Acquistare un’auto usata può essere un’ottima soluzione per risparmiare denaro rispetto all’acquisto di un’auto nuova, ma se non si presta la dovuta attenzione rischia di diventare un’opzione poco conveniente. Con una pianificazione adeguata e una buona ricerca è possibile risparmiare sull’acquisto di un’auto usata in modo considerevole.
Prima di tutto è necessario imporsi un budget chiaro e realistico in testa, che comprenda non solo il costo dell’auto usata, ma anche quelli per le pratiche burocratiche e, in prospettiva, quelli di gestione (assicurazione, bollo, manutenzione, alimentazione, etc.) per quel tipo di auto. Poi bisogna valutare se sia meglio recarsi da un concessionario o rivolgersi a un privato. Una volta appurati questi due elementi e individuata l’auto usata che vogliamo al prezzo migliore, sarà necessario effettuare un test drive e monitorare attentamente le condizioni della vettura. Infine, non dobbiamo dimenticare di negoziare e aprire una trattativa per strappare il prezzo migliore e far sì che l’acquisto sia veramente conveniente.
In questo articolo, approfondiremo ogni singolo aspetto per sapere come risparmiare sull’acquisto di un’auto usata.
Abbiamo detto che la prima cosa dare è imporsi un budget chiaro e realistico, che comprenda non solo il prezzo dell’auto usata, ma anche i costi delle pratiche burocratiche e, eventualmente, quelli di gestione. Se si acquista un’auto a diesel, ad esempio, si deve essere consapevoli che rifornirsi potrebbe costare più caro di quello di un’auto a benzina.
Una volta fissato il budget a disposizione, si può iniziare a fare una ricerca di mercato: ciò significa spendere un po’ di tempo nel confrontare i prezzi di diverse auto usate simili in base al modello, all’anno di fabbricazione, al chilometraggio e alle caratteristiche. Questo aiuterà a capire qual è il prezzo di mercato medio per il tipo di auto che si sta cercando e per valutare se l’offerta individuata risulti equa o meno.
Per fare una ricerca di mercato è possibile utilizzare diversi strumenti online, come siti web di annunci di auto usate, portali specializzati nel settore automotive e siti di comparazione dei prezzi, oltre a consultare riviste specializzate nel settore e siti di recensioni e valutazioni su negozi di vendita di auto usate.
Vien da sé che il prezzo di un’auto usata può variare in base alle condizioni dell’auto, alla località dove avviene la trattativa e alla stagione dell’anno. Anche per questo motivo è bene conoscere le logiche alla base del meccanismo domanda-offerta: se la richiesta di auto usate è alta in un certo periodo dell’anno, ad esempio in prossimità dell’estate, allora sarà più difficile contrattare sul prezzo, che risulterà in ogni caso più elevato.
Fare una ricerca di mercato risulta quindi molto importante per avere un’idea chiara del prezzo di mercato per il tipo di auto che si sta cercando e iniziare a valutare le offerte. Nel caso in cui il prezzo dell’auto sia inferiore rispetto alla media del mercato, si dovrebbe indagare sulle ragioni per cui il prezzo è così basso. Potrebbe essere dovuto a problemi meccanici o ad anomalie riguardanti le condizioni generali dell’auto.
La stagionalità è un altro aspetto da prendere in considerazione quando si vuole strappare un prezzo conveniente nell’acquisto di un’auto usata. Ovviamente, le auto cabrio sono più ricercate poco prima o durante la bella stagione piuttosto che durante l’autunno o l’inverno, e ciò porta i prezzi a essere più elevati: è una logica di mercato e bisogna prenderla in considerazione se si vuole davvero risparmiare. Quindi, è ovvio che se si vuole acquistare una cabrio in autunno o in inverno, il prezzo potrebbe essere più basso, perché la domanda non risponde all’offerta. Va anche detto che questo discorso vale di più per l’acquisto di un’auto nuova, perché nel mercato delle auto usate, a meno che non ci sia grande voglia di liberarsi della propria vecchia auto (e soprattutto nelle trattative tra privati), ci sono più ragioni a voler attendere da parte del venditore per strappare da parte sua il prezzo migliore (anche lui ha il nostro stesso obiettivo, ovviamente).
Se ci si rivolge a concessionari o aziende specializzate nella vendita di auto usate, il momento migliore resta il periodo di dicembre, quando l’anno sta per chiudersi, ma anche alla fine di ogni trimestre. In questi periodi, infatti, i margini di trattativa si fanno più ampi.
A questo punto bisogna fare una scelta: meglio acquistare un’auto usata da un concessionario o da un rivenditore privato?
La risposta può essere data anche dalle statistiche: la maggior parte delle compravendite di auto usate in Italia avviene tra privati. Secondo i dati UNRAE di fine 2022, queste sfiorano il 60% del totale.
Come ogni cosa, entrambe le scelte hanno vantaggi e svantaggi. Ad esempio, acquistando da un privato, è possibile avere maggiori margini di trattativa sul prezzo, potrebbe quindi essere più facile negoziare e strappare l’offerta migliore (ed è anche questo il motivo principale per il quale molti italiani preferiscono acquistare auto usate da privati).
