Fra le poche utilitarie sotto i quattro metri di lunghezza (386 cm per la precisione) e anche ibrida leggera a 12V la Suzuki Swift si aggiorna profondamente, con una carrozzeria ridisegnata, nuovi interni e una meccanica perfezionata. Il motore è un 3 cilindri 1.2 aspirato con 83 CV (abbinato a una piccola unità elettrica da 3 CV che dà una mano nello spunto), ed è stato profondamente rivisto rispetto al precedente 4 cilindri: cambiano anche le misure di alesaggio e corsa (ora più lunga), per un'erogazione di coppia più lineare e in un arco di giri più ampio. Due i tipi di trasmissione: manuale a cinque marce o automatico a variazione continua di rapporto (CVT). Altrettanti i tipi di trazione: anteriore o integrale tramite un albero di trasmissione e un giunto viscoso che invia il moto alle ruote dietro solo quando necessario (per esempio, se quelle davanti slittano). Nella verisione del test con il cambio manuale e la trazione anteriore il 1.2 emette meno di 100 grammi/km di CO2, pertanto la Suzuki Swift offre anche il vantaggio di poter accedere gratuitamente a zone a traffico limitato, come l'area C di Milano. Non sono al momento previste altre versioni, nemmeno la grintosa Sport da 129 CV della precedente generazione della Suzuki Swift.
La nuova Suzuki Swift sarà nelle concessionarie dal 18 maggio 2024 nel solo allestimento Top, con prezzi interessanti in rapporto alla ricca dotazione di serie: include i principali aiuti alla guida, che saranno obbligatori per tutte le auto nuove dal prossimo luglio, come la frenata automatica e il mantenimento in corsia, oltre al climatizzatore automatico e all'impianto multimediale con display di 9", navigatore, Android Auto ed Apple CarPlay (quest'ultimo con collegamento senza filo), e perfino i sedili riscaldabili. La 1.2 con cambio manuale costa 22.500 euro, per la trasmissione CVT servono 1.500 euro in più mentre la versione 4x4 con il "manuale" costa 24.500 euro.
Anche nelle proporzioni la nuova Suzuki Swift ricorda la generazione precedente, ed è più sobria che grintosa. Il frontale con fari squadrati e posizionati in basso presenta una mascherina piccola e prominente, sormontata dal cofano con linee arrotondate e raccordate alla scanalatura che corre lungo le fiancate e sul portellone. La parte posteriore è raccolta, con fanali di generose dimensioni. Di serie i montanti del tetto neri, che creano un'unica superficie con finestrini, parabrezza e lunotto, dando l'impressione che il tetto fluttui sull'auto.
Rispetto alle dimensioni della Suzuki Swift l’abitacolo è spazioso. Anche dietro c'è agio e i più alti non risultano costretti. Originale la zona verniciata di bianco delle porte anteriori, collegata a due fasce nella plancia: creano l’effetto della parte centrale nera della plancia stessa che sembra sospesa nell'abitacolo e amplificano la sensazione di spazio. Riuscito il nuovo sistema d’infotainment con schermo di 9", in una sola schermata raggruppa tutte le funzioni di bordo, intuitive da gestire. Più in basso, attraverso stilose levette si gestisce facilmente il climatizzatore; pratici gli ampi vani nel tunnel e le prese Usb. Peccato, però, che manchi la piastra per la ricarica senza filo per il telefono. Il cruscotto, stranamente rimasto di tipo analogico, è ricco e fornisce in modo chiaro molte informazioni. Un po' vecchio stile e non molto pratica l'astina nel lato destro del cruscotto per sfogliare i menù del piccolo, ma completo, display centrale. Comoda la posizione di guida regolabile anche in altezza e dotata di un sedile soffice, avvolgente. Al baule si accede dall'ampio portellone, ma i 20 cm fra la soglia e il fondo del vano costringono ad alzare parecchio ciò che si vuol caricare: la schiena non ringrazia. Discreta la capienza: la casa parla di 265 litri a divano in uso.
Nella guida la Suzuki Swift è poco affaticante. Il cambio manuale è ben manovrabile, con una corsa breve della leva e una frizione morbida da premere. Lo sterzo è leggero, più preciso rispetto a prima, e i freni efficaci, ben modulabili. I tre cilindri si sentono poco, rispondono con prontezza e spingono con regolarità. Soddisfacente lo scatto, mentre la ripresa non é delle più incisive. Anche se la nuova Suzuki Swift non è una sportiva e le sospensioni morbide favoriscono l'assorbimento delle sconnessioni della strada, l'agilità non manca affatto: gli inserimenti in curva sono pronti e l'auto è svelta nei cambi di direzione. Infine, basso il consumo indicato dal computer di bordo su lente strade extraurbane affrontate nel test: 20 km/l. Verificheremo quanto prima il dato con i test strumentali di alVolante.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1197 |
No cilindri e disposizione | 3 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 61 (83)/5700 |
Coppia max Nm/giri | 112/4500 |
Motore elettrico | |
Potenza massima kW (CV) | 2,3 (3) |
Emissione di CO2 grammi/km | 98 |
No rapporti del cambio | 5 (manuale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | tamburi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 165 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 12,5 |
Consumo medio (km/l) | 22,7 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 386/174/150 |
Passo cm | 245 |
Peso in ordine di marcia kg | 919 |
Capacità bagagliaio litri | 265/589 (alla base dei finestrini) |
Pneumatici (di serie) | 185/55 R16 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Suzuki Swift usate 2018 | 9.500 | 12.700 | 4 annunci |
Suzuki Swift usate 2019 | 8.900 | 18.300 | 20 annunci |
Suzuki Swift usate 2020 | 12.900 | 15.500 | 17 annunci |
Suzuki Swift usate 2021 | 1 | 18.030 | 34 annunci |
Suzuki Swift usate 2022 | 12.800 | 21.430 | 14 annunci |
Suzuki Swift usate 2023 | 3.300 | 21.500 | 14 annunci |
Suzuki Swift usate 2024 | 17.299 | 20.190 | 22 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Suzuki Swift km 0 2022 | 27.000 | 27.000 | 1 annuncio |
Suzuki Swift km 0 2023 | 22.900 | 26.980 | 19 annunci |
Suzuki Swift km 0 2024 | 18.990 | 26.910 | 13 annunci |