Ricevere una sanzione stradale è un evento che può capitare a tutti. Alcune persone, però, sono tentate di non dare seguito al pagamento, sperando che la situazione svanisca. Tuttavia, questa scelta può portare a gravi conseguenze, e queste, nella maggior parte dei casi, avvengono. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le ripercussioni legate alle multe non pagate in Italia e daremo consigli su come comportarsi al meglio.
Una multa stradale non è semplicemente una penalizzazione per un comportamento sbagliato. È una sanzione imposta dalle autorità competenti per garantire la sicurezza e l'ordine sulle strade. Ignorare la multa può portare a complicazioni legali e finanziarie.
Quando si decide di non pagare una multa, infatti, si entra in un circolo di problemi. Le principali conseguenze includono l’applicazione delle seguenti azioni:
È essenziale essere consapevoli delle diverse scadenze legate alle multe stradali:
Di norma, si dispone di 60 giorni dalla data di notifica per saldare l'importo dovuto. Se la contravvenzione viene rilevata direttamente sul posto, il conteggio parte dalla data di rilascio. In caso contrario, la data di riferimento sarà quella della notifica ricevuta presso la propria abitazione o ritirata presso l'ufficio postale. Occorre ricordare che dopo 10 giorni in giacenza presso l'ufficio postale, la notifica si considera come ricevuta.
La riscossione delle multe non pagate non è sempre immediata. Dopo il sessantunesimo giorno dalla notifica, il Comune ha la facoltà di avviare la riscossione esattoriale, ma spesso questo passaggio può richiedere mesi o addirittura anni. Una volta formato il "ruolo", un documento che certifica il debito, viene notificata una cartella esattoriale all'automobilista. Se non avviene il pagamento entro 30 giorni dalla notifica, si può arrivare al pignoramento dei beni.
Le multe non pagate non restano in sospeso indefinitamente. Hanno una prescrizione di 5 anni. Tuttavia, ogni notifica o sollecito di pagamento interrompe questo periodo di prescrizione, facendolo ricominciare. Ma attenzione: tra la certificazione del debito e la notifica della cartella esattoriale, non devono passare più di 2 anni, altrimenti la richiesta di pagamento può diventare illegittima. Approfondiremo questo tema a breve, in un paragrafo a parte.
Per assicurarsi di affrontare la sanzione nella maniera più economica, è fondamentale rispettare alcune date chiave:
Un mancato pagamento non passa inosservato dalle autorità competenti. Queste possono applicare una serie di misure punitive come:
Il fermo amministrativo dell’auto è una delle misure più severe che le autorità possono adottare. È essenzialmente una sospensione temporanea dell'utilizzo del veicolo, solitamente disposta in seguito a ripetute violazioni del Codice della Strada o al mancato pagamento delle sanzioni. La durata del fermo può variare, ma raramente supera i 90 giorni. Tuttavia, tale periodo può essere prorogato in caso di ulteriori violazioni.
Una delle comunicazioni più comuni riguarda la cartella di pagamento. Questo documento, inviato dall'Agenzia delle Entrate o da un altro Ente Creditore, serve a informare la persona della necessità di pagare l'importo dovuto per una violazione al Codice della Strada. All'interno della cartella sono riportati tutti i dettagli dell'infrazione, incluso l'importo da saldare e eventuali interessi accumulati.
Importante da notare è che la cartella di pagamento deve essere consegnata entro cinque anni dalla data di notifica originale. Se non si risolve il pagamento, le conseguenze possono essere gravi, incluse ulteriori penalità e potenziali ripercussioni penali.
Le sanzioni stradali possono essere comunicate in diversi modi. Alcune vengono notificate immediatamente al momento dell'infrazione, mentre altre vengono inviate successivamente all'indirizzo del destinatario. Per legge, la notifica deve avvenire entro 90 giorni dall'accertamento dell'illecito. Se non viene rispettato questo termine, il destinatario ha il diritto di rifiutare il pagamento.