Al tempo stesso, acquistare da un concessionario potrebbe offrire maggiori garanzie e sicurezze al compratore, libero dallo smaltimento delle pratiche burocratiche e rassicurato dalla garanzia sull’acquisto imposta dalla legge ai soli venditori professionisti.
Internet ci dà una grande possibilità: capire da remoto se altrove, lontano da noi, esistano prodotti e beni più convenienti rispetto al “negozio accanto”. Naturalmente, lo stesso discorso vale anche per l’acquisto di un’auto usata. Se utilizziamo siti e comparatori online, allarghiamo il raggio per trovare l’offerta veramente migliore e non ci risparmiamo un viaggio se il prezzo è davvero conveniente. Questa opzione si può percorrere soprattutto nel caso in cui conosciamo già il modello di auto che vogliamo: il costo di qualche viaggio per andare dal venditore farà parte del piacere di ottenere l’auto che desideriamo.
Quando si acquista un’auto usata da un privato, è fondamentale eseguire alcuni controlli, sia sulle condizioni generali della vettura, sia sullo storico della stessa. Infatti, controllare lo storico dei proprietari e della manutenzione è un passo fondamentale per l’acquisto di un’auto usata. La storia dell’auto può dire molto sul suo stato generale e sui problemi che si potrebbero incontrare in futuro. Prima di effettuare l’acquisto, quindi, è essenziale controllare cosa è accaduto all’auto dalla sua immatricolazione fino al momento in cui è stata messa in vendita.
Lo storico darà un’idea di quante persone hanno posseduto l’auto in passato e per quanto tempo l’hanno tenuta. Se l’auto ha avuto molti proprietari in passato, ciò potrebbe essere un campanello d’allarme. Immaginate di voler andare a vivere in affitto in un appartamento, ma sapete che i tre precedenti inquilini non sono rimasti più di 6 mesi: è quasi evidente che ci sia qualche problema. Allo stesso modo, se i proprietari precedenti dell’auto l’hanno abbandonata da poco tempo, significa che quella vettura presenta dei problemi, che non sono stati ancora risolti. Al contempo, se l’auto è stata tenuta per un lungo periodo da un singolo proprietario, potrebbe significare che l’auto è stata ben curata.
Anche la manutenzione dell’auto è un altro aspetto critico da valutare. Si raccomanda di fare i dovuti controlli su eventuali riparazioni effettuate, nonché sulla regolarità e la periodicità di revisioni e tagliandi effettuati. Se la vettura ha subito riparazioni di entità importante, è fortemente consigliato chiedere se sono state eseguite con pezzi di ricambio originali.
Attenti anche al chilometraggio, onde evitare truffe, considerando però che certi modelli di auto non soffrono i chilometri percorsi, perché pensati per un certo tipo di utilizzo, ad esempio i lunghi viaggi, che spesso fanno il paio con i tanti comfort presenti in dotazione. Un chilometraggio eccessivo potrebbe però essere uno spunto per trattare sul prezzo.
È importante eseguire una ispezione visiva dell’auto, iniziando dall’esterno e controllando se ci sono ammaccature, graffi o segni di ruggine, per poi proseguire sotto l’auto e verificare se ci sono eventuali perdite di liquidi o danni al telaio, e infine sullo stato degli pneumatici. Dall’esterno si passa all’interno: quindi servirà controllare i sedili, il cruscotto, la consolle centrale, i tessuti, il cruscotto, i vari sistemi (infotainment, guida assistita, impianto di condizionamento, etc.).
Eseguire il test drive è quasi obbligatorio per l’acquirente: solo guidando una vettura per un breve periodo di tempo si può avere un’idea dello stato generale dell’auto e si possono avvertire i segnali di eventuali anomalie o altro. Quindi bisogna provare a fare tutte le manovre che si sente di fare con l’auto, come le accelerazioni e le frenate, la tenuta dell’auto in curva e il parcheggio, al fine di verificare se l’auto risponde bene ai comandi o se ci sono rumori o vibrazioni ambigue. Durante questa fase, sarà importante anche controllare la strumentazione e la tecnologia presente a bordo dell’auto: dal semplice tachimetro e contagiri all’indicatore del carburante, passando per i sistemi di intrattenimento e, se presenti, le funzioni di guida assistita.
In conclusione, è bene controllare i documenti dell’auto, dal certificato di proprietà alla carta di circolazione, passando per la polizza assicurativa. Può essere utile anche chiedere la ricevuta dell’ultimo pagamento del bollo auto per sapere se si è in regola con il versamento delle tasse automobilistiche. Invero, questa operazione si può eseguire anche online, semplicemente tramite il numero della targa.
Negoziare il prezzo è la fase più importante della trattativa ed è senza alcun dubbio l’elemento che più di tutti permette di risparmiare sull’acquisto di un’auto usata. La trattativa non deve spaventare, anzi, è una cosa assolutamente normale quando si acquista un’auto usata e la maggior parte dei venditori è disposta a trattare con l’unico obiettivo di concludere la vendita. Ovviamente, bisogna essere intelligenti e pensare che la trattativa si concluderà quando entrambi avranno trovato il prezzo migliore per loro (e questo è anche un modo sano di chiudere la trattativa).
