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Dalla Arval nuove frontiere per il car sharing aziendale

03 luglio 2017

Proposta permette tagli nei costi di gestione della flotta sino al 20% e se i dipendenti utilizzano l'auto per usi privati la società ci guadagna.

Dalla Arval nuove frontiere per il car sharing aziendale

LE DIMENSIONI NON CONTANO - Il car sharing aziendale normalmente prevede la disponibilità per i dipendenti di una società di un lotto di veicoli non assegnati che possono essere prenotati e utilizzati per servizi o trasferte. Con Arval Car Sharing, l'operatore del gruppo BNP Paribas propone una nuova soluzione che, oltre a garantire importanti tagli nei costi di gestione della flotta, offre ai dipendenti dei suoi clienti anche la possibilità di guidare nel tempo libero e a tariffe agevolate i veicoli della società, senza problemi fiscali o complicazioni contabili ma addirittura con un ritorno economico per la stessa. Il tutto è possibile grazie all'installazione a bordo di sistemi che controllano in tempo reale lo stato dei mezzi e a un avanzato software di gestione del parco, accessibile tanto tramite computer quanto via smartphone/tablet. Il nuovo prodotto è aperto a realtà di tutte le dimensioni, dallo studio professionale che dispone di una o due auto, alla multinazionale che si trova a gestirne migliaia.
 
PIÙ EFFICIENZA - Se può capitare che un'auto assegnata rimanga a lungo ferma nei posteggi societari durante l'orario di lavoro, quella condivisa promette minori soste, a vantaggio dell'efficienza di utilizzo della flotta che, quindi, può anche essere ridotta per dimensioni. Con Arval Car Sharing nell'arco delle 24 ore la stessa macchina può essere guidata da più persone e per differenti scopi, con consistenti benefici economici per l'azienda. Al riguardo, Tomaso Aguzzi, direttore per l'Italia di Arval Mobility Solutions, non ha dubbi: "Per le imprese che hanno dei parchi di qualsiasi dimensione, integrare la propria offerta di mobilità con un servizio interno di 'auto condivisa aziendale' può portare a risparmi sino al 20%. Questi vengono ottenuti migliorando lo sfruttamento dei veicoli e riducendo le spese di trasporto dovute a taxi, noleggio a breve termine e rimborsi chilometrici per i dipendenti". Per l'azienda, i plus di questa nuova soluzione si possono sintetizzare in un'ottimizzazione del budget da destinare alla mobilità e in una maggiore soddisfazione dei propri dipendenti. Per questi ultimi, infatti, c'è più facilità nella prenotazione dei mezzi per necessità lavorative, tariffe vantaggiose per il loro utilizzo nel tempo libero con disponibilità direttamente in azienda e la tranquillità di un servizio di assistenza Arval, attiv, 24 ore su 24.


 
OLTRE L'AZIENDA - La flessibilità è una delle caratteristiche di questa nuova proposta: il cliente può decidere il numero di veicoli da condividere e le modalità, può sfruttare quelli di proprietà o in noleggio a lungo termine, anche se non sono forniti da Arval. Infine, può decidere di permetterne l'accesso a tutti o solo ad alcune fasce di dipendenti e persino a lavoratori di altre società del suo gruppo o esterne, realizzando così soluzioni di car sharing corporate o interaziendale. Grégoire Chové, direttore generale della società del gruppo BNP Paribas, chiarisce: "Puntiamo a facilitare la mobilità dei nostri clienti: accompagneremo eventuali progetti di car sharing fra diverse aziende, aiutando a conciliare dalle regole di utilizzo, agli orari, alle policy". Va, inoltre, annotato che chi aderisce a questo prodotto ha diritto di usufruire di un nuovo servizio di car sharing di tipo nazionale, con tariffe agevolate, messo a punto dalla stessa Arval. "I punti del nostro network di assistenza sul territorio nazionale - ha chiarito Chové - saranno potenzialmente degli hub dove i collaboratori delle aziende potranno ritirare le vetture in car sharing, normalmente a disposizione dei clienti per l'assistenza. In prospettiva possiamo creare il più grande network di car sharing in Italia".
 
BASTANO TRE 'TAP' - Prenotare, utilizzare e rilasciare i veicoli che una società decide di destinare al proprio servizio di car sharing, organizzato con Arval, è veloce e semplice: bastano tre "tocchi" dello schermo del telefonino per verificarne la disponibilità e scegliere il modello più adatto. La piattaforma è completamente personalizzabile in base alle esigenze e nel rispetto delle regole previste dalla politica aziendale. L'impiego extralavorativo delle auto viene proposto a prezzi concorrenziali rispetto a quelli di noleggio del mercato e tutta la relativa parte burocratica viene gestita, appunto, direttamente da Arval. In questo caso le vetture vengono prenotate dai dipendenti tramite la medesima app adoperata per lavoro. Le somme pagate per questo utilizzo vengono incassate da Arval che gestisce il servizio per conto dell'azienda e, in seguito, riconosce a questa un corrispettivo economico che può andare ad alleggerire il costo del noleggio a lungo termine delle medesime macchine in flotta. Per il periodo di lancio Arval Car Sharing viene proposto a 5 euro a vettura, cifra a cui andrà aggiunto un "premio" per il raggiungimento del target di risparmio sulla gestione della flotta concordato alla stipula del contratto e che potrà raggiungere un massimo di 50 euro a veicolo.



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