Acquistare un’auto usata non è un’operazione particolarmente complicata, ma per fare un vero affare è necessario adottare alcuni accorgimenti di valutazione: dal controllo totale dello stato della macchina, alla quotazione effettiva di quel modello usato che ci piace, e inoltre molte cose cambiano se si decide di comprare un’auto usata da un privato o da un concessionario. In questo articolo elargiremo una serie di consigli e suggerimenti da adottare per comprare un’auto usata evitando il rischio di restare fregati e aumentando le possibilità di fare un vero e proprio affare.
Iniziamo quindi con l’elenco di alcuni aspetti chiave determinanti per acquistare un’auto nuova in totale sicurezza. Ovviamente, un’auto usata avrà i suoi piccoli difetti, dettati prevalentemente dall’usura, ma generalmente se è stata ben mantenuta dal precedente proprietario, quindi se è stata sottoposta a tutti i tagliandi e alle revisioni del caso, non dovrebbero esserci molti problemi. Se poi il prezzo di acquisto è una bomba, allora si è a cavallo! Ecco i 10 consigli da prendere in considerazione:
Ancor prima di valutare il mercato delle auto usate, è necessario fermarsi un attimo e riflettere: che auto ci serve? Quali sono le nostre effettive esigenze? Ci serve un’auto con un’alimentazione particolare? Quanti posti ci servono? Soprattutto, qual è il budget che abbiamo a disposizione?
Una volta appurato il tipo di auto che ci serve, dobbiamo capire a quale canale rivolgersi. Da un concessionario o da un privato?
Ovviamente, ogni risposta ha i suoi pregi e difetti: ad esempio, acquistando un’auto usata da un privato, si avrà un prezzo forse più economico che se comprata presso un rivenditore autorizzato, ma non si avrà la garanzia di conformità, quindi bisognerà stare molto attenti a eventuali truffe o raggiri. Inoltre, comprare auto da un privato significa sobbarcarsi la procedura burocratica, svolgendo in prima persona l’iter del passaggio di proprietà.
Invece, dal concessionario è solitamente prevista anche una garanzia che copre eventuali guasti o parti della vettura da sostituire. Il concessionario, inoltre, si occupa di tutto: dall’iter della vendita alla procedura burocratica e spesso si serve anche di un’officina che può garantire assistenza e manutenzione.
Insomma, per farla breve: se si acquista l’auto usata da un privato otterrai un prezzo economico, ma se qualcosa si rompe, bisognerà sbrigarsela da soli e non ci si potrà rivalere sul dealer, dopo la conclusione della trattativa. Se si compra l’auto usata dal concessionario, invece, si pagherà qualcosa in più, ma almeno il rivenditore sbrigherà la pratica burocratica e amministrativa e inoltre offrirà una garanzia sul veicolo che tutela da eventuali guasti intervenuti nel primo periodo di nuova vita.
Oggigiorno, con una connessione internet e qualche click è possibile fare tutto: dall’aprire un conto in banca ad accendere un mutuo, dal richiedere un prestito ad acquistare un’auto usata. Ci sono dei portali specializzati, come quello di alVolante, aggiornati costantemente che mettono a disposizione degli utenti diversi modelli di auto usate. Il lettore interessato può scegliere se valutare quelle in vetrina, oppure cercare in modo più approfondito un modello di auto dalle caratteristiche specifiche, usufruendo del database presente sul sito stesso e inserendo alcune chiavi o filtri di ricerca.
Dopo aver scelto l’auto, il portale vi metterà in contatto con il venditore. Anche qui è necessario prestare molta attenzione a quello che si sta acquistando, per evitare truffe o procedure poco trasparenti. Perciò, bisogna recarsi solo su siti affidabili (dalle opinioni degli altri utilizzatori è spesso facile capire se ci si può affidare o meno a un sito di vendita). Inoltre, è bene informarsi sulle garanzie e tutele previste e chiedere il maggior numero di chiarimenti possibile per avere un quadro completo della situazione.
