SPAZIO AI VAN - L’ente europeo indipendente Euro NCAP è noto per i test a cui sottopone le auto nuove, nell’ottica di valutarne gli standard di sicurezza: sia quella attiva, provando i sistemi che consentono di prevenire un incidente, che quella passiva, dunque l’efficacia della cellula dell’auto e dei suoi sistemi di ritenuta. Tuttavia, per offrire un quadro ancora più completo, l’Euro NCAP ha deciso di andare oltre i “soliti” test per le automobili e ha allargato il suo raggio d’azione, mettendo sotto la lente d’ingrandimento diciannove veicoli commerciali di peso inferiore alle 3,5 tonnellate: sono, per intendersi, i più diffusi furgoncini in Europa per le consegne a domicilio.
8 SISTEMI - L’Euro NCAP non ha ripetuto i medesimi test che effettua per le automobili, ma si è concentrata nei test per la sicurezza attiva e ha messo alla prova otto sistemi di assistenza alla guida (i cosiddetti Adas): sono il sistema di avviso di cintura non allacciata, lato conducente e lato passeggeri anteriori; la frenata automatica e le sue funzioni anti-tamponamento, anti-investimento pedone e anti-investimento ciclista; il sistema contro l’involontario cambio di corsia; quello che “legge” il limite di velocità nei cartelli stradali e lo riproduce nel cruscotto, affinché il guidatore lo abbia sempre in bella vista; e il sistema che monitora il livello di attenzione del guidatore: se tale livello non è considerato sufficiente, ad esempio perché il furgone sbanda o procede a “scatti”, il sistema invita il guidatore ad effettuare una pausa e riposarsi.
NESSUNA DI PLATINO - Gli esperti dell’ente hanno sviluppato appositi protocolli di valutazione e testato ciascun sistema, se offerto per il veicolo provato; ogni prova è stata effettuata con il veicolo a medio carico. Al termine dei test, ogni veicolo ha ricevuto una valutazione finale: da “platino”, per i furgoni migliori, scendendo a “oro”, “argento”, “bronzo” e “non consigliato”. Nessun furgone ha ottenuto il giudizio platino, mentre per i Ford Transit, Mercedes Vito e Volkswagen Transporter è arrivato quello d’oro. La valutazione argento è stata assegnata a Ford Transit Custom, Mercedes Sprinter, Opel Vivaro, Peugeot Expert e Volkswagen Crafter, mentre Citroën Jumper e Jumpy, Fiat Ducato, Iveco Daily, Peugeot Boxer e Toyota Proace non sono andati oltre il bronzo.
BOCCIATI IN 5 - Il test è stato da dimenticare per i Fiat Talento, Opel Movano, Nissan NV400, Renault Master e Trafic, privi anche del sistema di avviso cintura non allacciata lato passeggeri anteriori: hanno ottenuto il giudizio non consigliato. Più in generale, l’Euro NCAP ha sottolineato la disparità di dote fra auto e furgoni: questi ultimi infatti non offrono, talvolta nemmeno a richiesta, dotazioni che nelle automobili sono largamente diffuse.
VAN CONTRO AUTO - Infine, l’ente ha effettuato un test per valutare le conseguenze di un impatto frontale fra un furgone e un’auto. La simulazione ha coinvolto la crossover compatta Nissan Juke, premiata nel 2019 con il giudizio migliore dato dall’Euro NCAP alle auto (sono le ambite cinque stelle), e il van Nissan NV400. Ebbene, il conducente e il passeggero della Juke hanno riportato conseguenze peggiori rispetto al test effettuato simulando lo scontro con un’altra auto: torace, ginocchia, femore, bacino e arti inferiori hanno accusato ferite più gravi. Invece, pur avendo dimensioni e massa superiori alla Juke, l’NV400 non ha protetto adeguatamente i suoi passeggeri, che hanno mostrato un rischio elevato di lesioni al torace, ginocchio, femore e bacino.
UNIFORMARE - Questi test di impatto di un’auto contro un furgone dell’Euro NCAP hanno dimostrato che per aumentare la sicurezza occorre migliorare la compatibilità tra tutti i tipi di veicoli in circolazione, altrimenti quello più grande e più pesante avrà sempre la meglio sul più piccolo e leggero. Questa è una priorità per Euro NCAP, che, infatti, ha recentemente introdotto il test della barriera mobile deformabile (protocolli Euro NCAP 2020) per misurare l’aggressività di un veicolo rispetto ad un altro. “Si tratta, però, di un processo lento che richiederà alcuni anni - ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia. I sistemi di assistenza alla guida possono compensare questo gap tra veicoli commerciali ed autovetture. Chiediamo ai costruttori, quindi, di rendere disponibili da subito gli ADAS anche sui veicoli commerciali”.