La Regione Veneto ha incentrato molti dei suoi sforzi per ottimizzare la gestione dei propri tributi, semplificando il rapporto con i cittadini. All’inizio del 2023 ha infatti messo online un nuovo sito, dedicato interamente al bollo auto regionale. Si tratta del Portale Bollo Auto, raggiungibile al sito portalebolloauto-regione.veneto.it, che consente la gestione della propria posizione tributaria attraverso una serie di servizi utili, come quello che invia notifiche e aggiornamenti su scadenze ed esiti di eventuali richieste. Inoltre la Regione ha disposto un ufficio regionale decentrato specializzato nella tassa automobilistica in ogni provincia, per fornire assistenza diretta al cittadino.
Tra le informazioni più richieste dagli automobilisti spicca senza alcun dubbio il calcolo del bollo auto. Questo avviene sulla base di alcuni parametri riferiti all’auto:
Una volta che si sa il tipo di veicolo, la finalità e il tipo di utilizzo, è possibile calcolare il bollo auto conoscendo la classe Euro a cui appartiene il veicolo e la potenza massima espressa in kW.
Auto a uso promiscuo per trasporto persone e cose |
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Classificazione Euro |
Fino a 100 kW (importo per ogni kW) |
Oltre 100 kW (importo per ogni kW) |
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Pagamento annuale |
Pagamento frazionato |
Pagamento annuale |
Pagamento frazionato |
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0 |
3,30 € |
3,40 € |
4,95 € |
5,05 € |
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1 |
3,19 € |
3,29 € |
4,79 € |
4,93 € |
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2 |
3,08 € |
3,17 € |
4,62 € |
4,76 € |
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3 |
2,97 € |
3,06 € |
4,46 € |
4,59 € |
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4-5 |
2,84 € |
2,93 € |
4,26 € |
4,39 € |
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6 |
2,58 € |
2,67 € |
3,87 € |
4 € |
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Motocicli oltre 50 cc. |
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Classificazione Euro |
Fino a 11 kW |
Oltre 11 kW |
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0 |
28,60 € |
+1,87 € per ogni kW |
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1 |
25,30 € |
+1,43 € per ogni kW |
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2 |
23,10 € |
+1,10 € per ogni kW |
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3 e successive |
21,02 € |
+0,97 € per ogni kW |
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Autobus |
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Pagamento annuale |
Pagamento frazionato |
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3,23 € |
3,33 € |
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Autoveicoli speciali |
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Pagamento annuale |
Pagamento frazionato |
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0,47 € |
0,48 € |
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Ciclomotori, Rimorchi speciali |
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Tassa fissa |
21,02 € |
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Quadricicli leggeri (fino a 50 cc) Minicar |
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Tassa fissa |
50 € |
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Per avere un quadro più dettagliato relativo all’importo del bollo auto, ci si può recare sul sito Infobollo (infobollo.regione.veneto) e inserire i dati richiesti. Prima di tutto bisogna selezionare il tipo di veicolo, dopodiché inserire informazioni personali e sul veicolo, nonché la scadenza del bollo. Infine, cliccando su Calcola, si conoscerà l’esito della propria richiesta.
È importante sapere che la Regione Veneto non è convenzionata con l’ACI e tutti gli aspetti legati alla tassa automobilistica sono gestiti autonomamente dalla Regione stessa. Da qui la presenza di un portale dedicato e di un servizio online di calcolo e pagamento del bollo auto più che soddisfacente.
Tuttavia, va detto che il calcolo (ma non il pagamento) del bollo, può essere effettuato anche sul sito dell’ACI. Sarà sufficiente inserire i dati relativi al tipo di pagamento, il tipo di veicolo, la Regione di residenza e il numero di targa e poi cliccare su Calcola.
Per calcolare il bollo auto in base ai kW, gli automobilisti residenti nella Regione Veneto dovranno effettuare una semplice operazione: guardare il tariffario della tassa automobilistica della Regione, individuare la classe Euro di appartenenza, i kW e moltiplicare il numero di kW per l’importo associato (fino a 100 kW oppure oltre 100 kW).
