Cosa fare e come uscire se si finisce sott’acqua con l’auto

Sicurezza
Pubblicato 11 novembre 2024

Solo il pensiero di finire a mollo con la macchina fa venire la pelle d’oca. Si tratta di una situazione molto pericolosa e salvarsi non è solo una questione di fortuna.

SITUAZIONI MOLTO DIVERSE

In questi giorni di pioggia intensa e rischio allagamenti torna d’attualità il pericolo di trovarsi con l’auto sott’acqua. Si tratta di una situazione molto grave, ma uscire è possibile anche se è necessario restare calmi e sapere cosa fare. Non è facile stabilire una strategia di fuga, perché le situazioni possono essere le più diverse: basta che l’auto si capovolga o si “incastri” in un canale, per rendere tutto più difficile. Su una cosa gli esperti concordano: per cavarsela  occorre agire in fretta (ogni secondo è di vitale importanza) e cercando di mantenere il sangue freddo. 

L’ACQUA SPINGE FORTE

Il problema è la forza dell’acqua, che, a mano a mano che l’auto affonda, agisce sulle porte e sui finestrini (premendoli contro le guarnizioni) rendendone impossibile l’apertura. Certo, quando l’abitacolo si riempie d’acqua la spinta interna equilibra quella esterna e le porte si aprono, ma a quel punto non è detto che sia rimasta aria da respirare. L’ideale è abbassare subito il finestrino (se l’impianto elettrico funziona ancora) e uscire al volo. Ma, per capire cosa conviene fare nei diversi casi, leggete i consigli qui a fianco.

RIEMERGERE È POSSIBILE
 

  • Cercate subito di abbassare il vetro, e nel frattempo slacciate la cintura di sicurezza.
  • Se non siete soli in macchina, però, prima premete il tasto che sblocca le altre porte.
  • Se l’auto è già sott’acqua, cercate di sfondare il finestrino col gomito o con un oggetto a punta.
  • È molto meglio un martelletto con la punta in acciaio temperato (foto qui sotto); si compra dai ricambisti a pochi euro. Tenetelo nel cassetto: in caso di forte urto, può diventare un... proiettile.
  • Invece del solo parabrezza, alcune auto di lusso hanno tutti i vetri a tre strati, impossibili da rompere; si può solo aspettare che l’acqua riempia l’interno per aprire la porta.
  • Prima di rompere il vetro, respirate a fondo e preparatevi ad aggrapparvi: l’acqua vi investirà con violenza.


RC AUTO: NON VI SPETTA UN EURO

Anche per coloro che non si sono trovati in pericolo di vita, ma hanno semplicemente trovato la vettura sommersa dall'acqua mentre era parcheggiata, la sola polizza assicurativa di responsabilità civile, la classica Rca, non dà diritto al risarcimento: serve la garanzia “Eventi naturali”, facoltativa anche per le compagnie (che, talvolta, la abbinano alla polizza “Atti vandalici” o alla “Furto e incendio”). L’indennizzo, però, scatta solo per gli eventi elencati nella lista del contratto. E a vostro carico, restano la franchigia (generalmente di 500 euro) e lo scoperto (una percentuale del danno, che di solito è del 15%): per esempio, su 7.000 euro di riparazioni, 1.050 non vi spettano. E nel caso la macchina sia andata distrutta, si fa riferimento al valore del mezzo il giorno dell’evento.

ATTIVATEVI SUBITO

Per ottenere il rimborso previsto dalla polizza “Eventi naturali”, fornite quanto prima alla compagnia una dichiarazione delle forze dell’ordine o della protezione civile: attesta che l’alluvione, o qualsiasi altra calamità, c’è stata davvero. In mancanza di questo documento, avete diritto a riferirvi alle rilevazioni dell’Osservatorio meteorologico più vicino al luogo della calamità. Dopo aver fotografato tutti i danni all’auto, mettetela a disposizione del perito della vostra compagnia: seguiranno la valutazione del danno effettivo e, infine, l’offerta di rimborso.

