Ha ospitato per la prima volta il Mondiale di Formula 1 nel 1996: il percorso si snoda nel cuore della città di Melbourne ed è ricavato raccordando le strade perimetrali del lago artificiale ricavato nell'Albert Park. Negli altri giorni è adibito alla normale circolazione stradale, eppure l'asfalto dell'Albert Park è tra i meno sconnessi dell'intero Circus; la partenza è fissata alle 16 ora locale, per favorire l'acclimatamento dei piloti europei, un risultato raggiunto con la FIA dopo che per anni si era parlato di disputare la gara in notturna. Le medie sul giro sono elevate per un circuito cittadino (con una punta massima prossima ai 320 km/h), ma i rettilinei sono brevi e le difficoltà di sorpasso evidenti.
Dal punto di vista tecnico, è uno dei circuiti meno impegnativi per i piloti, anche se la curva Whiteford va ben preparata. Due le zone DRS, una sul rettilineo collocato tra la curva 8 e la curva 9, e una tra la 12 e la 13. Melbourne è anche uno dei tracciati più veloci del calendario, con il giro della pole di Lewis Hamilton nel 2019 che ha raggiunto una media di oltre 235 km/h. Nel 2001 qui perse la vita, colpito da una ruota staccatasi dalla macchina di Villeneuve, un commissario di pista; da allora, il regolamento prevede i cavi di ritenzione sulle monoposto per evitare simili episodi.