La stessa operazione può essere effettuata se si conosce il numero dei cavalli. A questo punto si hanno due strade:
Per calcolare a quanto ammonta l’importo del bollo auto senza conoscere il numero della targa, è necessario fare le operazioni di calcolo sopra descritte. Quindi bisognerà conoscere almeno la classe Euro di appartenenza e la potenza massima espressa in kW, oltre alla tipologia di veicolo e al tipo di utilizzo dello stesso.
Pagare il bollo auto? Gli automobilisti veneti hanno diversi canali per farlo. Il primo è quello di recarsi sul portale infobollo.regione.veneto.it. Qui basterà selezionare il tipo di veicolo e inserire i dati richiesti per conoscere l’importo da versare, dopodiché si potrà procedere al pagamento online tramite la piattaforma PagoPA.
Il bollo auto può essere pagato anche tramite l’home banking di Poste Italiane o degli istituti bancari aderenti alla piattaforma PagoPA, oppure fisicamente presso gli sportelli, nonché presso tutti i punti aderenti all’iniziativa PSP, presso le agenzie di pratiche auto autorizzate e delegazioni ACI.
Una volta effettuato il pagamento del bollo auto, sarà rilasciata una ricevuta: non è necessario custodirla in auto, né portarla con sé mentre si è alla guida. Tuttavia è fortemente raccomandato conservarla per 3 anni, al fine di certificare il pagamento avvenuto in seguito a una eventuale ed errata contestazione.
Infine, tramite il Portale Bollo Auto è possibile anche pagare l’importo dovuto nel caso si sia ricevuto un avviso di scadenza o un avviso di accertamento tributario. Basterà inserire lo IUV (o Codice Avviso di pagamento senza lo 001 iniziale) e procedere con il pagamento online.
Nonostante il grande lavoro di ottimizzazione nella gestione del bollo auto per gli automobilisti, la Regione Veneto non ha ancora dato la possibilità di attivare la domiciliazione bancaria per il pagamento della tassa automobilistica.
Il bollo auto non è un’imposta che si può pagare a rate, ma va pagata in un’unica soluzione. L’unica forma di rateizzazione disponibile, in verità, dipende dalla modalità di pagamento: se si sceglie di pagare la tassa automobilistica con PayPal, infatti, basterà impostare l’opzione di versamento rateizzato e procedere con il pagamento in tre rate, con tre versamenti divisi in parti uguali che saranno effettuati in tre mesi consecutivi. Questa modalità di pagamento rateizzato tramite PayPal, tuttavia, non è automatica, bensì soggetta ad approvazione.
Il pagamento rateizzato è consentito solo per autocarri, veicoli speciali e veicoli a uso terzi noleggio senza conducente, per i quali si prevede la possibilità di versamenti quadrimestrali.
La rateizzazione diventa possibile solo in un altro caso, quello in cui il bollo auto non è stato pagato ed è diventato un debito tributario, ma l’importo totale, comprensivo di sanzioni e interessi, non devono essere complessivamente pari o superiori a 2.000 €.
L’istanza di rateizzazione (QUI il modulo da scaricare) va presentata entro 60 giorni dalla data di notifica dell’avviso di accertamento via PEC all’indirizzo risorsefinanziarie.tributi@pec.regione.veneto.it, oppure tramite raccomandata A/R al seguente indirizzo: Regione Veneto – Direzione Politiche Fiscali e Tributi – Santa Croce, 1187 – 30135 Venezia, oppure presentata fisicamente presso l’Ufficio Protocollo della Direzione Politiche Fiscali e Tributi, sempre all’indirizzo sopra riportato, allegando copia di un documento d’identità valido.
Il bollo auto si paga entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello della scadenza. Pertanto, facendo un esempio pratico, se il bollo scade ad agosto, la tassa automobilistica andrà versata entro il 30 settembre. Non è possibile pagare la tassa in anticipo, ma bisognerà attendere il mese successivo a quello della scadenza.
In caso di nuova immatricolazione, il primo bollo auto andrà pagato nel mese in cui è avvenuta la medesima. Se l’immatricolazione è avvenuta entro gli ultimi 10 giorni del mese, allora la prima tassa automobilistica potrà essere versata anche nel mese seguente.
