Nome storico americano per una nuova auto costruita in Europa: compatta, con uno o due motori efficienti per autonomia fino a 600 km, vari sistemi di sicurezza, innovazioni e buona guidabilità. Non sempre pratici i comandi.
La sesta generazione dell'Explorer è uno dei modelli più venduti della Ford negli USA e ora si rinnova con un restyling sostanzioso che interessa esterni e interni.
La Ford usa lo storico marchio Explorer per la sua suv elettrica realizzata in Europa sulla base della piattaforma MEB. Arriverà nelle concessionarie all’inizio del 2024.
La Ford Explorer è una maxi suv ibrida plug-in che offre tanto spazio, una ricca dotazione di serie e uno sprint notevole. Ma il pedale dell’acceleratore è poco modulabile.
La Explorer ha forme monumentali e tutta l’aria di saper affrontare qualunque tipo di terreno. La trazione è integrale. Il motore è un 3.0 V6 turbo a benzina da 350 cavalli con cambio automatico a 10 rapporti.
Più "tecnologica" e meno assetata questa grossa suv è il cavallo di battaglia della Ford in America. Disponibile con trazione anteriore o integrale porta al debutto un 2.0 Ecoboost da 237 CV che dovremmo vedere anche su altri modelli Ford venduti in Europa.
Con 145 CV e la trazione 4x4, la Jeep Avenger 1.2 4xe si guida con piacere sull’asfalto e si difende bene anche sui terreni più “difficili”. Non grande il baule e poco “attrezzati” i posti dietro.
Questa spaziosa e curata suv elettrica si rinnova all’esterno, ma dentro cambia poco. Gli interni sono ben fatti e ci sono accorgimenti ingegnosi che aiutano nell’uso quotidiano. Su strada è reattiva, comoda e silenziosa, ma le manca l’utile modalità di guida monopedale.
La Dacia Bigster è una crossover comoda, con interni ampi e che non costa un’esagerazione. La versione full hybrid da 156 CV è vispa e fluida, ma non molto agile. In concessionaria dal 10 maggio.