Viaggiare sulle autostrade italiane comporta l'obbligo di pagare un pedaggio, un costo proporzionale ai chilometri percorsi. Nonostante le autostrade siano una scelta comoda e spesso rapida per attraversare il paese, possono emergere problemi durante il pagamento del pedaggio. Cosa succede in caso di pedaggio autostradale non pagato? Quali sono le conseguenze? Scopriamo come gestire queste situazioni.
Numerose possono essere le cause di mancato pagamento:
Specialmente durante periodi festivi come Natale o Epifania, gli spostamenti degli italiani sulle autostrade aumentano, elevando le probabilità di questi inconvenienti.
Immaginiamo di essere all'uscita dell'autostrada e ci rendiamo conto di aver perso il nostro biglietto di entrata o di non averlo affatto ritirato. In questa situazione, si applica il pagamento dalla stazione più remota, che può risultare piuttosto costoso. Fortunatamente, esistono passaggi da seguire per risolvere il problema.
Se ci si trova al casello e ci si rende conto di non avere i mezzi per coprire il costo del pedaggio, non bisogna preoccuparsi. Non si sarà trattenuti contro la propria volontà, poiché ciò costituirebbe un illecito. Invece, verrà adottato un meccanismo specifico per assicurare che il pedaggio venga pagato in un secondo momento.
Arrivando al casello, la prima cosa da fare è restare calmi. Se non si riesce pagare, ecco cosa bisogna fare e cosa non si deve fare:
Il sistema autostradale emette un "rapporto di pagamento", una sorta di scontrino, che specifica l'importo dovuto, la targa del veicolo, la data, l'orario e i dettagli dell'ingresso e dell'uscita dal casello. Se si perde il biglietto d'ingresso o non lo si è ritirato, il sistema calcola il costo basandosi sul percorso più lungo possibile.
Se sullo scontrino appare la dicitura "Entrata Non Rilevata" o "Biglietto Smarrito", significa che ci sono stati problemi nel rilevamento del proprio ingresso in autostrada. La legge prevede che in questi casi il pedaggio venga calcolato dal casello più lontano. Tuttavia, si può fornire prova del reale punto di entrata per correggere l'importo.
Al casello, infatti, se non presentiamo un biglietto di entrata, il personale rilascerà un verbale di mancato pagamento calcolato dalla stazione di partenza più lontana. Ma, presentando una dichiarazione che indica l’effettiva entrata, è possibile pagare solo per il tratto che si ha percorso. Occorre tenere presente che eventuali dichiarazioni false possono essere verificate tramite telecamere ai caselli.
Si hanno 15 giorni dalla data di emissione dello scontrino per saldare il mancato pagamento. Se si salda entro questo periodo, non si avranno costi aggiuntivi. Ma attenzione: se ci saranno ulteriori ritardi, bisognerà affrontare oneri aggiuntivi.
Ecco le informazioni che contiene lo scontrino:
Per evitare costi aggiuntivi, bisognerà coprire l'importo entro 15 giorni dalla data di emissione del rapporto. Se trascorrono i 15 giorni senza che venga effettuato il pagamento, verranno applicati oneri aggiuntivi e sarà avviato il processo di recupero crediti.
Entrando più nel dettaglio, se non si provvede al saldo del pagamento entro i 15 giorni, inizia una serie di conseguenze, che ora andiamo a riassumere:
Ci sono diverse opzioni e modalità di pagamento disponibili che chi deve saldare un mancato pagamento del pedaggio autostradale può eseguire:
Quando si verifica un mancato pagamento, la targa del veicolo viene fotografata e registrata. Questi dati sono trattati in conformità con le normative GDPR, garantendo i diritti dell'individuo. Inoltre, le autostrade possono fornire informazioni ai conducenti attraverso vari punti, come le aree di servizio, per informarli sulla loro posizione debitoria.
È necessario assicurarsi di ritirare il biglietto all’ingresso e conservarlo in un luogo sicuro. Se intervengono problemi, non dobbiamo temere l’impazienza degli automobilisti dietro di noi, ma premere l’apposito pulsante per parlare con un operatore che ci fornirà l’assistenza di cui abbiamo bisogno, ad esempio per la mancata erogazione del tagliando.
Inoltre, bisogna sempre prestare attenzione alle corse riservate, come ad esempio quelle dedicate al Telepass o al solo ed esclusivo utilizzo delle carte come metodo di pagamento, se con noi abbiamo solo i contanti.
Infine, è consigliato utilizzare l’app Free to X, perché in caso di ritardi dovuti a lavori in corso, si potrebbe aver diritto a un rimborso del pedaggio.