Se si riceve la notifica a casa, l’entità che emette la multa ha un termine di 90 giorni dalla data della contravvenzione per inviare la notifica. Questo periodo prende inizio dal giorno della contravvenzione fino all'invio effettivo della notifica. È fondamentale tener presente questa tempistica, poiché superando tale termine, il cittadino ha il diritto di contestare la validità della sanzione. Infatti, qualora la multa dovesse arrivare lo stesso trascorso il tempo di 90 giorni, spetterà comunque a chi ha ricevuto la multa ormai illegittima contestarla e presentare ricorso tramite i canali ufficiali.
Se si ritiene che una multa non sia giustificata, esistono procedure di ricorso da seguire:
Al momento della presentazione, il ricorso dovrebbe includere dati personali, dettagli della notifica, motivazioni del ricorso e ogni altra informazione ritenuta pertinente.
Pagare la multa entro 5 giorni dalla notifica consente di ottenere uno sconto del 30% sull'importo totale. Ciò non influisce sui tempi effettivi di pagamento. Tuttavia, è importante notare che questa riduzione potrebbe non essere sempre disponibile.
Se una multa non viene saldata entro 60 giorni dalla notifica e non si presenta alcun ricorso, l'ente inizia il processo di riscossione. Questo comporta il trasferimento del debito all'Agente di Riscossione, tipicamente l'Agenzia delle Entrate. L'Agenzia, a sua volta, emette una cartella esattoriale, aggiungendo gli interessi dovuti.
Ogni ritardo nel pagamento di una multa porta ad un incremento dell'importo originale. Dopo 60 giorni dall’emissione, la somma aumenta a causa degli interessi e delle sanzioni. La crescita avviene del 10% ogni 6 mesi sul totale dovuto. In aggiunta agli interessi e alle more, potrebbero scattare anche sanzioni più severe, come il sequestro dell’auto, previo preavviso di 30 giorni.
Ovviamente, come già anticipato, se si è certi di aver commesso l’infrazione e non si deve presentare ricorso, conviene pagare la multa entro 5 giorni dalla data di notifica, in modo tale da saldarla con il 30% di sconto.
La prescrizione rappresenta un elemento fondamentale del sistema giuridico, poiché assicura che le controversie non rimangano indefinitamente pendenti. Per le multe stradali, pur essendo un'opzione raramente applicata, rappresenta un’ultima ancora di salvezza per il trasgressore.
La prescrizione rappresenta una delle principali tutele giuridiche a disposizione del cittadino, un meccanismo che può condurre all'estinzione di un obbligo, in questo caso il pagamento di una multa. Quando un Ente emette una sanzione, questa deve essere notificata entro 90 giorni. Una volta notificata, l'obbligato ha vari termini per effettuare il pagamento: 5 giorni per usufruire del 30% di sconto e 60 giorni come termine ordinario.
Non pagare una multa entro i termini stabiliti può avere diverse conseguenze. Se non avviene il pagamento entro i tempi indicati, e nessun ricorso viene presentato al Prefetto o al Giudice di Pace, l’ente erogatore avrà un interesse primario: far rispettare i termini di prescrizione e riscuotere il dovuto.
Dopo la scadenza del termine di pagamento, il debitore può sperare che l'ente non invii ulteriori comunicazioni o non proceda con la fase esattoriale. Soprattutto in grandi città, dove gli enti devono gestire molte multe, può accadere che alcune rimangano in sospeso. Se ciò avviene, e nessun atto formale viene successivamente notificato, il debito si estingue dopo un periodo prescrizionale di 5 anni.
Dall’infrazione alla notifica, l’ente ha 90 giorni per comunicare la sanzione al trasgressore. La data da considerare valida è quella in cui la raccomandata viene consegnata all'ufficio postale. Una volta notificata, l'obbligato ha 60 giorni per pagare. Se intende fare ricorso, ha 30 giorni per il Giudice di Pace e 60 giorni per il Prefetto. Se non si paga e non si fa ricorso, la multa diventa definitiva.
L’amministrazione, dopo aver reso la sanzione definitiva, deve incaricare un agente della riscossione per l'invio della cartella esattoriale, che dovrà essere notificata al trasgressore entro due anni. Oltre questo periodo, si parla di decadenza, precludendo all’ente ulteriori azioni.
Riepilogando, la prescrizione delle multe avviene quindi dopo 5 anni dall’ultimo atto formale notificato. Se nessun verbale viene notificato entro 90 giorni, il debito decade. Tuttavia, se una multa viene inviata oltre questo termine, è comunque necessario presentare un ricorso per contestarla.
