Preventivo per l'acquisto dell'auto: cosa controllare e prestare attenzione

Legge e burocrazia
Pubblicato 30 gennaio 2023

Quando si chiede e si ottiene un preventivo per l’acquisto di un’auto nuova, è necessario prestare attenzione ad alcuni elementi: andiamo a vedere quali sono. 

Quando si sta per acquistare un’auto nuova, la prima cosa da fare è saper leggere un preventivo, non mancando di consultare alcuna voce e verificare che sia tutto in regola. È un diritto sacrosanto dell’acquirente, anche per evitare brutte sorprese nel prezzo che compare sul contratto finale. Per verificare la correttezza di un preventivo, tuttavia, è necessario saperlo leggere e sapere cosa fare: considerate che sul prezzo finale dell’auto nuova che state per acquistare c’è il prezzo di listino del veicolo, a cui possono essere sottratti o aggiunti costi, ad esempio in presenza di sconti rottamazione o incentivi statali, oppure di optional da aggiungere (e ogni optional ha un suo costo preciso). 

In questa guida andremo a vedere come leggere un preventivo e soprattutto a cosa bisogna prestare più attenzione e quali voci controllare in modo approfondito per evitare sorprese spiacevoli al momento dell’acquisto, puntando quindi a pagare il prezzo giusto. 

PREVENTIVO ACQUISTO AUTO: COME SI LEGGE E COSA CONTIENE

Prima di acquistare un’auto nuova presso un concessionario, è necessario eseguire alcuni passaggi molto importanti per aumentare la sicurezza del proprio acquisto, senza farsi prendere dall’emotività. Innanzitutto è necessario visitare più concessionarie, allo scopo di richiedere più preventivi e confrontarli; inoltre è necessario ricordarsi di effettuare un test drive (che è il modo migliore per capire se l’auto di nostro interesse fa veramente al caso nostro), quindi farsi dire il prezzo base della vettura e quello dei singoli optional. 

A questo punto il concessionario fornirà un preventivo dettagliato: non stiamo parlando di cose scritte con la biro su carta, ma di un documento ufficiale che porti l’intestazione e i dati della società, e nel dettaglio tutte le voci di spesa richieste. 

Cosa deve contenere un preventivo di acquisto auto per definirsi completo?

Prima di tutto abbiamo detto che deve essere un documento redatto su carta intestata, che contenga i dati della concessionaria e del venditore che lo ha preparato, nonché i suoi dati di contatto (numero di cellulare ed e-mail). 

Inoltre, il preventivo deve avere la data in cui è stato redatto. Generalmente, il preventivo ha una durata limitata nel tempo (anch’essa deve essere indicata sul documento, di solito è di 30 giorni), perché i prezzi di listino dei veicoli e degli accessori possono cambiare in base a diversi fattori. Inoltre, la durata limitata del preventivo porta il potenziale acquirente a dover ragionare in minor tempo, provando così a chiudere entro un certo periodo dalla redazione del preventivo. 

Sul documento deve apparire anche i dati del veicolo per il quale l’offerta è stata formulata, e nel dettaglio devono essere indicati: 

  • Marca e modello dell’auto; 
  • Motorizzazione; 
  • Allestimento; 
  • Optional. 


Sul preventivo deve comparire il prezzo, che però non può essere univoco, ovvero comprendere in una sola voce il prezzo di listino dell’auto senza optional e gli accessori scelti. Sul documento deve essere indicato il prezzo di listino dell’auto e quello singolo per ogni optional scelto. Questo aspetto è molto importante per il potenziale acquirente, perché avendo sotto gli occhi una ripartizione dei costi così rappresentata, avrà più possibilità di ragionare sull’aggiungere o rimuovere un optional per far rientrare l’acquisto dell’auto nuova nel budget inizialmente pensato. 

Oltre agli optional, anche i servizi aggiuntivi che vanno a completare la spesa di acquisto devono essere indicati. Parliamo ad esempio di specifiche polizze, oppure estensioni di garanzia. E non dimentichiamoci delle tasse, l’IVA su tutte, e l’IPT

Allo stesso tempo, non bisogna dimenticare di aggiungere gli eventuali sconti legati alla rottamazione di una vecchia auto o agli incentivi statali: andrà indicata la causale (ad esempio, rottamazione auto Euro 4) e l’importo esatto dello sconto. Attenzione: la demolizione non si paga, quindi non può essere una voce di spesa!

Se l’acquisto avviene tramite finanziamento, bisognerà indicare la quota capitale finanziata, il numero di rate e l’importo di ogni singola rata, l’ammontare completo degli interessi, il TAN e il TAEG. Attenzione al tasso zero, che generalmente riguarda solo il TAN (il quale peraltro potrebbe aumentare), ovvero l’interesse puro: infatti, per capire il vero costo di un finanziamento bisogna guardare al TAEG, che comprende i tassi di interesse e le spese accessorie.

