La nebbia è nemica di tutti gli automobilisti, nessuno escluso.b, di fronte alla nebbia, siamo tutti uguali, ma la differenza la può fare uno stile di guida corretto, che ci permetterà di uscire dal banco di nebbia e da una situazione di potenziale rischio e pericolo senza troppi timori. La nebbia è un fenomeno che si genera a causa dello sbalzo termico tra il giorno (caldo) e la notte (freddo) e si pone davanti agli automobilisti come uno strato bianco e denso. Di giorno o di notte, la nebbia può fare davvero paura e più è spessa maggiormente incute timore. In questo articolo vi forniremo alcuni consigli utili su come guidare con la nebbia in sicurezza, parlando di visibilità, velocità, utilizzo delle luci e del climatizzatore e della distanza di sicurezza.
È buona regola tenersi aggiornati sulle condizioni meteo prima di mettersi in viaggio e, nel caso di lunghe percorrenze, anche durante il tragitto. Ormai siamo bombardati quotidianamente e a ogni secondo di notizie, quindi l’avvento di un fenomeno atmosferico estremo dovrebbe arrivare ai nostri occhi o orecchie abbastanza facilmente. La nebbia non è un fenomeno equiparabile a un tornado o a un nubifragio, ma è comunque rilevato dai vari siti o applicazioni di previsioni meteo.
In alternativa, per tenersi informati si può contattare il Call Center Viabilità chiamando il numero b, operativo tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24, oppure collegandosi al sito Autostrade per l’Italia. Se siamo in auto, non dimentichiamo di sintonizzarci sui canali Radio Rai, dove potremo ascoltare le trasmissioni Onda Verde, o RTL 102.5, con il servizio ViaRadio, che ci daranno informazioni importanti su traffico e condizioni meteo.
Se siamo sorpresi dalla nebbia è un conto, ma se sappiamo prima ancora di metterci al volante che incontreremo la nebbia, allora è meglio fare un controllo generale alla nostra auto, e in particolare la pressione e lo stato degli pneumatici, il funzionamento dei freni, delle luci (se serve, anche la pulizia dei fari) e in particolare dei fendinebbia, dei tergicristalli, dell’impianto di climatizzazione e dello stato della batteria, quest’ultima da far controllare in autunno soprattutto se vicina al fine vita (in media durano 5-6 anni).
Con una vettura mantenuta in buono stato, che rispetta gli appuntamenti prefissati periodici per i vari check-up a cui deve essere sottoposta (tagliando e revisione, principalmente), non dovrebbero esserci problemi né di visibilità né di tenuta su strada.
Uno dei principali problemi di quando si guida con la nebbia è la scarsa visibilità. Se la nebbia è poca e rada, allora basta andare piano, accendere gli anabbaglianti e tenere la distanza di sicurezza, ma quando la nebbia è tanta e spessa, e magari è pure notte, allora la visibilità può diventare un bel problema.
Possiamo farlo diventare un problema meno grave se la miglioriamo: come? Pulendo i fari, se opachi o sporchi, per avere garantita una chiara visibilità anche in condizioni di scarsa luminosità.
Inoltre, se ne disponete e lo avete disattivato, è meglio farsi aiutare da un alleato che in queste situazioni sa il fatto suo: la tecnologia. Diversi modelli di auto hanno infatti dei sistemi avanzati di assistenza alla guida che, aiutati da telecamere e sensori, prevengono eventuali collisioni, segnalano la presenza di ostacoli, oppure segnalano quando abbiamo oltrepassato la linea che separa la corsia o se stiamo guidando non seguendo la corsia stessa.
La nebbia causa spesso incidenti, soprattutto se si guida a elevate velocità. Per questo motivo, la prima cosa da fare quando stiamo per entrare nel banco di nebbia è moderare la velocità. Ricordiamo che anche in autostrada, in caso di visibilità inferiore a 100 metri causa nebbia, i limiti di velocità scendono a 50 chilometri orari. È un limite studiato appositamente per evitare conseguenze gravi, calcolato in base ai tempi di reazione e di arresto dei veicoli, per evitare impatti e incidenti gravi.
