La seconda generazione della Mini Countryman nasce sul pianale della BMW Serie 2 Active: l’aspetto rimane simile a quello attuale, con la mascherina imponente e i fari tondeggianti, una luce a terra più generosa rispetto alle altre Mini, passaruota in evidenza e la finestratura laterale con superficie ridotta. Cresce la lunghezza fino ad attestarsi a 430: la promessa è quella di più spazio in abitacolo, che mantiene l’impostazione stilistica ben nota, con lo strumento circolare a centro plancia. La meccanica è quella della berlina, con i benzina tre cilindri 1.5 da 136 CV e quattro cilindri 2.0 da 192, mentre il diesel è il 2.0 da 150 o 190 CV. C'è anche una versione ibrida (disponbile da fine 2017), analoga a quella della BMW Serie 2 Active Tourer plug-in Hybrid: il 3 cilindri turbo da 136 CV spinge le ruote anteriori, mentre un motore elettrico da 88 CV, che interviene in suo “aiuto”, è posizionato sulle ruote posteriori, così da realizzare alla bisogna uno schema di trazione integrale senza albero di trasmissione. Si parte da 27.450 euro.