Siete capitati su un’offerta troppo allettante per essere vera? Beh, forse non è vera. Occhio al prezzo proposto: generalmente, dietro le “grandi occasioni”, bisogna spalancare gli occhi, drizzare le orecchie e accendere il sesto senso, il settimo e l’ottavo. Una volta appurato il modello di auto usata che vogliamo acquistare, dovremmo informarci sulla sua effettiva quotazione, ovvero sul prezzo di listino dell’auto stessa. Di solito, una differenza del 10-20% ci può stare, ma uno sconto maggiore rispetto al prezzo di listino potrebbe nascondere delle cose non chiare.
Essere informati e aggiornati sui prezzi di mercato è quindi fondamentale per acquistare un’auto usata al prezzo giusto. Ci si può quindi rivolgere ai siti di riferimento del settore per avere un’idea chiara delle quotazioni effettive e dei valori di un’auto: la raccomandazione è quella di tenere il Listino Auto Usate di alVolante.it sotto gli occhi per essere aggiornati.
Tenete a mente una cosa: il prezzo di un’auto non si calcola solo in base al deprezzamento subito nel corso del tempo o agli anni in cui è stata utilizzata, ma anche alle condizioni in cui si trova, alla meccanica ed elettronica funzionante, alla reportistica di controllo (tagliandi e revisioni) regolarmente effettuata, allo stato della carrozzeria e dei pneumatici e al chilometraggio percorso.
Un’auto che ha cinque anni di vita ma 20 mila chilometri percorsi sarà differente da un’auto che ha 3 anni di vita, ma un contachilometri arrivato a 40 mila chilometri. Tuttavia, parlando di chilometraggio di un’auto, bisogna prestare attenzione a eventuali truffe, ovvero a modifiche dei chilometri percorsi, che potrebbero quindi influire in positivo (per il venditore) sul valore dell’auto.
Come controllare i km effettivamente percorsi da un’auto? Basterà consultare i tagliandi a cui è stata sottoposta la vettura: a ogni controllo sono anche indicati i chilometri con i quali il veicolo era arrivato. Questa procedura può essere fatta utilizzando il vasto archivio del Portale dell’Automobilista, all’interno del quale si trovano tutte le auto sottoposte a revisioni presso le officine autorizzate o la Motorizzazione Civile.
Per essere più sicuri, meglio fare controlli e verifiche incrociate. Oltre alla consultazione sul Portale dell’Automobilista, può essere utile anche richiedere una visura PRA tramite il sito dell’ACI. Questi controlli vanno fatti sia se l’acquisto viene effettuato tramite un dealer privato, sia in caso di acquisto presso concessionario: generalmente è quest’ultimo a fare i controlli, ma spesso il dealer può truffare anche i rivenditori autorizzati e allora è sempre meglio una controllatina in più.
A ogni modo, se si scopre che il chilometraggio indicato è stato scalato, si può agire per via legale, iniziando prima con una diffida e poi proseguendo per via civile, ad esempio richiedendo lo scioglimento del contratto (cosa possibile anche se la garanzia è scaduta), o per via penale, denunciando il dealer per frode contrattuale. Infine, sarà possibile segnalare la cosa anche all’Agcm (Antitrust), anche senza l’aiuto di un avvocato.
Controllare lo stato di un’auto usata significa prendersi del tempo. Tutto deve essere controllato: dall’estetica al funzionamento delle componenti, dagli esterni agli interni. In genere, un veicolo che ha avuto una giusta manutenzione si riconosce subito rispetto a una macchina che non ha avuto la cura che si meritava, ma bisogna comunque stare attenti alle brutte sorprese. Ecco le cose che bisogna fare per verificare lo stato di un’auto usata:
Il test drive è la certificazione che conclude la nostra serie di controlli ed è forse la cosa più importante, perché solo guidando un’auto si può provare l’andamento dell’auto stessa e vedere se qualcosa funziona o no. Più nel dettaglio, ecco a cosa si deve prestare attenzione:
Non bisogna vergognarsi né dimenticarsi di fare tutte le domande del caso, sia se si acquista da un concessionario, sia se si compra da un privato. Invece, occorre ricordarsi di fare tutte le questioni legate alla documentazione della vettura, alla regolarità dei controlli periodici, alla storia del veicolo, a eventuali parti sostituite dopo urti o incidenti, senza mancare di chiedere due cose fondamentali per proseguire con la trattativa:
Se acquistate l’auto usata dal concessionario, i migliori momenti sono tre mesi: giugno, settembre e dicembre. In particolare a dicembre si chiude, oltre al trimestre/quadrimestre, anche l’anno, pertanto i concessionari sono più propensi a vendere di più e quindi ad applicare sconti e prezzi appetibili, anche sulle auto usate. L’obiettivo è vendere (e fatturare) di più.
