Le sospensioni dell’auto senza ammortizzatori

Tecnologia
Pubblicato 18 novembre 2024

Le sospensioni progettate dalla Marelli fanno a meno dei classici ammortizzatori, sostituiti da motorini elettrici con lo scopo di migliorare il comfort.

DICIAMO ADDIO ALL’OLIO - La Marelli ha progettato una nuova sospensione attiva elettromeccanica (Fully Active Electromechanical Suspension System) che ha come elemento attivo un attuatore di forma cilindrica collegato a un braccio della sospensione che prende il posto dell’ammortizzatore (l’elemento elastico rimane), ma riesce a implementare funzioni molto più evolute del semplice smorzamento degli ammortizzatori idraulici, anche di quelli attivi. Si tratta infatti di un dispositivo che può erogare forza e non soltanto assorbirla, essendo quindi in grado di implementare funzioni evolute quali la riduzione attiva del rollio e del beccheggio (guarda il video in fondo all'articolo). 


Nel disegno qui sopra si vede come l’ammortizzatore è sostituito da un attuatore collegato a un braccio della sospensione con un tirante. La tradizionale molla rimane al suo posto. Incontrando un ostacolo, come un dosso, l’attuatore riduce l’impatto sollevando la ruota. Quando quest’ultima ridiscende, invece, si genera elettricità.

Secondo l’azienda il prodotto rappresenta “una svolta per la tecnologia automotive, in quanto aumenta la sicurezza e migliora le prestazioni del veicolo e l’efficienza energetica garantendo un’esperienza di guida senza eguali”. Dichiarazioni impegnative quindi, che hanno però un background di sostanza: Marelli parla infatti di un sistema completamente elettromeccanico il cui tempo di risposta (pochi millisecondi) lo rende proattivo, a differenza delle sospensioni idrauliche/meccaniche.

SOSPENSIONI O ROBOT? -  L’insieme è definito come un “sistema robotizzato che controlla attivamente la dinamica verticale delle sospensioni grazie a quattro attuatori. Le sospensioni analogiche passive o semi-attive vengono quindi trasformate in sospensioni completamente digitali.” Ogni attuatore è composto da un motore elettrico brushless, un riduttore a ingranaggi, un sensore di corsa e un’unità elettronica di controllo. Questi componenti azionano una leva che può ruotare per un certo angolo, misurato dal sensore citato più sopra, ed è collegata al braccio principale della sospensione con un tirante o un sistema di leve. 

Una soluzione simile era l’eROT di Audi, che però non è arrivata alla produzione (qui per saperne di più).Ogni attuatore del sistema Marelli applica quindi alla singola sospensione una forza che può essere modulata per assolvere a ogni tipo di compito. Il primo è lo smorzamento delle oscillazioni, che promette però di essere esplicato in modo particolarmente evoluto: il funzionamento attivo permette infatti di regolare finemente lo smorzamento, lasciando la sospensione più “libera” nelle sconnessioni brevi e frenandola di più nelle sollecitazioni più lente, limitando per esempio il coricamento laterale in curva. Stesso discorso per il fine corsa, la cui gestione può simulare le soluzioni idrauliche Advanced Comfort viste per esempio sulla nuova Citroën ë-C3.

ASSORBIRE LE BUCHE E PRODURRE ENERGIA - Quando il motore elettrico dell’attuatore viene messo in movimento dal braccio della sospensione si ottiene un recupero di energia perché esso agisce da generatore, in maniera perfettamente analoga a quel che accade con la frenata rigenerativa dei motori di trazione delle auto elettriche. Più il recupero di energia è elevato e più lo smorzamento è accentuato: secondo Marelli la rigenerazione permette mediamente di recuperare l’80% dell’energia consumata dal sistema, un’ottima notizia per i veicoli in generale e per quelli elettrici in particolare. 

L’unità centrale (ECU - Electronic Control Unit) controlla ogni attuatore grazie a un hardware elettronico specifico e a un software integrato, che valuta la dinamica del veicolo e calcola in tempo reale le forze che ogni attuatore deve applicare alla sospensione. I risultati di queste elaborazioni sono segnali che la ECU invia all’inverter dell’attuatore: il dispositivo converte la richiesta di forza specificata dalla ECU nell’intensità di corrente (ampere) necessaria per ottenerla. 

La gestione promette di essere evoluta perché il sistema agisce sulla base di molti parametri: accelerazione, corsa delle sospensioni, angolo di sterzata, parametri del motore, sollecitazioni in frenata, richiesta di coppia (movimento del pedale dell’acceleratore) e altro ancora. Il tutto è alimentato a 48 V perché le potenze messe in gioco negli attuatori sono abbastanza elevate: a parità di potenza aumentare la tensione permette di ridurre l’intensità della corrente, diminuendo le perdite nei cavi che possono inoltre essere più sottili e leggeri.

QUESTIONE DI FREQUENZE - I tecnici della Marelli mettono l’accento sul fatto che il sistema è efficace per frequenze comprese fra 0 e 30 hertz (simbolo Hz). La frequenza di 1 Hz equivale a una oscillazione al secondo e quindi rientra nei movimenti lenti quali il beccheggio in accelerazione/frenata e il rollio in curva mentre le frequenze superiori si generano con le piccole irregolarità del manto stradale. 

