Gpl, un amico contro il “caro-pieno”

Vivere con l'auto
Pubblicato 29 settembre 2022

A differenza del metano, anche in questi mesi di prezzi “pazzi” il Gpl non ha deluso. I nostri consigli per scegliere e guidare “al risparmio”.

IL METANO È METANO SCHIZZATO SU

Sono tempi duri per chi deve usare l’auto. La “bastonata” del prezzo di gasolio e benzina (negli scorsi mesi schizzato oltre i due euro al litro) è stata mitigata solo dalla riduzione di 25 centesimi delle accise, imposte che gravano pesantemente sul prezzo di questi carburanti. Ancora peggio è andata col metano: in pochi mesi il prezzo, per anni costante su 1 euro al kg, è più che raddoppiato, azzerando la convenienza (oggi si trova tra circa 2,8 e 3,4 euro al kg). E non si è salvato neppure chi usa un’elettrica, o un’ibrida plug-in: anche il costo della corrente, pur difficile da quantificare date le innumerevoli tariffe disponibili, in media ha fatto un grande balzo.

BUONA CARTA DA GIOCARE

Tuttavia, in questa girandola di rincari, almeno un carburante è rimasto “amico” del portafogli: il Gpl. Costa più di prima (oggi si trova a circa 0,79 euro al litro), ma senza perdere il consueto, netto vantaggio rispetto a benzina e gasolio (pur se l’auto ne consuma il 20-30% in più rispetto a quando funziona a “verde”). Anche in un’ottica futura questa costanza di prezzo è tranquillizzante, e l’offerta di modelli nuovi (piccoli e medi) alimentati con questo gas è piuttosto estesa. Ecco allora tutto quanto occorre sapere su questo carburante.

REGIONI E COMUNI, QUALI VANTAGGI?

Dato che usare il Gpl invece della benzina limita le emissioni allo scarico della CO2 (per molti esperti all’origine del “clima pazzo”) del 5-10%, alcune amministrazioni premiano le auto che lo impiegano. Le vetture nuove non pagano il bollo per i primi 5 anni in Basilicata e Puglia, e per 4 in Liguria (qui l’esenzione vale anche se si monta l’impianto in una vettura usata). Niente tassa di proprietà in Trentino-Alto Adige, ma solo per un anno (auto con emissioni di CO2 fra 96 e 135 g/km) o due (61-95 g/km). A volte, poi, i veicoli a Gpl possono circolare anche in caso di blocchi del traffico per inquinamento o nelle ztl, come l’Area B di Milano (pure le auto vecchie “trasformate”).

IL GAS SI AFFIANCA ALLA BENZINA

Le auto nuove a Gpl derivano da quelle a benzina. L’impianto di alimentazione (nella carrellata qui sotto le parti principali) è montato “in parallelo” e permette di scegliere quale carburante usare (ma avrebbe senso rinunciare a quello più economico?). Se il gas finisce, il passaggio alla “verde” è automatico. Alcune versioni a Gpl sono prodotte dalla casa, con modifiche al motore per una miglior resa. In altre, l’impianto è installato prima della consegna. Quasi sempre, le auto a Gpl mantengono il serbatoio della benzina del modello d’origine: sono, cioè, bifuel. Le monofuel, invece, portano meno di 15 litri di “verde”, da usare solo come riserva; fra i loro vantaggi c’è il bollo, ridotto o azzerato, ma la praticità d‘uso è minore. Questo sistema è preferito nelle vetture a metano: qui un serbatoio ridotto fa comodo perché lascia spazio a bombole che sono più grandi.

LE COMPONENTI DELL'IMPIANTO


La bombola

Il Gpl (allo stato liquido) sta in una bombola toroidale (“ciambella”) in acciaio spesso 3,5 mm. Posta nel vano nato per la ruota di scorta, regge oltre 30 bar, ma non “lavora” oltre i 15.

Il bocchettone

Il bocchettone per caricare il Gpl affianca quello per la benzina e sfrutta un adattatore che in altri Paesi (come Germania e Spagna) è diverso da quello usato in Italia. Se serve, costa € 10-30.

La valvola di sfiato

Nella bombola c’è una valvola che evita il rischio di esplosione: se la temperatura o la pressione salgono troppo, si apre lasciando fuoriuscire poco gas per volta.

La centralina

La gestione dell’impianto a Gpl (degli iniettori, in particolare) è affidata a una centralina elettronica che sfrutta le informazioni degli stessi sensori usati nel funzionamento a benzina.

Il commutatore nella plancia

Un tasto nella plancia commuta dal gas alla benzina e include i led che mostrano il livello del Gpl. Nelle auto con impianto montato in fabbrica, l’indicatore è nel cruscotto.

La valvola di sicurezza

Una valvola di sicurezza blocca il flusso del Gpl sotto il cofano quando il motore viene spento.

