Ricca nella dotazione ma poco curata nei materiali e negli assemblaggi, la MG 4 è una crossover media dal prezzo più accessibile rispetto alle dirette rivali. Comoda e spaziosa nell’abitacolo nonostante le dimensioni abbastanza compatte, è mossa da un motore elettrico che spinge con brio. Niente male l’autonomia e buone la frenata e la tenuta di strada (ma lo sterzo non brilla per precisione). Da rivedere i tanti comandi tattili presenti a bordo, che distraggono il guidatore, e la taratura degli aiuti elettronici alla guida, poco fluidi nel funzionamento. Il baule è piccolo e di forma irregolare.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Ricarica | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Aiuti alla guida | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Prodotta in Cina (il marchio è inglese, ma di proprietà del colosso orientale Saic Motor), la MG 4 è una comoda e spaziosa cinque porte elettrica di taglia media che costa meno delle rivali. La piattaforma, specifica per l’elettrico, ha un motore posteriore da 204 CV e sospensioni McPherson all’avantreno e multilink al retrotreno che, nonostante la taratura morbida, offrono un limite di aderenza elevato (l’auto, pur con una certa tendenza a “coricarsi” di lato, rimane salda in traiettoria); lo sterzo, però, non brilla per precisione.
La batteria della MG 4 è sotto il pavimento: l’autonomia rilevata è buona e, secondo la casa, superiore del 20% di quella garantita dalla “pila” da 51 kWh che alimenta il motore da 170 CV della meno costosa versione Comfort. Per tutte, in ogni caso, la garanzia è di ben sette anni o 150.000 km. L’auto è scattante e ha una frenata che, pur se non ben modulabile alle basse velocità, assicura spazi d’arresto in linea con quelli delle rivali.
A dispetto del prezzo, la dotazione della MG 4 è molto ricca: di serie c’è tutto quel che serve, e l’unico optional è la vernice metallizzata. La casa, però, ha risparmiato sulle finiture: alcuni dettagli e plastiche hanno un aspetto economico. Gli aiuti alla guida sono numerosi, ma alcuni sono poco fluidi nel funzionamento: questo non ha impedito di ottenere le cinque stelle nei test sulla sicurezza a cui l’Euro NCAP ha sottoposto la MG 4 nel 2022.
Plancia e comandi
La plancia della MG 4 è ha un aspetto moderno e, a differenza di altre parti dell’abitacolo, come gli elementi che ricoprono i montanti, è realizzata con plastiche morbide e gradevoli al tatto. Una pratica mensola ospita la rotella per selezionare il senso di marcia, il tasto del freno di stazionamento e la piastra di ricarica per i cellulari. I servizi di bordo, “clima” (solo monozona) incluso, si gestiscono dal reattivo display di 10,3”, e ciò può creare qualche problema, dal momento che non sempre i menù sono intuitivi e i comandi virtuali sono piccoli: nella guida ci si distrae facilmente. Android Auto e Apple CarPlay sono di serie (ma funzionano solo via cavo), così come il navigatore, che però è solo in lingua inglese (come pure i comandi vocali) e non calcola quando fermarsi per ricaricare la batteria. Tra i comandi al volante si apprezzano i grandi tasti fisici, mentre i due “joystick” richiedono un po’ d’abitudine. Il cruscotto digitale di 7’’ fornisce molte informazioni, compresi i pittogrammi delle mappe, ma parecchie scritte sono piccole e, quindi, difficili da leggere.
Abitabilità
Pur essendo più lunga di un’utilitaria di appena una ventina di centimetri, la MG 4 offre abbondante spazio per i passeggeri. A bordo si sta comodi anche in cinque: merito del divano quasi piatto, che aiuta chi siede al centro. Dietro, però, mancano le bocchette del “clima”, il bracciolo centrale, una plafoniera e le maniglie di appiglio nel soffitto. Le poltrone anteriori sono accoglienti e quella del guidatore ha le regolazioni elettriche.