Mantenendo una velocità moderata e costante, da gestire in base al tipo di strada e alle condizioni atmosferiche e di illuminazione, non dovrebbero esserci troppi problemi, anche a livello di distanza di sicurezza dai veicoli che ci precedono e che potremo vedere solo quando saremo a pochi metri di distanza.
A tal proposito, vale la pena sottolineare un aspetto importante per la sicurezza nostra e degli altri: non conviene a nessuno accodarsi all’auto che ci precede, prima di tutto perché quest’ultima potrebbe frenare di colpo, con conseguente inevitabile tamponamento, e in secondo luogo perché, vista la situazione già delicata, si potrebbe caricare di eccessivo stress un automobilista che magari è poco esperto. Sorpassare, in queste condizioni, è rigorosamente vietato.
Lo stesso, ovviamente, vale anche se siamo noi tallonati da un veicolo: non bisogna farsi prendere dal panico in questi casi, bensì continuare ad adottare gli accorgimenti di cui stiamo parlando, procedendo con uno stile di guida moderato e costante e, se e quando possibile ed esclusivamente nei casi consentiti, agevolare il sorpasso dell’altro veicolo che insiste, magari accostando in un punto dove la visibilità risulta migliore.
A proposito, rispondiamo a una domanda ricorrente quando si parla di guidare con la nebbia: ci si può mettere in scia a un’auto prendendo come riferimento i suoi fari posteriori? In poche parole, si può seguire l’auto che ci precede, stando sicuri che così facendo non ci accadrà niente? Se siamo arrivati a vedere l’auto davanti a noi, è bene mantenere la distanza di sicurezza, ovvero bisognerebbe solo visualizzare le luci posteriori rivolte verso di noi, e non altri dettagli. Seguire un’auto va bene, ma solo se viaggia a velocità costante e moderata, e tenendosi a debita distanza di sicurezza. Mai mettersi in scia a un’auto che guida veloce o in modo spericolato.
Quando la nebbia è fitta è veramente difficile vedere gli altri veicoli, a meno che non si è loro molto vicini (e in questo caso bisognerebbe aumentare ulteriormente la distanza di sicurezza). L’individuazione degli altri veicoli è resa possibile dalle luci anteriori (se è alle nostre spalle) o posteriori (se ci precede): i fari devono essere tenuti puliti, altrimenti l’illuminazione è scarsa e in condizioni di carente visibilità questo potrebbe rappresentare un grosso problema. Un faro opacizzato va lucidato per garantire la migliore visibilità possibile. Un intervento di lucidatura (anche in autonomia) è possibile se l’opacità è esterna, ma se l’appannamento è interno, occorrerà sostituire il faro.
Passiamo ai fendinebbia: secondo il Codice della Strada (articolo 153, comma 2), questi vanno accesi solo in condizioni particolari. “Di giorno, in caso di nebbia, fumo, foschia, nevicata in atto, pioggia intensa, i proiettori anabbaglianti e quelli di profondità possono essere sostituiti da proiettori fendinebbia anteriori”. Ma cosa sono esattamente i fendinebbia? La loro definizione è esplicata all’articolo 152 del Codice della Strada: infatti, il proiettore fendinebbia anteriore è definito “il dispositivo che serve a migliorare l’illuminazione della strada in caso di nebbia, caduta di neve, pioggia o nubi di polvere”.
Bisogna però fare attenzione all’utilizzo dei fendinebbia, che vanno accesi solo nelle circostanze particolari, come stabilisce la normativa. Tenere accesi i fendinebbia in situazioni differenti può essere un pericolo per gli altri guidatori che vengono in senso opposto e inoltre può comportare anche delle sanzioni importanti. Infatti, secondo l’articolo 153 del Codice della Strada, chi fa uso improprio dei dispositivi di segnalazione luminosa sarà tenuto a pagare una multa da 41 € a 168 €.