La prescrizione può subire interruzioni. Ad esempio, atti formali da parte dell'amministrazione o determinate azioni legali (come il ricorso al Prefetto o l'opposizione al Giudice di Pace) possono azzerare il periodo prescrizionale, che dovrà quindi ricominciare da capo.
Cosa succede se non si liquida una multa, anno per anno? Andiamo a riepilogare:
Dopo due anni dall'emanazione di una multa, non si è ancora in una fase di prescrizione completa. Ma è fondamentale sapere che l'ente incaricato del recupero deve inviare la notifica entro questi 24 mesi, a partire dal momento in cui la sanzione diventa esigibile.
Se una multa è ancora in sospeso dopo 36 mesi, non è ancora prescritta. Durante questo periodo, potresti ricevere una comunicazione chiamata "avviso bonario". Se si riceve questa notifica, la prescrizione viene interrotta e il periodo di cinque anni ricomincia da zero.
Dopo cinque anni, finalmente, la sanzione si estingue. Ma attenzione: questo non avviene in modo automatico. Bisogna far valere questo diritto, rivolgendoti:
Molte persone credono di essere esperte in multe e ricorsi basandosi su informazioni incomplete o errate, contribuendo alla diffusione di miti.
Ad esempio, non pochi soggetti pensano che evitare di ritirare una raccomandata o rifiutarsi di firmare un verbale possa evitare l’efficacia della multa. Ma in realtà, secondo le normative, la multa è considerata comunque notificata e il pagamento resta obbligatorio. Ignorare la notifica può anche precludere la possibilità di controllare il verbale alla ricerca di errori. Pertanto, in caso di contestazioni, l’ideale è farsi consigliare da un esperto legale.
Inoltre, molti cercano moduli precompilati online pensando che basti per contestare una multa. Ma il ricorso ha bisogno di motivazioni concrete basate su norme e giurisprudenza. Non è sufficiente presentare un generico "ricorso vincente", poiché ogni caso è unico.
Proseguendo con i falsi miti, c'è una diffusa convinzione che il Prefetto sia meno incline ad annullare multe rispetto al Giudice di Pace. In realtà, entrambi devono basare le loro decisioni sulla legge e sulla giurisprudenza, non su simpatie o antipatie personali.
Molte persone pensano che assumere un avvocato costi più della multa stessa. Tuttavia, le tariffe degli avvocati sono negoziabili e spesso può valere la pena consultare un professionista. Ovviamente, dipende da caso a caso, ovvero dall’effettiva necessità o meno di un avvocato.
Affermare di non aver commesso l'infrazione raramente ha successo in quanto le dichiarazioni degli agenti di polizia hanno un peso considerevole e difficilmente discutibile, a meno che non si abbia effettivamente ragione. Importante è capire che la multa è inviata al proprietario del veicolo, non necessariamente al trasgressore.
Solo perché c'è una foto dell'infrazione non significa che la multa sia automaticamente valida. Ci possono essere molte irregolarità procedurali o tecniche che possono rendere una multa non valida.
Infine, trovare una sentenza favorevole online non garantisce successo. Le sentenze non hanno forza di legge e ogni giudice può interpretare le cose diversamente.
Se si sospetta di aver commesso un'infrazione, come superare il limite di velocità, molti si chiedono se c’è un modo per verificare in anticipo eventuali sanzioni. Al momento, non esistono sistemi telematici accessibili al pubblico per questa verifica. Spesso, l’unico modo è attendere la notifica o, eventualmente, rivolgersi direttamente alle autorità competenti.
In caso di dubbio su multe notificate ma non ancora saldate, esiste una procedura per verificare eventuali debiti. Tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, nell'area riservata, è possibile visualizzare eventuali sanzioni pendenti e relative opzioni di pagamento.
Se si ricevono più multe in uno spazio ristretto, la domanda sorge spontanea: "Devo pagarle entrambe?". La risposta è sì. Ogni multa è una sanzione amministrativa indipendente. A meno che non vi siano basi valide per contestare, entrambe le sanzioni dovranno essere saldate entro i termini previsti.
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