CONGELARE LA RCA PER 12 MESI

Per ottenere il rimborso previsto dalla polizza “Eventi naturali”, fornite quanto prima alla compagnia una dichiarazione delle forze dell’ordine o della protezione civile: attesta che l’alluvione, o qualsiasi altra calamità, c’è stata davvero. In mancanza di questo documento, avete diritto a riferirvi alle rilevazioni dell’Osservatorio meteorologico più vicino al luogo della calamità. Dopo aver fotografato tutti i danni all’auto, mettetela a disposizione del perito della vostra compagnia: seguiranno la valutazione del danno effettivo e, infine, l’offerta di rimborso. Una calamità naturale ha messo ko l’auto? Rivolgendovi all’assicuratore, è vostro diritto sospendere la Rca da uno a 12 mesi.

A questo punto, avete tre possibilità: riparare la macchina, per poi riattivare la copertura, senza perdere nemmeno uno dei giorni di Rca in cui la vettura era ferma; riattivare la Rca per un’altra auto nuova (disfacendovi di quella vecchia); vendere o rottamare il veicolo chiudendo la polizza (vi spetta rimborso della Rca pagata e non goduta, senza le tasse, pari a circa il 25%).

FINIRE IN ACQUA CON L’AUTO ELETTRICA: CHE SUCCEDE?

Se si finisce in acqua con l’auto elettrica che succede? Di sicuro nulla di buono, ma di certo non si rimane folgorati. Finire in acqua con l’auto elettrica non avrebbe lo stesso effetto di far cadere un phon acceso in una vasca piena d’acqua. Infatti, le auto elettriche sono realizzate anche per essere totalmente sicure nel caso in cui dovessero entrare a contatto con l’acqua: di casi ce ne possono essere molti. Dalla semplice pioggia, a un violento acquazzone, dal restare bloccati in un sottopasso allagato, fino a finire direttamente nel fiume.

Il sistema che si compone del motore elettrico e del pacco batterie è isolato dal telaio e per questo motivo non innesca scariche elettriche. Le batterie e i singoli componenti che si trovano nell’auto elettrica, infatti, sono opportunamente isolati e se l’acqua finisce in acqua e si spegne, la batteria resta isolata dal resto del veicolo. In parole povere, un’auto elettrica è progettata per evitare di restare folgorati a contatto con l’acqua, anche nel caso in cui il veicolo dovesse venire sommerso.

Ora, ovviamente l’auto elettrica non è una barca, quindi danni ce ne saranno. Si rischia di restare folgorati, sì, ma dal prezzo che l’officina proporrà per la riparazione e i ricambi. Tuttavia, possono esserci dei rischi più importanti nel caso in cui l’auto venga sommersa dall’acqua: prima di tutto, il rischio è la fuoriuscita di liquidi della batteria, si tratta di sostanze tossiche, con tutto il pericolo che comportano. In secondo luogo, una sommersione prolungata potrebbe causare danni rilevanti ai componenti elettrici del sistema di alto voltaggio. Il rischio massimo generato da questa eventualità è un corto circuito, e quindi un possibile incendio quando l’auto viene fatta uscire dall’acqua.

Per evitare questi rischi, è bene che il conduttore di un’auto elettrica presti molta attenzione quando si tratta di attraversare un tratto di strada allagato. Generalmente, è meglio che il livello dell’acqua non arrivi alla scocca o sopra i cerchi, anche se alcune case automobilistiche, facendo forza sulla certificazione IP67 (impermeabilità) delle batterie, prolungano la durata della resistenza dell’auto elettrica in una sommersione non più profonda di 1 metro.

Naturalmente, meglio non rischiare, ma se si tema la folgorazione o fenomeni di elettrocuzione, questi non avverranno. L’entità dei danni, invece, dipende dalla profondità della sommersione e dalla sua durata: più profonda e più lunga saranno, maggiori saranno i danni da far riparare.



