere 50/ora nei dirizzoni extra-urbani. E neanche i 30/ora in citta'; infatti viaggiando in prima e seconda si inquina e si consuma molto di piu'.
Ritratto di BobTheBear
2 luglio 2024 - 14:22
Ennio S , l’altro giorno ne ho parlato con un amico. Io posseggo una Fiat Stilo 1.9 JTD, inserendo la 3ª marcia e lasciando completamente l’acceleratore l’auto viaggia tra i 25 e i 27 km/h, per mandarla a 30 km/h devo premere leggermente l’acceleratore, idem con Fiat Bravo 1.6 mjt di mia sorella. Per finire con Ford Fiesta 1.4 tdi dei miei anche premendo leggermente si viaggia a 30 km/h. Con le benzina che ho guidato idem visto che normalmente hanno una rapportatura più corta dei diesel. Quindi invece di guidare come se si è in pista, provate ad usare la rapportatura giusta al minimo dei giri e forse vedrete minori consumi e guiderete più rilassati rispettando anche le distanze.
Ritratto di pierfra.delsignore
2 luglio 2024 - 14:43
4
La scatola nera è giustissima poi si può discutere sul problema ossia limiti legati al traffico e posizionamento degli autovelox
Ritratto di deutsch
2 luglio 2024 - 14:51
4
guarda che sono gli stessi limiti che ci sono in tanti altri stati.... tutti soggiogati dai politici italiani????
Ritratto di Sherburn
2 luglio 2024 - 18:29
Boh in Valtellina nessuno capisce più qual'è il limite. Il cartello ne dice una, il cellulare un'altra, il navigatore un'altra ancora. Tutta robaccia.
Ritratto di Quello la
17 novembre 2023 - 07:35
Vuoi un bicchiere d’acqua, caro AZ? Non credo tu abbia mai parlato così tanto!
Ritratto di Volpe bianca
20 marzo 2023 - 13:38
Tutta sta manfrina per giustificare la presenza degli "insostituibili" adas, quando basterebbe essere tutti attenti alla guida per evitare la quasi totalità degli incidenti. Oltre 25 anni di patente, zero incidenti provocati, sempre guidato senza distrarmi.

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