La Porsche conferma il perfetto stato di forma della 963 sfoderando una tripletta e portandosi a casa la 1812 km di Lusail. Male Ferrari e Toyota, buon quarto posto di Valentino Rossi in GT3.
Quello di quest’anno si annuncia un mondiale che riporta la categoria ai fasti degli Anni 70 e 80. Otto le gare e ricco il parterre dei costruttori: Ferrari, Porsche, Toyota, Peugeot, BMW, Lamborghini, Alpine e Cadillac.
Il “Dottore” guiderà la BMW M4 numero 46 del team WRT. Sarà il primo campione del mondo MotoGP a disputare una stagione completa del Mondiale endurance.
La Ferrari 499P numero 51, portata in pista da AF Corse e dai piloti Pier Guidi, Calado e Giovinazzi, conquista una storica vittoria davanti a Toyota e Cadillac.
La Ferrari 499P raccoglie l’eredità “spirituale” di intere generazioni di vetture Sport e di prototipi che hanno dettato legge nella corse di durata. Riscopriamole insieme.
Dopo la pole position, a Sebring la Ferrari si è dimostrata velocissima sul giro secco anche in gara. Ottimo terzo posto finale per la hypercar numero 50 di Fuoco-Molina-Nielsen.
Il prologo del WEC a Sebring ha confermato il ruolo di prima forza della Toyota. Ma il team di Maranello ha combattuto alla pari con Cadillac, Peugeot e Porsche ed è pronto a dare battaglia.
Lo storico marchio milanese debutta nel mondo delle hypercar con la Tipo 6, che correrà nel mondale endurance e da cui deriverà un modello stradale da oltre 1000 CV.
Alle Finali Mondiali 2022, che si stanno disputando a Imola in questi giorni, la Ferrari ha mostrato per la prima volta la 499P, che parteciperà al WEC dal 2023.
La Ferrari mostra la prima immagine dell’auto con la quale parteciperà al campionato WEC e alla 24 Ore di Le Mans sfidando la Porsche 963 fresca di presentazione.
In attesa di vederla in pista dal 2022, il prototipo dell’auto con cui Peugeot tornerà a gareggiare nel WEC è stato svelato all’Autodromo di Monza. Originale nel design, monta un “cuore” ibrido da 680 CV.
Con 145 CV e la trazione 4x4, la Jeep Avenger 1.2 4xe si guida con piacere sull’asfalto e si difende bene anche sui terreni più “difficili”. Non grande il baule e poco “attrezzati” i posti dietro.
Questa spaziosa e curata suv elettrica si rinnova all’esterno, ma dentro cambia poco. Gli interni sono ben fatti e ci sono accorgimenti ingegnosi che aiutano nell’uso quotidiano. Su strada è reattiva, comoda e silenziosa, ma le manca l’utile modalità di guida monopedale.
La Dacia Bigster è una crossover comoda, con interni ampi e che non costa un’esagerazione. La versione full hybrid da 156 CV è vispa e fluida, ma non molto agile. In concessionaria dal 10 maggio.