UN’INDAGINE UTILE - Quanto vale il mercato dei ricambi auto online, a chi si rivolge? Domande interessanti alle quali ha cercato di rispondere uno studio che la divisione aftermarket di ANFIA, l’Associazione della filiera automobilistica italiana, ha commissionato a GiPA, una società di studio e consulenza specializzata nel settore automobilistico a livello globale. Il comparto del post-vendita è ovviamente interessato a capire comportamento del consumatore, che si tratti dell’automobilista (B2C, Business to Consumer) o di un operatore del settore (B2B, Business to Business), nei confronti degli acquisti di ricambi auto online. ANFIA mette a disposizione i risultati dell’indagine ai suoi associati: si tratta di dati utili perché conoscere i comportamenti di una certa categoria di persone deve diventare un punto fermo per ogni azienda.
E-COMMERCE IN ALTALENA - Ricordiamo che l’e-commerce è piuttosto giovane: internet è del 1990, 4 anni dopo nascono Amazon e eBay mentre alla fine degli Anni 90 nascono PayPal e Alibaba. Il fatturato complessivo del commercio elettronico B2B (da aziende ad aziende) in Italia è in continua crescita, dai 260 miliardi di euro nel 2015 ai 410 del 2019. La tendenza è in salita anche per il B2C (da aziende a privati), seppur con volumi molto minori: si è passati dai 20,3 milioni del 2016 ai 31,4 del 2019 ma nel 2020 c’è stato un calo fino a 30,6 milioni. L’anno della pandemia ha infatti segnato un crollo del 47% nel settore dei servizi (trasporti e turismo, per esempio) mentre gli acquisti di prodotti sono cresciuti molto rispetto al 2019, complice il lockdown che ha ridotto le uscite per andare a fare compere.
PER MOLTI MA NON PER TUTTI - Lo studio ha intervistato sia i ricambisti sia 1.004 automobilisti, questi ultimi con metodo CAWI - Computer Assisted Web Interview. Il lockdown ha modificato gli acquisti online in generale: il 56% ha dichiarato di aver fatto più acquisti a causa delle restrizioni o di aver iniziato a farne proprio a causa del lockdown. Fra quelli che non hanno intensificato gli acquisti online il 22% li faceva già e non ha cambiato le sue abitudini, il 14% ha solo cambiato il mix dei prodotti acquistati mentre l'8% non ha acquistato online pur avendo gli strumenti per farlo. L’importo della spesa per i ricambi auto online non è molto alto: il 65% è inferiore a 100 euro negli ultimi 12 mesi, il 23% è fra 100 e 300 euro e solo il 7% è stato sopra i 300 euro. I siti più citati sono stati Amazon, eBay, Autodoc, Bep’s, Norauto e Auto. Il 55% si è avvicinato al sito per la notorietà, il 22% per le recensioni e il 21% grazie all’intramontabile passaparola, con la pubblicità in TV che ha inciso solo per il 9%. A trasformare l’interesse in acquisto ha inciso il prezzo favorevole per il 51%, la consegna veloce per il 49% e l’assenza di spese di spedizione (42%) mentre la semplicità nell’acquisto e ampiezza della scelta sono al 23 e 20% rispettivamente. Ricordiamo poi che i ricambi auto e moto sono al 10° posto negli acquisti online, dominati da elettronica/informatica, abbigliamento/calzature e hobbistica.