Per ricordare quando scade il bollo auto, la Regione Veneto ha introdotto un servizio di pubblica utilità per i suoi cittadini. Basterà andare sul nuovo Portale Bollo Auto e farne richiesta dalla sezione Paga il Bollo > Iscrizione Mail. L’avviso di scadenza sarà notificato via mail, mentre gli over 70 che non hanno scelto l’attivazione del servizio online, continueranno a ricevere la notifica in modalità cartacea.
L’Avviso di Scadenza è un servizio molto utile offerto dalla Regione Veneto, anche perché se non si paga la tassa automobilistica per tempo, si può andare incontro a sanzioni, anche piuttosto pesanti.
Il bollo auto è una tassa di competenza delle Regioni (fatte alcune eccezioni), pertanto è la Regione stessa che effettua controlli e accertamenti in merito a un eventuale pagamento della tassa automobilistica ritardato, omesso o insufficiente. Anche per questo motivo, come scritto in precedenza, è preferibile conservare la ricevuta per 3 anni, che è il lasso di tempo prima che intervenga la prescrizione.
Gli accertamenti sono effettuati e monitorati dalla Direzione Politiche Fiscali e Tributi della Regione Veneto. In caso di bollo auto scaduto e non pagato, l’Amministrazione regionale contesta i mancati o insufficienti versamenti, applicando le dovute sanzioni, ovvero il 30% dell’importo dovuto, a cui vanno aggiunti gli interessi che maturano ogni 6 mesi.
A ogni modo, se si paga entro termini prestabiliti, è possibile ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso e pagare quindi le sanzioni ridotte, come descritto nello schema seguente:
Ovviamente il ravvedimento operoso è consentito solo se viene avviato prima dell’inizio di qualsiasi attività di contestazione o controllo che sia messa a conoscenza del contribuente stesso.
Il bollo auto cade in prescrizione trascorsi 3 anni dall’anno in cui non è stato pagato, più precisamente dal 1° gennaio del quarto anno. Quindi, facendo un esempio, per un bollo non pagato nel 2019, la Regione ha tempo fino al 31 dicembre 2023 per recuperare il credito. Una qualsiasi notifica da parte dell’Amministrazione regionale, interrompe i termini di prescrizione e fa ricominciare l’iter da capo. Da qui la necessità di conservare la ricevuta di pagamento per 3 anni, nell’eventualità in cui sia necessario contestare l’avviso di mancato pagamento.
Se il contribuente dovesse ricevere un avviso di accertamento che riporta della documentazione differente dalla propria e si è dunque convinti della propria ragione, può presentare istanza di autotutela (il modulo è scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate), inoltrandola presso il Portale Bollo Auto o gli uffici regionali, che si occuperanno delle opportune verifiche. Entro 60 giorni dalla notifica dell’atto, è possibile presentare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale. Il lasso di tempo entro il quale pagare l’importo reso noto dall’avviso è lo stesso: si può pagare utilizzando l’avviso PagoPA.
Per richiedere informazioni e assistenza tecnico-giuridica relativamente al bollo auto, gli utenti hanno a disposizione 4 canali di contatto:
Per verificare i pagamenti effettuati, si deve andare sul Portale Bollo Auto e utilizzare il servizio Consulta Archivio e fai una richiesta. Per accedere al servizio è necessaria l’autenticazione.
In alternativa è possibile verificare online lo stato dei pagamenti presso i siti dell’Agenzia delle Entrate o ACI, tramite il servizio online dedicato nella sezione relativa al Calcolo del bollo auto. Per effettuare la verifica, bisogna essere a conoscenza della targa del veicolo, oltre ovviamente alla Regione di residenza, alle informazioni sul veicolo e al tipo di pagamento. Questo servizio è utile anche per verificare la prossima scadenza.
La verifica può essere effettuata anche recandosi fisicamente presso gli uffici ACI e le agenzie di pratiche automobilistiche convenzionate.
Il bollo auto è una imposta di proprietà, non dipende quindi dalla circolazione del veicolo. Una eventuale sospensione del pagamento del bollo auto perché la vettura non circola, o perché è riposta in garage per un lungo periodo di tempo, è dunque impossibile. Il bollo auto si paga ogni anno, a seconda che la vettura si usi o meno.