Quello che bisogna sapere sul prezzo, invece, è che il prezzo di listino scende già di quasi un terzo dopo il primo anno dall’acquisto, riducendosi ulteriormente fino al 50% dopo 4-5 anni.
Ci sono poi altri fattori che determinano il valore dell’usato, ovvero la manutenzione, i chilometri percorsi, l’alimentazione, i controlli periodici, le componenti, gli accessori presenti e molto altro ancora.
Acquistando l’auto usata presso un rivenditore autorizzato si avrà diritto a una garanzia legale di conformità, valida 1 anno (in precedenza la validità era di 24 mesi, riducibile a 12 previo accordo tra le parti). Si tratta di una garanzia che tutela sia l’acquirente sia il venditore, perché all’atto della vendita, entrambi sono consapevoli delle stesse informazioni, quindi l’acquirente firma il proprio assenso sullo stato del veicolo.
Durante questi 12 mesi sotto garanzia, tuttavia, l’acquirente è tutelato contro i difetti di conformità e quindi ha diritto alle eventuali riparazioni in caso di difformità del veicolo. Attenzione, perché se l’entità del danno è molto grave, ciò può portare allo scioglimento del contratto, con il venditore che è tenuto al rimborso parziale (in rapporto a quanto il veicolo è stato utilizzato prima che il danno grave facesse il suo effetto). Come previsto dal Codice del Consumo, le risoluzioni possono andare dalla riparazione ed eliminazione del difetto a uno sconto sul prezzo di acquisto fino alla risoluzione del contratto.
L’articolo 1490 del Codice Civile stabilisce quanto segue: “Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all’uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore. Il patto con cui si esclude o si limita la garanzia non ha effetto, se il venditore ha in mala fede taciuto al compratore i vizi della cosa”. Ed è proprio al Codice Civile che bisogna guardare quando si acquista un’auto usata da un privato. In caso di problematiche di natura legale, il Foro competente è quello del consumatore e non del venditore, pertanto se l’acquirente è di Roma e il venditore di Milano, il giudizio si terrà a Roma.
Il consiglio è quello di preferire una modalità di pagamento tracciabile, quindi un assegno bancario o circolare o un bonifico bancario, che può anche esonerare da problemi come il limite all’utilizzo del contante: l’importante è che il bonifico non sia anticipato in caso di vendita a un privato e che avvenga solo dopo l’avvenuto passaggio di proprietà e contestualmente alla consegna del veicolo. La causale del bonifico dovrà indicare il numero di telaio e targa del veicolo.
Chi intende acquistare un’auto usata può farlo anche all’estero: vige la notizia che in certi Paesi si possono acquistare precisi modelli di auto a un prezzo più basso rispetto all’Italia. È vero per alcuni modelli, ma non per tutti, quindi questa regola può valere per chi ha in mente un preciso tipo di auto usata da acquistare: in questo caso, fare un rapido controllo della sua quotazione all’estero non basta.
A ogni modo, le raccomandazioni da seguire se si sceglie di comprare un’auto usata in un Paese estero sono le stesse che abbiamo descritto fin qui. Tuttavia, occorre integrare il discorso con alcune precisazioni e adempimenti. Infatti, dopo aver acquistato l’auto all’estero, per portare il veicolo in Italia bisogna immatricolare il veicolo presso l’ufficio territorialmente competente della Motorizzazione Civile ed effettuare l’iscrizione al PRA.
In molti pensano sia conveniente acquistare auto usate in Germania: il fatto è vero se si guarda ad auto tedesche, le cui quotazioni sono inferiori rispetto a quelle relative agli stessi veicoli, ma nel nostro Paese. Discorso completamente differente se guardiamo ad auto italiane o francesi, che invece costano di più.
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