CHIUSURA IN CALO - Il noleggio a lungo termine (che comprende sia le auto sia i mezzi commerciali) archivia il 2024 con una frenata. Con questa formula sono stati immatricolati 374.459 veicoli nell’anno appena conclusosi (erano stati 440.000 nel 2023). Sul calo pesa soprattutto il paragone con un 2023 da record, che ha visto la consegna di molte auto ordinate parecchio tempo prima (quando c’erano problemi di produzione). Il noleggio resta una formula piuttosto apprezzata in Italia, con una quota di mercato su tutte le immatricolazioni del 21,4%; tuttavia, secondo lo specialista Horizon Automotive (che noleggia le sue auto online, in una rete di concessionarie associate o nei sui store ufficiali) le previsioni per il 2025 non sono rosee. Considerando l’intero mercato, la società stima infatti un calo complessivo delle immatricolazioni per il lungo termine dell’8%.
RIVOLUZIONE PER LE “AZIENDALI” - Dal 1°gennaio del 2025 è cambiato il regime fiscale delle auto concesse come bonus ai lavoratori dipendenti (fringe benefit), con trattenute in busta paga che potrebbero crescere anche di 100 euro al mese. Prima la tassazione cresceva a scaglioni col valore di CO2 emesso dall’auto allo scarico, mentre ora la suddivisione è fra le elettriche, le ibride plug-in e tutte le altre (che “pagano” un’aliquota rispettivamente del 10, 20 e 50%). Risultato: le vetture a benzina o a gasolio, anche mild o full hybrid e con emissioni fino a 190 g/km (cioè la gran parte di quelle noleggiate fino al 2024) pagano più di prima; traggono vantaggio le elettriche, le plug-in e anche quelle oltre i 190 g/km di emissioni (che avevano una tassazione del 60%). Sono novità importanti, ma dall’indagine di Horizon Automotive svolta a fine 2024 su un campione di 4.200 società clienti emerge che il 56% delle aziende intervistate non ne era a conoscenza (o lo era solo in parte), pur se se ne stava parlando da molti mesi.
COSA SI PUÒ FARE - D’altronde, molte aziende stanno pensando a “contromisure” per poter contenere i rincari della nuova tassazione, che si applica anche alle auto ordinate nel 2024 e in consegna quest’anno. L’alternativa più semplice è quella di prolungare i noleggi sottoscritti ancora con il “vecchio” schema fiscale, posticipando la stipula di quelli nuovi. Un altro “rimedio” (preferito dalle grandi società che devono rispettare vincoli di sostenibilità) è quella di aumentare il numero delle auto elettriche o plug-in hybrid in flotta. L’opzione più radicale è invece quella che prevede di rimpiazzare i fringe benefit con un indennizzo mensile per il dipendente, da spendere in servizi di mobilità (car allowance).