PULIRE L'ESTERNO
Lavare l’auto in strada è vietato: lo dice, fra l’altro, l’articolo15 del codice. Del resto, sono molto diffusi sia i comodi tunnel con gli spazzoloni sia gli impianti fai- a-te, che per pochi euro offrono quanto occorre per un buon lavoro: prelavaggio, schiumatura con la spazzola, risciacquo, ceratura. In entrambi i casi, comunque, l’auto torna davvero come nuova solo curando i dettagli. Prima di iniziare, lasciatela all’ombra per qualche minuto se è stata a lungo sotto il sole: eviterete che l’acqua evapori lasciando aloni. Poi, tenete la lancia ad alta pressione ad almeno 30 cm di distanza in corrispondenza di fari, finestrini e gomme, e non puntatela su eventuali telecamere (nel portellone, sotto gli specchietti e nella mascherina). E, per le rifiniture, usate dei panni in microfibra.
> Lo spray per togliere dai cerchi la polvere nera delle pastiglie dei freni va lasciato agire per pochi minuti e poi sciacquato con cura.
> La battute del portellone e delle porte vanno passate con un panno umido da risciacquare più volte: trattengono parecchia sporcizia.
> Lo sporco più ostinato si trova in basso. Passate più volte la spazzola, ma non premete troppo per non rigare la verniciatura.
> I vetri vanno asciugati con un panno pulito. Per il lato interno e i retrovisori (più difficili da pulire) conviene spruzzare un detergente.
> Dopo il lavaggio, è inevitabile trovare dei piccoli segni (o dello sporco ostinato) sulla verniciatura. Spesso si possono togliere facilmente, passando la zona con del polish (un flacone costa pochi euro e dura anni). Chiedete consiglio a un ricambista per evitare i prodotti aggressivi (il peggiore è la pasta abrasiva), che opacizzerebbero il colore e, comunque, non farebbero di meglio sui graffi profondi (arrivati fino allo strato di fondo, di colore grigio chiaro). Per questi ultimi il polish non fa miracoli, ma aiuta a mimetizzarli. In pochi istanti, un panno pulito imbevuto di polish fa piazza pulita di “strisciate” e opacizzazioni che non hanno intaccato a fondo lo strato di colore.
PULIRE L'INTERNO
L’auto si “vive” nell’abitacolo, che quindi merita una pulizia approfondita. Procedere con metodo consente di ottenere risultati migliori e risparmiare tempo e fatica: seguite i passaggi che vi mostriamo qui sotto. Sono tanti i prodotti specifici (spray e schiume) per ripulire a fondo le plastiche, i tessuti e la pelle; costano poco e si trovano facilmente, anche nei supermercati. Vale la pena acquistarli, ma rispettate l’uso prescritto e le istruzioni. Per le plastiche, comunque, può bastare un panno umido. E per evitare danni, non usate detergenti a base alcolica (come i diffusi gel anti-Covid).
> Battete una mano sui sedili per far uscire lo sporco. Poi passateli con l’aspirapolvere (anche nella zona nascosta fra la seduta e lo schienale).
> Gli autolavaggi hanno una macchina che lava i tappeti e delle griglie dove sbatterli. Indossate la mascherina: respirerete meno polvere.
> Prima di pulire la plancia e il pavimento, svuotate le tasche, i cassetti e anche il bagagliaio, scegliendo quello che dovete tenere.
> Per la plastica basta un panno in microfibra umido, per la moquette l’aspirapolvere (spargendo del bicarbonato qualche ora prima per pulire a fondo).
> Gli schermi sono delicati. Con mano leggera, usate un panno in microfibra solo leggermente inumidito, e poi un altro per asciugare.
> L’abitacolo è un ricettacolo di polvere: ogni tanto usate degli stuzzicadenti e dei cotton fioc inumiditi nell’acqua per i dettagli.
PER CHI HA UN AMICO QUATTRO ZAMPE
Lo stress di viaggiare in auto può portare cani e gatti a salivare troppo o a vomitare. Per ridurre questi problemi, prima di partire si può spruzzare uno spray ai feromoni, sostanze calmanti naturali: nei negozi specializzati o su internet, a 20-25 euro. Tappeti o coperte aggiuntive da lavare regolarmente aiutano a tenere pulito l’abitacolo, ma è inevitabile che i peli finiscano ovunque; una spazzola con i denti in gomma morbida è il sistema più adatto per toglierli. Quanto all’odore, esistono appositi spray ma anche rimedi più economici. Come i fondi di caffè oppure del bicarbonato di sodio, da lasciare per una notte in un piccolo contenitore aperto (o meglio ancora sparsi su moquette e sedili, e poi tolti con l’aspirapolvere).
ACQUA E OLIO, TUTTO A POSTO?
Potete completare l’opera dedicandovi alla meccanica. Nel cofano basta ripulire pochi particolari: il tappo dell’olio e le vaschette trasparenti, per agevolare i controlli (anche quelli successivi). Attenzione: se il livello del liquido refrigerante è sotto il minimo, rabboccate con antigelo e verificate (sempre a motore freddo) dopo poche ore di uso; se è calato di nuovo, recatevi dal meccanico. Infine, verificate le gomme (anche quella di scorta, se c’è).
> Togliete gli aghi di pino e le foglie dalle prese d’aria alla base del parabrezza: limitano il flusso del “clima” e possono causare fruscii.
> Pulite le vaschette del fluido dei freni e del refrigerante, nella zona con le indicazioni del livello: sarà più facile effettuare i controlli.
> Controllate il livello dell’olio, con il motore spento da 5 minuti e l’auto in piano. Se dovete rabboccare, state sempre un filo sotto il livello massimo.
> Riempite il serbatoio del lavavetro con detergente per uso invernale: si trova a un euro al litro e, a differenza dell’acqua, non congela e pulisce bene.
> Date anche un’occhiata ai vari connettori e alla cinghia dei servizi, di solito visibile all’estremità del motore: non devono esserci delle screpolature.
> Le gomme devono avere un battistrada con intagli profondi (3 mm almeno) e nessun “bozzo” sui lati (indice di un danno). Gonfiatele al valore prescritto dal costruttore.
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