Un investimento da 700 milioni di euro del BMW Group e del governo inglese trasformerà lo stabilimento di Oxford in un impianto dedicato unicamente alla costruzione di auto elettriche entro il 2030.
Il ministero per le Imprese e il gruppo multinazionale sono al lavoro per portare la produzione nazionale a un milione di veicoli all’anno. Ma perché succeda si dovranno valutare alcuni fattori.
I gruppi Renault e Stellantis puntano a una riduzione importante dei costi di sviluppo e produzione e delle EV per contrastare la concorrenza delle auto cinesi.
Uno sguardo ai numeri della produzione mondiale ci dà un’indicazione di vince e chi perde in questo complicato scacchiere. E l’Italia non è messa bene.
La Tesla ha ideato un nuovo metodo produttivo che ha lo scopo di rendere più semplice l’assemblaggio delle auto. Vediamo in cosa consiste. Qui per saperne di più.
Si chiama 360factory e prevede, entro il 2029, la produzione di almeno un modello elettrico in tutti gli stabilimenti. Entro il 2033 l’obiettivo è quello di dimezzare i costi di fabbrica.
Per conoscere il futuro del marchio, abbiamo visitato lo storico stabilimento di Crewe, oggi in grado di produrre semi-artigianalmente fino a 15.000 vetture all’anno.
Una nuova joint venture produrrà trasmissioni dedicate a elettriche e ibride a Mirafiori, dove è previsto anche un polo specializzato in riciclo e riutilizzo.
Secondo una stima dei sindacati, la produzione italiana negli stabilimenti di Stellantis rischia di calare di 220.000 unità nel 2022 a causa della carenza di chip.
In vista delle votazioni europee sul pacchetto di riforme climatiche Fit for 55, l’ANFIA chiede agli europarlamentari italiani di prendere una decisione ponderata sull’abbandono del motore termico.
Ogni giorno oltre trecento Fiat Nuova 500 “prendono vita” sulla linea principale dell’impianto di Mirafiori. Al loro fianco, le suv, le berline e (presto) le GT del marchio Maserati.
Nella fabbrica di Melfi saranno costruiti modelli elettrici di fascia medio-alta dei marchi Lancia, Opel e DS. Mentre la Panda andrà via da Pomigliano per la Serbia.
La crisi dei cablaggi, la cui produzione mondiale è dominata dall’Ucraina, si ripercuote sulla filiera dell’auto. A rischio le forniture italiane destinate alla Germania.
Prodotta in soli 33 esemplari, l’Alfa Romeo 33 Stradale ricorda nelle forme l’omonima coupé del 1967. Di sicuro valore collezionistico, ha prestazioni da vera supercar ma alla guida non intimorisce. Il 3.0, però, potrebbe “suonare” meglio.
Audi A6 Avant TDI 204 CV S line edition quattro S tronic
La nuova Audi A6 Avant è una slanciata wagon lunga ben cinque metri, ma ha un baule più piccolo di prima. Con gli optional il comfort diventa elevato però il prezzo sale parecchio. Silenziosa e non pigra l’unica diesel (per ora): la 2.0 mild hybrid.
La Volkswagen Tayron, in pratica una Tiguan più lunga di 25 cm, è una suv comoda e pratica, ma non certo agile. L’ibrida plug-in fa tanta strada in elettrico, ma non può avere i sette posti.