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Ritratto di Roman24
11 novembre 2024 - 16:25
Ho un martelletto come quello descritto, comprato in un supermercato. Secondo le istruzioni bisognerebbe attaccarlo a una superficie dell'abitacolo, ci sono i supporti nella confezione. Questo per evitare che viaggi per la macchina in caso di ribaltamento. Sarebbe anche difficile trovarlo in mezzo al caos che ne seguirebbe. Si potrebbe mettere anche in uno scomparto chiuso, ma bisogna essere sicuri che non si apre con gli urti o in caso di ribaltamento.
Ritratto di Sherburn
11 novembre 2024 - 17:34
Comunque nelle ultime macchine anche da spente per qualche secondo i finestrini funzionano. Il più è togliersi la cintura di sicurezza. Se la macchina ha preso una botta alle volte rimangono bloccate. E a quel punto non si riesce a raggiungere lo sportellino portaoggetti. Utile controllare (guardarli dall'alto in sezione) se i finestrini sono laminati o no. Se non sono laminati, i più comuni, e si dovesse romperli, è meglio colpire in un angolo, non nel centro, perchè al centro sono più elastici. Anche un cacciavite a testa piatta va bene, in un angolo, dentro la guarnizione, ruotare con decisione e poi finire con le mani (fasciate in qualcosa) a partire dal punto di rottura. Se si esce, o si aiuta qualcuno ad uscire da un finestrino rotto, controllare quanto prima ogni parte del corpo di se stessi o del malcapitato per capire se ci sono ferite da trattare. Tra freddo e adrenalina alle volte non si sentono.
Ritratto di Andre_a
11 novembre 2024 - 22:25
Giusto. Io l'ho sempre tenuto sotto al sedile del passeggero, accanto all'estintore.
Ritratto di Sherburn
12 novembre 2024 - 11:51
L'estintore è un'ottima idea.
Ritratto di Andre_a
12 novembre 2024 - 12:04
In pista è obbligatorio l'estintore, non so se in tutte le piste o solo alcune, quindi ormai l'ho preso come abitudine. Costa poco e non si sa mai. Mi è servito una volta sola e fortunatamente non sulla mia macchina.
Ritratto di Road Runner Superbird
11 novembre 2024 - 16:44
Molti a Valencia sono morti nelle loro auto nel tentativo di metterle al sicuro. Li oltre all'acqua c'erano fango e detriti con tutta la loro forza travolgente. Penso che questa sia la situazione più realistica e drammatica che cadere in acqua da un molo.
Ritratto di pierfra.delsignore
11 novembre 2024 - 16:57
4
In un alluvione riuscire ad uscire o meno è poco determinante con la spinta dell'acqua e fango muori comunque, anche se cadi in mare o lago, se lo fai a velocità elevata difficile che tu riesca ad aprire il vetro e comunque quando lo fai probabilmente sei troppo a fondo per riuscire ad emergere soprattutto se non siamo in estate lo shock termico basta da solo ad ucciderti per arresto cardio circolatorio.
Ritratto di Sherburn
11 novembre 2024 - 17:18
E quindi uno che fa, approfitta dei 30/40 secondi per mandare un whatsapp con le ultime volontà?
Ritratto di pierfra.delsignore
11 novembre 2024 - 19:10
4
Alcuni lo fecero sugli aerei dirottati dai terroristi l'11/9 o in altre situazioni. Semplicemente sei spacciato, c'è stato un caso putroppo simile recentemente una Mercedes, finita in un lago, anche se il conducente, tra l'altro un sub è riuscito ad uscire è morto per arresto cardiocircolatoria e quando lo ha fatto l'auto si trovava a 10 metri di profondità, figurati una persona normale non particolarmente atletica. Diciamo che in un caso del genere per sopravvivere devi avere molta molta fortuna oltre che lucidità, tanti anni fa un mio collega salvò una donna che a seguito di un incidente stava per affogare in un canale di irrigazione di 1 metro di profondità faticando non poco a distruggere il vetro e parliamo di acqua che stava entrando molto molto lentamente. Dovresti avere la fortuna di aprire prima i finestrini toglierti subito la cintura ed essere ad agosto, diciamo quel giorno non dovevi morire
Ritratto di Newcomer
11 novembre 2024 - 17:50
Tranquillo, il calore delle fiamme della tua elettrica ti manterrebbe al sicuro

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