Gli inettori

Di solito, il gas arriva nei cilindri tramite una serie di iniettori specifici (che lavorano a 1-1,5 bar) inseriti nei collettori di aspirazione.

Il filtro

Dopo il riduttore c’è un filtro (che va cambiato a ogni tagliando): ferma eventuali impurità, presenti nel gas, che potrebbero danneggiare gli iniettori.

Il riduttore

Elemento fondamentale di quasi tutti gli impianti è il riduttore. Qui, il Gpl liquido che arriva dal serbatoio è trasformato in gas per poter essere utilizzato nel motore.

PER TRASPORTARLO DIVENTA LIQUIDO

La sigla Gpl sta per gas di petrolio liquefatti: a temperatura ambiente, una pressione di pochi bar basta per portarli allo stato liquido, riducendone drasticamente il volume. È per questo che una piccola bombola riesce a garantire centinaia di km di autonomia. Il Gpl è una miscela di idrocarburi, in massima parte propano e butano. Si ricava durante l’estrazione dal sottosuolo di metano o di petrolio, oppure durante la raffinazione di quest’ultimo (che serve principalmente a ottenere benzina, gasolio o cherosene). In media, da un barile di greggio si ricava il 3-4% di gas.

MONTARLO DOPO? PERCHÉ NO?

Il buon numero di modelli a Gpl offerti direttamente dalle case limita la necessità di rivolgersi a uno specialista per installare l’impianto nella propria auto. Oltre a offrire vantaggi in termini di integrazione del sistema e di garanzia (per dire, eventuali danni al motore potrebbero dare origine a un rimpallo fra l’installatore e la casa). Ciò detto, praticamente tutte le auto a benzina si possono trasformare, e spesso i componenti sono gli stessi usati dalle case; la spesa va da 1.000 a 2.500 euro. Può convenire a chi usa una vettura di qualche anno in buono stato, e nelle zone in cui ci sono vantaggi (come l’accesso alla Ztl) per le auto a Gpl.



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Ritratto di JC
30 settembre 2022 - 15:33
certo, infatti io ho scritto che di recente si inizia a LEGGERE =inziano a SCRIVERE (se vuoi = iniziano ad AMMETTERE solo ora ) che occorre pulirli una volta all'anno: prima come per qualsiasi cosa del genere c'erano solo benefici
Ritratto di Vincenzo1973
30 settembre 2022 - 23:10
sinceramente, essendomi informato per la loro installazione, che andassero puliti una volta l'anno e' cosa nota. la pulizia (tetto permettendo) non e' nulla di che. fa semplicemente pulito con appositi prodotti. lo si puo' fare anche da soli
Ritratto di Andre_a
1 ottobre 2022 - 07:09
Non capisco come possa essere una "scoperta" recente. Si vede benissimo sulle auto lasciate fuori lo sporco che certi tipi di pioggia lasciano sulla macchina, è evidente che uno strato di sabbia faccia perdere efficienza. Si pulisce e buonanotte, non è la fine del mondo.
Ritratto di bangalora
1 ottobre 2022 - 12:10
Bhe non è proprio così noi sul tetto abbiamo i panelli che producono 10kw/h e con accumulatori al pian terreno quindi energia anche con brutto tempo.
Ritratto di Pintun
29 settembre 2022 - 23:20
Mai considerato il gas per non rinunciare alla ruota di scorta e tenendo anche in conto la manutenzione più cara. Contando anche il maggior costo all'acquisto, ad esempio per una Stonic si sta sui 2000 euro, per una Panda 1500 non vedo tutto sto vantaggio. Per la Sandero almeno sono dolo 500 euro circa in più
Ritratto di Vincenzo1973
30 settembre 2022 - 11:34
sulla mia GPL ho messo il ruotino nel bagagliaio , ed una Ypsilon. il vantaggio e' ed e' enorme rispetto all'altra che e' diesel. e prima avevo il metano che finche era a 0.90 era semplicemente imbattibile
Ritratto di cuoreverde
30 settembre 2022 - 15:18
1
il vantaggio è fare circa 500 km con 25 euro
Ritratto di gbvalli
30 settembre 2022 - 18:56
1
Il guaio è che auto nuove con l'impanto a GPL di serie ce ne sono sempre meno. Si dice che sia colpa dell'iniezione diretta che quasi tutti i motori nuovi adottano. Quelle offerte hanno spesso motori poco potenti. Inoltre, chissà perché, di modelli con il gpl di serie e con il cambio automatico ce n'è solo uno, della DR.
Ritratto di otttoz
1 ottobre 2022 - 18:25
giusto! anche pel diesel
Ritratto di Giulk
3 ottobre 2022 - 08:10
Io viaggio da quasi quattro anni a GPL con una modesta Duster, prima andavo a gasolio visto che faccio tanti chilometri, devo dire che per ora, a quasi 70mila km percorsi nonostante il lockdown, sono molto soddisfatto, il risparmio è sempre garantito.

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