DEBUTTO A PARIGI - Sebbene le normative attuali, almeno nella maggior parte dell’Europa, la guida autonoma di livello 4 non sia consentita, il gruppo Renault sta continuando a sperimentare per ottenere veicoli di muoversi da soli o quasi. Per questo il gruppo francese sta sviluppando una piattaforma elettrica, robotizzata e preallestita per minibus. Alcune di queste sperimentazioni sono in corso da anni; altre stanno per essere annunciate, in particolare quella con WeRide (azienda che si occupa di veicoli autonomi), con una prima dimostrazione di trasporto pubblico autonomo in condizioni reali che vedremo tra pochi giorni all’interno del Roland Garros, l’importante torneo di tennis che si svolge ogni anno a Parigi. Qui sarà attivo un servizio di navette elettriche autonome, che faciliteranno l’accesso all’evento, dimostrando allo stesso tempo al pubblico la maturità delle nuove tecnologie per i servizi di trasporto pubblico automatizzati.
RISPOSTA ALLE NECESSITÀ - In Europa, oltre 400 grandi città si stanno trasformando in zone a basse emissioni, il che si scontra con la necessità di garantire il movimento per i loro cittadini. In tutto ciò, il gruppo Renault sperimenta da diversi anni soluzioni per proporre la migliore risposta alle necessità degli enti locali. Tra queste c’è il progetto Mach 2, annunciato nel 2023 e che dal 2026 metterà a disposizione della rete di trasporto pubblico di Chateauroux Metropole (Francia) una flotta di minibus elettrici automatizzati.
SEMPRE ATTIVI - Alla fine della sperimentazione, l’obiettivo è offrire una piattaforma di minibus robotizzati a batteria basata sul nuovo Renault Master. Questi minibus, flessibili e autonomi, potranno operare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, rappresentando un’alternativa a zero emissioni o un’integrazione ai mezzi pubblici già esistenti (treno, tram e autobus), sia in termini di costi che di CO2 al chilometro per passeggero. Secondo il gruppo Renault, i costi aggiuntivi di robotizzazione e automazione potrebbero essere compensati dall’assenza di operatori a bordo, visto che per gestire la flotta basterà un semplice sistema di supervisione da remoto.