MG HS: ok le finiture, meno la guida

Questa crossover media nasce in Cina e ha prezzi competitivi. Dopo la variante plug-in EHS (qui la prova completa), ora è il turno della MG HS a benzina: sotto il cofano c’è un quattro cilindri turbo 1.5 abbinato al cambio manuale o al robotizzato a doppia frizione a sette rapporti (lo stesso presente sull’auto guidata). La casa ha inoltre confermato che non arriverà una versione a Gpl: la garanzia è di 7 anni o 150.000 km e il gas potrebbe pregiudicare l’affidabilità.

Due gli allestiment della MG HS: Comfort (€ 24.990, con già di serie cruise control adattativo, monitoraggio dell’angolo cieco e molto altro) e Luxury (quello del test, aggiunge tetto panoramico, sedili in ecopelle con inserti in velluto, luci d'ambiente", telecamera a 360° e altro, a € 27.790). L’automatico richiede un sovrapprezzo di 2.000 euro ma, per i primi tempi, è previsto uno sconto della casa di pari importo su tutte le HS, anche manuali. 

Tanto lo spazio a bordo della MG HS, in relazione alla lunghezza, e convincono anche le finiture (a differenza della “sorella” elettrica MG4, qui il primo contatto). I materiali sono di buona qualità, così come i montaggi. Tanti i rivestimenti morbidi e anche dettagli come le bocchette dell’aria sono gradevoli da toccare e azionare. Grande ma poco configurabile il cruscotto digitale di 12,3”, che fa il paio con quello centrale di 10,1”. Da quest’ultimo si gestisce anche il “clima”: scomodo nonostante ci sia un selettore a bilanciere per richiamare il relativo menù. Rispetto alla EHS provata un anno fa, il software dell’infotainment è stato migliorato e il sistema risulta più reattivo.

Il brevissimo percorso preparato dalla casa non ci ha permesso di saggiare in maniera esaustiva le qualità dinamiche della MG HS, ma alcune cose sono parse subito evidenti. Come sulla EHS provata in passato, lo sterzo è pesante da azionare, specie in manovra e in curva; inoltre, non è neppure molto preciso. Il quattro cilindri risulta inoltre poco lesto a prendere giri (nelle partenze da fermi si nota un attimo di esitazione) e in piena accelerazione è rumoroso. Anche il cambio robotizzato a doppia frizione meriterebbe una migliore messa a punto: non è lesto a scalare marcia da sé, e a volte dà leggeri contraccolpi. Completano il quadro un pedale del freno spugnoso e dalla modulabilità migliorabile e sospensioni poco frenate, che invitano a guidare senza irruenza. Tirando le somme, la MG HS è un’auto che “chiede” di essere guidata senza fretta e con dolcezza: assecondando questa sua “indole”, ripaga con un buon comfort.