La Marelli dichiara che il suo Fully Active Electromechanical Suspension System riesce a ridurre del 50-60% l’accelerazione trasmessa dal veicolo ai passeggeri: il comfort dovrebbe quindi migliorare molto, ricordando che oscillazioni verticali fra 4 e 8 Hz provocano fatica, testa e il collo risentono negativamente di vibrazioni intorno a 20 Hz, l’addome è sensibile alle frequenze fra 5 e 7 Hz mentre il “mal di mare” `nasce con oscillazioni intorno a 0,7 Hz. Si promette anche la sostanziale neutralizzazione del rollio e del beccheggio fino a 0,5/0,6 g, valori promettenti considerando che una buona automobile in frenata raggiunge circa 1 g di decelerazione. 

Fra i vantaggi promessi una maggiore libertà per i progettisti, dato che gli attuatori possono essere collocati sotto il fondo della vettura e anche questo, insieme alla semplificazione consentita dall’essere una soluzione “oil-free” e al peso contenuto in circa 6 kg per attuatore, ha interessato diversi costruttori che hanno in corso sperimentazioni con Marelli. Altro motivo d’interesse è la possibilità di variare la risposta delle sospensioni modificando il software e la scalabilità del sistema verso vari segmenti di veicoli: prospettive interessanti, quindi, che speriamo vengano portate alla produzione di serie.



Aggiungi un commento
Ritratto di Balzar
18 novembre 2024 - 13:24
Sulla carta sembra interessante. Ben vengano questi stratagemmi per recuperare più energia possibile.
Ritratto di serginolatino
18 novembre 2024 - 14:08
Geniale.
Ritratto di Byron59
18 novembre 2024 - 14:31
Mi pare follemente complicato e costoso e impossibile da riparare in caso di malfunzionamento. La sostituzione dovrebbe essere altrettanto cara. Sostituire collaudati sistemi meccanici con analoghi elettronici non mi pare sia la scelta migliore a ogni costo.
Ritratto di Tfmedia
18 novembre 2024 - 14:38
2
+1
Ritratto di NeuroToni
18 novembre 2024 - 15:33
Non fasciamoci la testa prima di essersela rotta.
Ritratto di pierfra.delsignore
19 novembre 2024 - 16:25
4
E' solo l'evoluzione delle sospensioni attive. Se poi funzionerà o meno lo proveranno i fatti
Ritratto di AZ
18 novembre 2024 - 15:49
Bella idea.
Ritratto di simo1888
18 novembre 2024 - 15:54
ma che figata
Ritratto di Gordo88
18 novembre 2024 - 16:29
1
Già se ne parlava qualche mese fa in un articolo analogo di AV.. soluzione molto interessante simile per certi aspetti alle multimatic che usa ferrari, speriamo a breve in una sperimentazione reale e non solo virtuale
Ritratto di Mario Merlo
18 novembre 2024 - 18:32
Sistema interessante ma non applicabile per i costi. Se si pensa che l'ammortizzatore attuale ha una quotazione da commodity metallica, il nuovo sistema e' composto da 4 motori, 4 centraline + 1 ctu di gestione, sensoristica, inverter e alimentazione 48 volt + cablaggi vari...Praticamente un rompicapo economico. Non andra' in produzione x alti volumi. Troppo gap economico con l'attuale che puo' essere comunque migliorato rendendolo molto apprezzabile e simile al sistema elettronico proposto......

DA SAPERE PER CATEGORIA

listino
Le ultime entrate
  • Lamborghini Temerario
    Lamborghini Temerario
    da € 305.000 a € 305.000
  • Alfa Romeo Junior
    Alfa Romeo Junior
    da € 29.900 a € 48.500
  • Ford Focus
    Ford Focus
    da € 30.000 a € 43.650
  • Ford Focus Wagon
    Ford Focus Wagon
    da € 31.000 a € 36.750
  • BYD Sealion 7
    BYD Sealion 7
    da € 47.990 a € 58.990

PROVATE PER VOI

I PRIMI CONTATTI

  • Mobilize Duo 80 Evo
    € 12.500
    L’agile e scattante quadriciclo elettrico Mobilize Duo è l’erede della Renault Twizy. Come l’antenata ha due posti uno dietro l’altro ed è rigida sulle buche, ma ora può vantare le portiere e persino (volendo) il “clima”.
  • BYD Sealion 7 91.3 kWh Excellence AWD
    58.990  circa
    Questa filante crossover a “pila” è ben rifinita, ha un infotainment moderno e, pur con 530 cavalli, punta molto sul comfort: in curva “dondola” un po’ troppo. Ottima la dotazione in rapporto al prezzo.
  • Kia EV3 81.4 kWh Earth
    € 43.950
    Tutta nuova, la crossover elettrica Kia EV3 è molto accogliente e spaziosa. I 204 CV bastano per una guida brillante e l’autonomia pare molto buona. Un po’ vaga, però, la risposta dello sterzo.