NEL MONDO - Prima la pandemia, poi la carenza di chip, quindi la crisi energetica: questi e altri fattori non stoppano il noleggio auto a lungo termine nel mondo. Il 90% delle aziende ritiene infatti che le proprie flotte possano crescere nei prossimi tre anni (o come minimo mantenere le dimensioni attuali). È il dato principale che emerge dall’edizione 2023 del Barometro delle flotte aziendali, l’indagine condotta dall’Arval Mobility Observatory in collaborazione con l’Ipsos (basata sulle interviste ai fleet manager di 8622 aziende di 30 Paesi, fra cui 300 dirigenti in Italia). Limitatamente al nostro Paese, quella percentuale sale poi al 95%.
PER SVILUPPARSI - La ricerca evidenzia i motivi per cui i fleet manager decidano di ingrandire il parco auto. Per l’85% dei dirigenti, l’obiettivo è la crescita del business e lo sviluppo di nuove attività, mentre il 44% intende trattenere i talenti già assunti o attrarne di nuovi, e il 22% prevede di proporre veicoli aziendali anche ai dipendenti che non ne avrebbero diritto.
L’ELETTRICO PIACE - Il 61% delle aziende utilizza già almeno un’auto elettrica in flotta, contro il 42% del 2022, valore destinato a salire all’82% nei prossimi tre anni. Per il 2026, un’auto su cinque e un veicolo commerciale su sei saranno a corrente. Con l’intento di fronteggiare una rete di ricarica non molto capillare nel mondo, il 22% delle aziende intervistate ha già punti di ricarica in sede, e il 20% ne pianifica l’installazione entro i prossimi 12 mesi.
TELEMATICA BOOM - La diffusione dei veicoli connessi all’interno delle flotte è notevole. In Italia, il 40% delle aziende fa ricorso alla telematica (contro il 30% del 2022). Per la localizzazione dei veicoli (42%), e il miglioramento dell’efficienza operativa (35%), ma anche per migliorare la sicurezza (26%). “Il Barometro 2023 ci restituisce l’immagine del protagonismo positivo delle aziende, dove valori e strumenti si combinano in un’unica prospettiva di cambiamento quale leva della trasformazione sostenibile e della ricerca di competitività”, ha dichiarato Massimiliano Abriola, Head Of Consulting & Arval Mobility Observatory in Italia.