Infine, un preventivo completo dovrà contenere anche il nome del potenziale acquirente, in modo tale che l’accordo tra le parti sia rapidamente reperibile, ma anche a tutela del cliente stesso.

Con tutte queste informazioni, il preventivo per l’acquisto di un’auto nuova può definirsi completo e non potrà essere variato, a meno che il documento non sia scaduto.

PREVENTIVO ACQUISTO AUTO: COSA CONTROLLARE

Andiamo a riepilogare i principali aspetti chiave da controllare quando si sta per leggere un preventivo: 

  • Carta intestata (deve contenere i dati del concessionario e del venditore); 
  • Nome del cliente;
  • Data di redazione; 
  • Durata, ovvero data di scadenza del preventivo; 
  • Dati del veicolo di interesse (marca, modello, motorizzazione, allestimento, optional); 
  • Prezzo (ripartito per singola voce); 
  • Eventuali servizi aggiuntivi; 
  • Eventuali sconti per rottamazione o usufrutto incentivi; 
  • Eventuali dati relativi al finanziamento, se si sceglie questa modalità di acquisto. 

IL PREZZO: OCCHIO A TUTTI I COSTI

Tra le voci da controllare in modo approfondito e dettagliato vi è certamente quella di tutti i costi. Intendiamo, più precisamente, il prezzo di listino, il prezzo eventualmente scontato dell’auto, il prezzo degli optional che avete scelto, dei servizi aggiuntivi, l’IVA (generalmente nelle offerte si cita il prezzo + IVA, ma l’IVA può essere “pesante”), le pratiche di immatricolazione e iscrizione al PRA (ovvero, della cosiddetta “messa su strada”). 

Come anticipato, non mancano poi le tasse, come l’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), che è a carico di chi acquista l’auto nuova e il cui importo può variare da provincia a provincia. Il costo fisso, per auto con potenza fino a 53 kW, è di 151 euro. A ciò andranno aggiunti 3,51 euro per ogni kW eccedente: il meccanismo di calcolo è quindi molto simile a quello valido per il bollo auto. Per un’auto nuova da 88 kW, dunque, si dovrà pagare 273,85 € di IPT. Ma non finisce qui, perché a discrezione dell’ente provinciale di riferimento, è possibile aggiungere a questo costo anche una maggiorazione fino al 30% dell’importo totale di questa imposta. Una cosa molto importante da tenere a mente: l’IVA non va aggiunta al costo finale dell’Imposta Provinciale di Trascrizione. 

Insomma, in un preventivo le voci di costo devono essere chiare e trasparenti, a costo di finire in un documento allegato che elenchi tutte le note di spesa. In questo modo, non ci sarà nulla di nascosto e si potrà consultare il totale vero del prezzo di acquisto senza troppe sorprese quando sarà giunto il momento di pagare. 

Oltre alle voci “+”, quindi alle spese da versare, sul preventivo devono essere incluse anche le voci “-”, ovvero le spese da scorporare, quindi gli eventuali sconti della concessionaria, quelli legati alla rottamazione di un’auto vecchia, quelli determinati da incentivi regionali o statali. 

La concessionaria può infatti praticare sconti essa stessa: è molto più facile ottenerli quando si è a fine anno e si deve chiudere il bilancio. Lo scopo del venditore è quello di dare via più auto possibile e non è raro ottenere sconti anche di entità importante. Il venditore, infatti, ha generalmente un margine di manovra entro il quale può operare, che non è mai il prezzo indicato all’origine. Per questo motivo, è sempre raccomandabile chiedere uno sconto sul prezzo originariamente formulato.

CONFRONTARE PIÙ PREVENTIVI

Una raccomandazione importante: si consiglia sempre di confrontare più preventivi, al fine di strappare il prezzo maggiore. Inoltre, potrebbe essere utile capire a quale concessionario affidarsi, quale sia più trasparente nella politica di vendita e nella redazione delle informazioni sul preventivo. 

Ad esempio, un dealer potrebbe fornirvi l’offerta dell’anno, un costo molto vantaggioso per acquistare l’auto su cui avete messo gli occhi, mentre un altro vi offre un prezzo un po’ più alto. Di entrambi studiate i preventivi, ma è possibile che il primo sia stato stampato su carta normale e non intestata, vi siano scritte cose a penna, o ancor peggio, a matita, l’IVA non è compresa nel prezzo finale, e altri elementi che fanno sì che il preventivo non sia propriamente completo e che il prezzo completo non sia quello che vi ha messo in testa. Il secondo venditore, invece, vi ha offerto un prezzo leggermente più elevato, ma comprendente tutte le voci, elencate nel dettaglio su un preventivo stampato su carta intestata, con tutte le informazioni del caso.