Bagagliaio
La MG 4 non spicca per il baule, che, con una capienza di 350 litri a divano in uso, è il più piccolo della categoria. Inoltre, non è neppure dei più sfruttabili, a causa della forma irregolare del vano. Accedervi, però, è abbastanza comodo grazie alla soglia di carico posta a 70 cm dal suolo: non troppi, per il tipo di auto.
In città
Si apprezza lo sterzo leggero, ma il diametro di svolta non è ridotto come in alcune rivali. Preziose le telecamere a 360° (di serie): i sensori di distanza sono solo dietro. In rilascio il recupero d’energia è poco vigoroso, pure nel livello più alto; e niente one-pedal (il freno motore così intenso che arriva a fermare l’auto).
Fuori città
È vivace e, accelerando in curva, fa sentire il retrotreno che allarga la traiettoria (ma lo sterzo è un po’ impreciso); utile la funzione, da richiamare in un sottomenù (scomodo), che permette all’auto di decidere se “scorrere” come se fosse in folle o rallentare in base alla presenza di veicoli rilevati dal radar frontale. L’autonomia rilevata nel nostro test è di 464 km.
In autostrada
Comoda la guida semiautonoma di Livello 2, ma l’auto curva da sé un po’ a scatti e spesso invita a tenere le mani sul volante anche se ci sono già. Inoltre, regolando il cruise control adattativo sulla distanza minima, a volte si arriva vicini all’auto davanti. Ok l’insonorizzazione; a 110 km/h l’autonomia passa da 225 a 290 km.
DOTAZIONE
Di serie c’è praticamente tutto. In particolare per la sicurezza.
GARANZIA
Solo un’altra casa offre sette anni o 150.000 km di copertura (anche sull’elettronica).
PREZZO
È più basso di alcune migliaia di euro rispetto a quello delle rivali. E non ci sono optional.
SPAZI D’ARRESTO
Quelli rilevati sono contenuti, e l’impianto rimane efficiente pure dopo un uso intenso (per merito anche del recupero d’energia).
COMANDI
Quasi tutti sono a sfioramento. Spesso confusi e scritti in piccolo i menù.
DETTAGLI
Alcune plastiche sono economiche e il “clima” è solo monozona; dietro, niente luci e maniglie.
MESSA A PUNTO
Il centraggio di corsia va “a scatti”, e col cruise control ci si avvicina troppo alle altre auto.
NAVIGATORE
È solo in inglese e, sebbene indichi le colonnine, non segnala a quali fermarsi impostando una destinazione oltre il raggio d’azione dell’auto.
Motori elettrico | trifase |
Potenza massima kW (CV)/giri | 150 (204)/n.d. |
Coppia max Nm/giri | 250/n.d. |
Tipo di batteria | litio |
Tensione-capacità | 400 V - 61,7 kWh |
Pot. max ricarica da colonnine | |
in corr. alternata | 11 kW |
in corr. continua | 135 kW |
Tempo max di ricarica | 6 ore (a 11 kW) |
Trazione | posteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Traino | 500 kg |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 429/184/150 |
Passo cm | 271 |
Posti | 5 |
Peso in ordine di marcia kg | 1610 |
Capacità bagagliaio litri | 350/1165 |
Pneumatici (di serie) | 215/50 R 17 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
170,2 km/h | 160 km/h | ||
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 8 | 7,9 secondi | |
0-400 metri | 16 | 144,8 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 29,3 | 170,2 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 26,8 | 170,2 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 2,2 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h | 5 | 5,0 secondi | |
AUTONOMIA | Rilevata | Dichiarata | |
fuori città | 464 km | non dichiarata | |
in autostrada | 225 km | non dichiarata | |
media | 375 km | 435 km | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
Medio | 6 km/kWh | 7 km/kWh | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 35,2 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 61,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 131 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,6 metri | non dichiarato |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
---|---|---|---|
Mg 4 usate 2022 | 31.300 | 31.300 | 1 annuncio |
Mg 4 usate 2023 | 22.050 | 24.870 | 7 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Mg 4 km 0 2023 | 29.890 | 30.700 | 3 annunci |
Mg 4 km 0 2024 | 20.900 | 20.900 | 1 annuncio |