Il retronebbia va acceso solo ed esclusivamente in condizioni di scarsa visibilità, o meglio quando questa è inferiore ai 50 metri, oppure in situazioni atmosferiche avverse, come una forte pioggia o una fitta nevicata. Lo scopo di questa luce è quella di segnalare la propria presenza al veicolo che ci segue: appena questa si accoda, andrebbe subito spento.
In caso di nebbia, le luci che non dobbiamo assolutamente accendere sono quelle abbaglianti, anche di notte, perché l’effetto che si verrebbe a creare sarebbe opposto a quello che vogliamo, con la luce che rimbalzerebbe sul banco di nebbia, e verrebbe nuovamente proiettata verso di noi, peggiorando le già scarse condizioni di visibilità.
Oltre a controllare il corretto funzionamento dei tergicristalli e il livello del liquido lavavetri (che è meglio non utilizzare quando le temperature sono sotto lo zero perché potrebbe congelare), un altro aspetto che va controllato durante la manutenzione è il climatizzatore. Questo va utilizzato perché contribuisce a ridurre l’umidità all’interno del veicolo e quindi a prevenire o a eliminare eventuali appannamenti. Per questo motivo è bene eseguire controlli periodici dell’impianto e soprattutto del filtro dell’aria, che andrebbe cambiato almeno ogni anno. Se invece il vetro dovesse appannarsi anche con il climatizzatore acceso, probabilmente la causa è dovuta a una scarsa quantità di fluido refrigerante e pertanto servirà un rabbocco.
Riassumiamo nella seguente tabella i comportamenti da adottare quando ci troviamo a guidare nella nebbia e quali sono le cose che non dobbiamo assolutamente fare.
GUIDARE CON LA NEBBIA |
|
COSA FARE |
COSA NON FARE |
Informarsi sulle condizioni meteo |
Guidare veloce |
Controllare lo stato dell’auto |
Mettersi alla guida con un’auto non in regola |
Lucidare i fari, se opachi |
Sorpassare |
Mantenere una velocità moderata e costante |
Accendere gli abbaglianti |
Accendere anabbaglianti e fendinebbia |
Tenere accesi gli anabbaglianti in situazioni di foschia o nebbia leggera |
Tenere acceso il retronebbia fin quando un veicolo non si accoda |
Tenere acceso il retronebbia quando il veicolo dietro di noi si avvicina |
Utilizzare l’aria condizionata per evitare appannamenti |
Mettersi in scia a un’auto che corre |
Mantenere la giusta distanza di sicurezza |
Attivare il Cruise Control (meglio gestire la velocità manualmente) |
Abbiamo scritto più volte che in situazioni di nebbia bisogna tenere la giusta distanza di sicurezza dal veicolo che ci precede. Ma a quanto ammonta questa distanza?
Qualora la visibilità risultasse inferiore a 50 metri, è preferibile mantenere una distanza di sicurezza di almeno 25 metri dal veicolo che ci precede, ovvero quella che si dovrebbe tenere di norma quando si viaggia al di sotto dei 50 km/h in condizioni di normale visibilità.
Inoltre, sul sito dell’ACI è riportata una tabella che indica i valori di visibilità di un oggetto a distanza. A ogni distanza in cui è visibile un oggetto non luminoso, corrisponde una velocità. Di seguito, riportiamo la suddetta tabella.
KM/H |
DISTANZA DI SICUREZZA MINIMA IN METRI |
EQUIVALENTE A |
10 km/h |
8 |
2 autovetture |
20 km/h |
10 |
1 grosso furgone |
20 km/h |
20 |
Leggermente più grande di 1 autotreno |
35 km/h |
30 |
1 autotreno e 1 autobus |
40 km/h |
40 |
2 autostrade affiancate |
50 km/h |
50 |
Mezzo campo da calcio |
100 km/h |
100 |
1 campo da calcio |
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