La redazione di un preventivo parla per sé e per il concessionario al quale vi affidate: anche sotto questo aspetto, la comparazione tra più proposte di offerta può essere molto utile. 

TEMPISTICHE DI CONSEGNA

Un’altra informazione importante da sapere si trova generalmente sul contratto, ma non sul preventivo e riguarda i tempi di consegna. Può capitare che il venditore dia una data generica (“entro fine mese”), ma che poi la vera consegna slitti di qualche settimana. Non è la fine del mondo, certo, ma è importante sapere con esattezza quali sono gli effettivi tempi di consegna, soprattutto quando dobbiamo liberarci della vecchia auto che abbiamo. 

Un dealer che vi dia tempi di consegna più brevi rispetto a quelli veri solo per vendere l’auto, non è certamente un venditore professionista e affidabile. 

PREVENTIVO ACQUISTO AUTO CON FINANZIAMENTO IN CONCESSIONARIA: A COSA BISOGNA STARE ATTENTI

L’acquisto dell’auto nuova può essere eseguito anche tramite finanziamento. Da diversi anni, anche le case automobilistiche hanno incluso nei loro servizi anche la vendita di un finanziamento, che per i venditori può risultare più profittevole di un acquisto a soluzione unica. 

Ragionare su una proposta di finanziamento significa valutare se l’offerta conviene anche a noi o solo al venditore: con le spese accessorie e gli interessi (anche a tasso zero, dietro il quale potrebbero nascondersi altre spese non preventivate), il rischio è quello di spendere di più. Naturalmente, il finanziamento ha senso se si intende acquistare un’auto per un determinato periodo di tempo e se si ha un budget che ben si sposa con l’opzione del finanziamento: in aggiunta a ciò va anche considerata l’introduzione di recenti formule, come il “buy back” per l’appunto, che prevede il riacquisto della vettura da parte del concessionario al termine del finanziamento. 

Naturalmente, effettuare l’acquisto dell’auto e il finanziamento nella stessa concessionaria è molto pratico, ma non bisogna fare l’errore di fermarsi qui, perché altrove, facendo anche una rapida ricerca online, è possibile trovare soluzioni più convenienti (ma attenti alle truffe). 

Il venditore fa solo il suo lavoro, ovvero convincere che la soluzione da lui proposta è la migliore sul mercato e altrove non se ne troveranno altre così allettanti. Il che può essere vero, ma può anche essere una classica “bugia” da venditore. 

ATTENTI AL TASSO ZERO

Abbiamo detto che in un finanziamento bisogna guardare il TAN e il TAEG e che il vero indicatore del costo complessivo del finanziamento corrisponde proprio al TAEG, perché oltre ai tassi di interesse comprende anche le spese accessorie, non incluse invece nel TAN. Il tasso zero è proprio al TAN che si riferisce, quindi all’interesse puro, non certo alle spese accessorie e commissioni. 

Attenzione anche a quell’offerta di finanziamento a tasso zero abbinato a una polizza assicurativa: perché se il finanziamento ha un interesse nullo, la polizza ha un costo, e quindi ci si ritrova con una spesa in più che inizialmente non era stata preventivata. 

Ciò significa che in un vero finanziamento a tasso zero, i costi legati al TAEG sono a carico del venditore e il cliente potrà pagare nel tempo il costo dovuto senza dover versare spese aggiuntive. 



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Ritratto di Quello la
30 gennaio 2023 - 12:08
Tasso zero? Mi sa che sei rimasto un po’ indietro, caro AlVolante
Ritratto di ilariovs
30 gennaio 2023 - 14:59
Vorrei fare una domanda inerente il contratto di acquisto e gli incentivi. Se non erro, c'é un tempo max di 6 mesi da quando si prenota la macchina al ritiro, scaduti i quali si perde la rottamazione (2000€). Ora si può aggiungere una clausola al contratto che leghi il perfezionamento dello stesso alla fruizione degli incentivi? Perché se la macchina mi arriva dopo 7 mesi (e non per colpa mia) io se non ho una clausola che mi tuteli potrei dover acquistare la macchina (pena perdita caparra) anche se avendo oltrepassato i 6 mesi NON ho più diritto all'incentivo. Quindi, in sostanza, posso chiedere una clausola di salvaguardia che SE perdo gli incentivi per ritardo consegna io non ho più obblighi di acquisto. E se si, con che formula lo si può inserire. Grazie
Ritratto di AZ
1 febbraio 2023 - 06:40
Molto interessante.

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