Innanzitutto è necessario tornare al primo paragrafo di questo articolo, ovvero fare una ricerca di mercato per capire qual è il prezzo medio al quale viene venduta l’auto, ben sapendo che il costo finale può variare in base al posto in cui ci si trova e alle condizioni generali della vettura.
Il secondo step riguarda la verifica delle condizioni dell’auto e il test drive. Questo è un altro aspetto importante che ci permetterà di negoziare sul prezzo, soprattutto in presenza di problemi, anomalie o difetti, che ci aiuteranno a scendere con il prezzo: il venditore è a conoscenza di quei problemi e quindi sa perfettamente che non può chiedere più di una certa somma. Se l’auto ha bisogno di riparazione, ad esempio, bisogna considerare questa come una spesa aggiuntiva, che dovrà essere tolta dal costo finale dell’acquisto dell’auto usata.
Il terzo aspetto fondamentale che viene spesso sottovalutato o dimenticato è in verità il più semplice, perché alla base della civiltà: essere educati, gentili e rispettosi, sempre. Infatti, essere cortesi e amichevoli può aiutare a creare un clima di fiducia e favorire la riuscita della trattativa.
In ogni caso, per evitare di perdere tempo (e farlo perdere al venditore), se si ha un’idea di budget in testa, è bene mettere subito le cose in chiaro, soprattutto se le richieste sono elevate: sopra quel determinato prezzo, non si può proprio andare. Inoltre, è meglio sapere sin da subito se il prezzo proposto è trattabile o meno.
Se l’acquisto di un’auto usata avviene dal concessionario, bisogna provare a insistere per avere sconti o promozioni, che possono essere l’estensione della garanzia, oppure l’aggiunta di un paio di optional gratuiti. Inoltre, non bisognerebbe mai dimenticarsi di chiedere se l’auto sarà consegnata con il pieno di carburante, con il serbatoio a metà o se dopo la consegna si dovrà correre alla prima stazione per fare rifornimento. Anche questa informazione potrebbe aprire un piccolo margine di trattativa, ma soprattutto, se l’auto viene consegnata col serbatoio pieno, permetterci di risparmiare ottenendo il primo pieno gratuito.
Se intendiamo acquistare un’auto usata solo perché ci serve e quindi non abbiamo un modello preferito, allora non dovremmo per nulla disdegnare marche e modelli meno popolari, perché potrebbero rappresentare un’ottima opportunità per risparmiare denaro. Infatti, questi tipi di auto hanno spesso un prezzo inferiore rispetto alle auto più popolari, offrendo però al tempo stesso prestazioni e affidabilità simili. Oltre all’aspetto distintivo (non puntiamo su un catorcio, ma semplicemente su un’auto meno che non hanno in molti), il beneficio sarebbe soprattutto economico, senza dover risparmiare sulla qualità complessiva.
Inoltre, torna in auge il discorso della logica del mercato e il meccanismo di domanda-offerta: è naturale che le auto meno popolari siano meno richieste, pertanto il venditore sarà più propenso a negoziare per chiudere la vendita.
Per risparmiare sull’acquisto di un’auto usata si può puntare anche sull’usato a km 0. Queste sono auto praticamente nuove, ma sono considerate usate. Semplicemente perché sono utilizzate dal concessionario a scopo espositivo e i chilometri percorsi (non devono mai essere superiori a 100 per essere veramente a km 0) sono il frutto del giro di prova o di qualche sporadico test drive. Insomma, si va ad acquistare un’auto usata, anche se è praticamente come nuova, e in più si potrebbe strappare anche uno sconto importante. Certo, il prezzo finale non sarà mai basso come quello di un’auto usata con una sua storia personale e anni di guida alle spalle, ma se il budget è ampio l’usato a km 0 potrebbe essere un’opzione da valutare con attenzione.
Un altro termine che sicuramente abbiamo già sentito, soprattutto nelle pubblicità, è quello dell’usato garantito. Cosa significa precisamente? L’usato garantito include quelle auto usate, quindi che hanno già avuto dei proprietari in precedenza, in seguito rivendute tramite concessionario con garanzie aggiuntive a copertura di eventuali guasti e danni durante l’utilizzo. Questa sorta di garanzia aggiuntiva deve essere chiara e trasparente all’acquirente e deve essere inclusa in modo evidente sul contratto.
Quanti chilometri deve avere una buona auto usata? Generalmente, un’auto usata, per essere considerata un buon affare, non deve aver superato i 100 mila chilometri e soprattutto non deve avere più di 10 anni di età.
Ovviamente questi dati possono cambiare in base al modello e all’utilizzo che è stato fatto dell’auto stessa, ma in media sono quelli i parametri da considerare per valutare l’effettiva bontà di un’auto usata dal punto di vista del chilometraggio.