L'articolo 176 del Codice della Strada prevede serie conseguenze per coloro che deliberatamente evitano di pagare i pedaggi autostradali. Questo è quanto troviamo scritto al comma 11: “Sulle autostrade e strade per il cui utilizzo sia dovuto il pagamento di un pedaggio, l’esazione può essere effettuata mediante modalità manuale o automatizzata, anche con sistemi di telepedaggio, con o senza barriere. I conducenti devono corrispondere il pedaggio secondo le modalità e le tariffe vigenti. Ove previsto e segnalato, i conducenti devono arrestarsi in corrispondenza delle apposite barriere e incolonnarsi secondo le indicazioni date dalle segnalazioni esistenti o dal personale addetto”.
Se un automobilista passa attraverso un casello senza fermarsi, non solo mette a rischio la sicurezza personale e quella degli altri utenti della strada, ma si espone anche a pesanti sanzioni amministrative. Sempre al comma 11 è specificato che i servizi di polizia stradale riguardanti la prevenzione e l’accertamento delle violazioni dell’obbligo di pagamento del pedaggio possono essere effettuati “anche dal personale dei concessionari autostradali e stradali e dei loro affidatari al servizio di riscossione, limitatamente alle violazioni commesse sulle autostrade oggetto della concessione, nonché, previo accordo con i concessionari competente, alle violazioni commesse sulle altre autostrade”.
Infine, il comma 11-bis precisa che al pagamento del pedaggio, se e quando dovuto, e degli oneri di accertamento del medesimo, “sono obbligati solidalmente sia il conducente sia il proprietario del veicolo”. Lo stabilisce anche l’articolo 196 del Codice della Strada (rif. Principio di Solidarietà).
In particolare, il mancato pagamento può comportare una multa da 430 a 1.731 euro. Ancora più seriamente, ci sono casi in cui l'evasione del pedaggio può avere implicazioni penali. Questo è stato confermato da una decisione della Corte di Cassazione nel 2018.
La Corte di Cassazione aveva infatti esaminato un caso riguardante due individui accusati di insolvenza fraudolenta per non aver pagato ripetutamente il pedaggio autostradale, utilizzando la corsia dedicata. In difesa, hanno sostenuto di non avere denaro contante al momento e hanno contestato l'applicazione della legge penale, suggerendo che si trattasse solo di un "mero inadempimento contrattuale".
Tuttavia, la Suprema Corte, con la sentenza n. 38467/2018, ha chiarito che non pagare il pedaggio è considerato un reato di insolvenza fraudolenta. Infatti, ritirando il talloncino all'ingresso, si accetta l'offerta contrattuale di pagare il pedaggio. La Corte aveva evidenziato che l'intenzione fraudolenta può essere dedotta dal comportamento complessivo dell'individuo, come il passaggio reiterato nella corsia riservata. Questo indicava chiaramente la mancanza di volontà di pagamento.
L'art. 641 del c.p. stabilisce che l'insolvenza fraudolenta è punibile con fino a 2 anni di reclusione o una multa fino a 516 euro. Se il debito viene saldato prima della condanna, il reato viene estinto. Transiti multipli senza pagamento possono portare a condanne più severe.
Certi errori sono comprensibili. Magari un giorno abbiamo erroneamente utilizzato la corsia Telepass, oppure siamo stati coinvolti in un malinteso in cui un motociclo è passato vicino a te. In tali circostanze, è essenziale rivolgersi al Telepass Point più vicino, fornendo tutte le prove pertinenti, come le ricevute di pagamento. Se, invece, la multa è già stata inviata al nostro domicilio, esistono procedure di ricorso disponibili attraverso il giudice di pace o il prefetto.
Riassumendo, in caso di irregolarità al casello autostradale, sia volontarie che involontarie, abbiamo visto che è possibile ricevere una multa. Spesso riguarda il mancato pagamento del pedaggio, ma può anche essere dovuta a errori come imboccare la corsia Telepass senza dispositivo o scendere dall'auto.
L’art. 176 del Codice della Strada stabilisce che non pagare il pedaggio può comportare sanzioni da 84 a 335 euro, ma può arrivare fino a 7.953 euro in situazioni di pericolo per la circolazione. Se si riceve una multa ingiusta, è possibile rivolgersi al Punto Blu più vicino (o Telepass Point, visto che molti Punti Blu non sono più attivi), un centro assistenza lungo l'autostrada, per avviare una procedura di conciliazione, fornendo documentazione a proprio favore.
In caso di problemi, si consiglia di conservare la ricevuta di pagamento. Se si riceve una multa ingiusta, inoltre, si può fare ricorso al giudice di pace entro 30 giorni dalla notifica o presentare ricorso al prefetto entro 60 giorni, purché la multa non sia stata pagata.
Se ci troviamo davanti a una sbarra alzata in un casello, bisogna resistere alla tentazione di proseguire senza pagare. Anche se la barriera è aperta, le telecamere registrano il nostro passaggio, individuando il numero di targa, e risultando in una comunicazione di mancato pagamento inviata al nostro domicilio. In tali situazioni, è imperativo cercare una soluzione presso il Punto Telepass o il casello più vicino.