PER ORA SOLO DIESEL - Il Fiat Ducato, veicolo commerciale che si propone con formati da 8 a 17 metri cubi di volume utile, si rinnova introducendo l’ottava generazione, disponibile per il momento solo con i nuovi motori turbodiesel common-rail Multijet3, di 2,2 litri di cilindrata e accreditati di 120, 140, 160 e 180 CV a seconda delle versioni. Il nuovo Ducato è riconoscibile per il frontale dominato dal nuovo “marchio di fabbrica”, con la scritta Fiat proposta nella grafica già adottata dalle più recenti autovetture del Lingotto, ma le novità più importanti, tuttavia, si trovano all’interno, dove spiccano la plancia dotata del grande schermo del sistema di infotainment e la strumentazione digitale riconfigurabile, e sottopelle, grazie all’arrivo della guida assistita di Livello 2, pienamente disponibile sugli esemplari dotati del cambio automatico (a 9 rapporti e modalità manuale-sequenziale).
GUIDA ASSISTITA DI LIVELLO 2 - Tra gli “effetti speciali” proposti dal nuovo Fiat Ducato (da notare che il modello elettrico E-Ducato continuerà a essere basato sulla generaizone precedente) è proprio l’insieme di cruise control adattivo con funzione Stop&Go, sistema di mantenimento della traiettoria, monitoraggio della segnaletica stradale e adeguamento automatico ai limiti di velocità, frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti e traffic jam assist a fare la differenza, poiché si tratta di contenuti capaci non solo di elevare il livello di sicurezza attiva, ma anche il comfort degli autisti. Per ottenere tutto ciò è stato necessario abbandonare la tradizionale idroguida, che cede spazio al servosterzo elettrico: grazie a questo aggiornamento può fare il suo debutto anche l’assistenza al parcheggio, in parallelo e perpendicolare che, insieme con il ridotto raggio di sterzata, rende più facile utilizzare il veicolo anche negli ambienti più affollati.
EQUIPAGGIAMENTI DA AMMIRAGLIA - Altre nuove dotazioni appaiono sul Fiat Ducato dell’ottava generazione: il Keyless Entry and Go per aprire e chiudere le porte della cabina e del vano di carico e avviare il motore senza chiave, il freno di stazionamento elettrico per ridurre gli ingombri in cabina e facilitare gli spostamenti, lo schienale del passeggero centrale “Eat and Work” che diventa un comodo spazio per lavorare o fare uno spuntino, lo scomparto per ricaricare in modalità wireless i cellulari o ancora le doppie prese USB di tipo A e C, la presa di corrente ad alta tensione a 230 V e il parabrezza riscaldato con resistenze elettriche interne per un rapido sbrinamento del vetro: tutto ciò migliora la vita a bordo del veicolo commerciale Fiat.
MOTORI PARSIMONIOSI E “PULITI” - La nuova famiglia di motori Multijet3 del Fiat Ducato nasce dal progetto H3 di Stellantis ed eleva comfort, efficienza e durata: questi propulsori rispettano la normativa Euro 6d Final e presentano consumi ridotti del 6% e peso diminuito di 15 kg nei confronti delle unità motrici della precedente generazione. La depurazione dei gas di scarico è stata affinata e ora prevede il doppio EGR raffreddato ad acqua e due catalizzatori selettivi SCR con due iniettori di urea. Dei quattro livelli di potenza solo il Ducato con 120 CV non prevede l’abbinamento con il cambio automatico né con le varianti Maxi (con carichi maggiorati sugli assali, riconoscibili dai codolini supplementari); le unità da 120 e 140 CV dispongono però della nuova trasmissione manuale a 6 marce, con innesti ancora più dolci. L’enfasi sul cambio automatico non è casuale: il 15% dei furgoni Ducato immatricolati negli ultimi 12 mesi lo adotta e addirittura il 50% degli autotelai carrozzati camper ne è dotato.
UN LEASING DA 279,50 EURO AL MESE - L’offerta di lancio parla di un listino di 19.250 euro al lordo dell’incentivo rottamazione e di una rata mensile di 279,50 euro per 59 mesi e anticipo zero per chi aderisce al programma Leasing 4Pro di FCA Bank scegliendo un Ducato furgone lastrato 28Q CH1 120CV 2.2 Multijet 3 E6D con Pack Business comprendente climatizzatore automatico, radio 7" AA/CP, telecamera posteriore, retrovisori elettrici con sbrinamento, freno di stazionamento elettrico, keyless entry & go, plancia techno e caricatore smartphone wireless. In generale, rispetto alla serie precedente del Ducato, il nuovo modello costa fino a un massimo del 5% a parità di allestimento e motore.
PRIME IMPRESSIONI DI GUIDA - Il nostro primo contatto avviene su strada con il Fiat Ducato da 180 CV e 450 Nm di coppia massima dotato di cambio manuale e sul circuito Langhe della pista di prova di FCA a Balocco opportunamente rallentato da birilli nei punti più veloci con un esemplare da 160 CV provvisto di trasmissione automatica a 9 rapporti.
Qualche imbarazzo per partire, visto che la tradizionale leva del freno a mano è stata sostituita dal pulsante di blocco/sblocco sulla zona sinistra della plancia (sempre inaccessibile al passeggero: un limite importante in tema di sicurezza, perché in caso di malore del conducente non è possibile per il compagno di viaggio intervenire per fermare il veicolo), e prendiamo la via d’uscita dall’impianto di Balocco apprezzando subito la leggerezza dello sterzo, servoassistito elettricamente. Agendo sui tasti posti sulla razza destra del volante si attivano il cruise control adattivo e il sistema di mantenimento della traiettoria, che rendono molto rilassante la guida non solo in autostrada, ma anche sulle strade provinciali che attraversano le risaie del Vercellese dove si è svolta la prova.
la spinta, nelle ripartenze da fermo, è incisiva nonostante i 500 kg di zavorra (ben piazzata al centro del vano di carico) che ci portiamo appresso nel furgone e il Ducato si muove con la stessa disinvoltura di una berlina di media cilindrata. In velocità si percepisce l’”effetto vela” dovuto all’ampia superficie laterale, ma in caso di folate di vento improvvise viene in soccorso il Crosswind Assist, una delle funzioni supplementari dell’ESP (insieme con il Trailer Sway Assist, per i Ducato dotati del gancio di traino originale omologato che trainano rimorchi, chiamato a evitare le sbandate del convoglio).
Guidando nelle ore centrali della giornata non abbiamo avuto modo di provare il commutatore automatico abbaglianti-anabbaglianti, un’altra delle dotazioni inedite per il Ducato che fa il suo debutto su questa ottava generazione assieme ai fari full-LED.
La variante da 160 CV dotata di cambio automatico e fornita di pneumatici Allseason e zavorra, non è la più adatta a una prova in pista ma, visto che non ci è richiesta una guida SPORTIVA, la sfruttiamo per verificare la piena funzionalità degli ADAS che, puntualmente, rispondono all’appello consentendo una condotta molto rilassante.
Gli innesti del 9 marce automatico sono rapidi e dolci, con scalate multiple precise in occasione dei rallentamenti che precedono l’ingresso nelle chicane artificiali. Pur provato in assenza di traffico il Ducato automatico mostra tutti i vantaggi in tema di comfort e quindi sicurezza di un veicolo da lavoro che richiede attenzione solo sulla strada e non affatica con frequenti azionamenti della frizione e della leva del cambio, un aspetto da non sottovalutare per chi passa tutta la giornata al volante di un mezzo comunque ingombrante.