NON SI PUÒ PIÙ USARE - Questa volta la Corte di Cassazione si è pronunciata in modo definitivo. La targa prova non si potrà più usare sulle auto immatricolate. Una decisione che giunge dopo due anni di controversie tra il Ministero dell’Interno e quello dei Trasporti in attesa di un parere del Consiglio di Stato mai arrivato. Spazio dunque alla sentenza della Cassazione del 25 agosto scorso secondo la quale di eventuali danni derivanti dalla circolazione del veicolo targato, che circoli con targa prova, ne risponde solo l'assicuratore del veicolo e non la compagnia della targa di prova.
PAGA CHI È AL VOLANTE - In termini più semplici, in caso di incidente con una macchina usata non assicurata in vendita in una concessionaria il danno dovrà essere risarcito direttamente dal guidatore. Anche se sull’auto in questione c’era la targa prova. Come si può capire, la sentenza muta totalmente gli scenari sul mercato delle auto usate vendute da professionisti. Costringendo queste società a cambiare regole consolidate proponendo auto usate sempre assicurate e la targa prova solo per quelle non ancora immatricolate.
SCONTRO TRA MINISTERI - Va peraltro sottolineato che la sentenza riflette la circolare con cui il ministero dell’Interno nel 2018 aveva stabilito lo stesso principio. Principio poco gradito dal ministero dei Trasporti che autorizzava l’utilizzo generalizzato della targa prova da parte degli operatori del settore sia per i veicoli nuovi sia per quelli già immatricolati. Insomma due opinioni diametralmente opposte. Al punto che, come detto, si è deciso di sottoporre la questione al Consiglio di Stato, con conseguente decisione della Polizia Stradale di sospendere temporaneamente le sanzioni per circolazione senza assicurazione purché circolino con targa prova.
ASPETTANDO LA LEGGE - Sull’argomento esiste comunque un disegno di legge del il 14 novembre 2018, fermo in commissione trasporti alla Camera da oltre un anno che modificherebbe la norma di disciplina della circolazione dei veicoli in prova, allargando la possibilità di usare la targa prova anche sui veicoli già immatricolati. Una soluzione che senza dubbio aiuterebbe società e concessionarie coinvolte nella vendita dell’usato e che permetterebbe sensibili risparmi sulle coperture assicurative.