La sola e unica volta in cui la sospensione del bollo auto è consentita avviene quando la vettura è stata consegnata ai concessionari che si occuperanno della rivendita, ovvero quando avviene la cosiddetta minivoltura. Affinché la sospensione abbia effetto, l’auto consegnata deve essere iscritta in un particolare registro.
La normativa nazionale prevede alcuni casi di esenzione permanente dal pagamento del bollo auto. Sono esonerati dal pagamento:
L’esenzione si applica a un solo veicolo ed è riconosciuta in maniera limitata al disabile intestatario o locatario del veicolo oppure al familiare che ha il disabile fiscalmente a carico.
La richiesta di esenzione dal pagamento del bollo auto per i disabili deve essere presentata alla Regione Veneto - Direzione Politiche Fiscali e Tributi tramite il Portale Bollo Auto, accessibile tramite SPID o CIE.
Gli altri casi di esenzione riguardano:
Oltre ai casi di esenzione, sono previste delle agevolazioni in alcuni casi particolari. Andiamo a scoprire quali sono e a quanto ammontano le riduzioni tariffarie sull’imposta per ciascun caso.
Tipologia di veicolo |
Agevolazione |
Auto con doppia alimentazione benzina/GPL |
2,84 € per ogni kW anche oltre i 100 kW, indipendentemente dalla classe Euro |
Auto con alimentazione GPL o metano |
Sconto 75% |
Auto ibrida (benzina/elettrico, diesel/elettrico) |
Esenzione per le prime 3 annualità |
Veicolo elettrico |
Esenzione 5 anni, poi sconto 75% |
Auto d’interesse storico e collezionistico, di età compresa tra 20 e 29 anni (con certificato di rilevanza storica rilasciato dai registri ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo e Storico FMI, indicato anche sulla carta di circolazione) |
Sconto 50% |
Sono tre i casi nei quali può spettare il rimborso del bollo auto in Regione Veneto:
In caso di pagamento errato perché non dovuto, bisognerà presentare apposita richiesta di rimborso alla Regione Veneto.
L’istanza può essere inoltrata anche nei casi di doppio pagamento o pagamento eccessivo. In questi due casi il contribuente può richiedere il rimborso del versamento doppio, oppure la compensazione dell’importo versato in eccedenza sul periodo d’imposta successivo. Tutte le richieste di compensazione e rimborso andranno presentate solo ed esclusivamente accedendo al Portale Bollo Auto.
Generalmente il rimborso del bollo auto per rottamazione non viene applicato, anche se la rottamazione dovesse avvenire il giorno dopo il pagamento del bollo auto. Il trasferimento dell’imposta da un’auto a un’altra non è consentito. Tuttavia, fanno eccezione alcune Regioni: ricordiamo infatti che il bollo auto è una tassa di competenza della Regione (fatte poche eccezioni) e sono quindi le Regioni a decidere le norme.
In Veneto è possibile richiedere il rimborso parziale della tassa automobilistica se l’auto viene rottamata, solo ed esclusivamente se il periodo per il quale è già stato pagato il bollo non viene goduto. Il periodo dovrà essere almeno di quattro mesi. Se si paga il bollo auto a settembre e si rottama l’auto a giugno, allora la richiesta di rimborso non sarà accettata.
Oltre al periodo, come sopra riportato, affinché l’istanza di rimborso venga accolta, l’evento di rottamazione dell’auto e della conseguente perdita di possesso, dovrà essere annotata ufficialmente presso il Pubblico Registro Automobilistico.
Infine, la somma richiesta non dovrà essere inferiore a 30 euro.
Nell’eventualità in cui il veicolo sia sottoposto a fermo fiscale, che generalmente viene messo a garanzia di un credito dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione o da altri enti specializzati nella riscossione, il bollo auto va pagato obbligatoriamente.
La tassa automobilistica non andrà pagata, invece, nel caso in cui il veicolo sia sottoposto a fermo amministrativo, disposto da un’autorità di pubblica sicurezza, Polizia Stradale o Locale, Carabinieri. In questo caso il bollo non andrà versato a partire dal periodo d’imposta successivo al fermo.
Per maggiori informazioni, ecco la guida aggiornata sul bollo auto.