DS 4 usata: pregi e difetti

Auto usate
Pubblicato 02 aprile 2025

Le noie (elettroniche e di meccanica) non sono mancate nei primi anni di produzione, quando questo modello faceva parte della gamma Citroën. Con le più recenti DS, si va sul sicuro.

Realizzata sulla base della C4, ma più ricercata, la DS 4 ha militato, nella prima parte della carriera, nella scuderia Citroën; dal 2015, con la nascita del brand DS, è entrata nella gamma di questo marchio. Il passaggio ha coinciso con un significativo aggiornamento di prodotto e con la soluzione di vari “problemi di gioventù”.

SE SI ALLUNGA SONO GUAI

Nei primi due anni, gli inconvenienti si concentravano sul 1.6 THP a benzina, soggetto all’allungamento della catena di distribuzione (annunciato da rumorosità metallica, può provocare seri danni al motore). Avarie anche per l’elettrovalvola che regola la pressione dell’aria d’aspirazione del turbo. 

DIESEL VECCHIE? CINGHIA A RISCHIO

Fino al 2014, i 1.6 e-HDi erano soggetti a cedimenti della cinghia degli accessori e degli iniettori. Lamentele per la deformazione del serbatoio del liquido AdBlue (riduce le emissioni di ossidi d’azoto) dei BlueHDi. 

L'AVANTRENO SI FA SENTIRE

Sostituendo le biellette della barra stabilizzatrice e le viti di fissaggio delle sospensioni, spesso si pone rimedio ai rumori metallici dell’avantreno.

QUANDO LA TECNOLOGIA TI ABBANDONA

Si registrano anche, fino al 2014, spegnimenti del sistema multimediale, black-out temporanei dello schermo (va aggiornato il software) e malfunzionamenti dei sensori di distanza.

LA CRONOLOGIA

2011 - Debutta, con il marchio Citroën, con il 1.6 VTi a benzina (aspirato) da 120 CV e il turbo 1.6 THP nelle varianti da 156 e da 200 CV. A gasolio sono il 1.6 e-HDi da 111 CV e il 2.0 HDi da 163. Gli allestimenti si chiamano Chic (sei airbag e cerchi in lega), So Chic (ha pure i sensori di distanza posteriori e il “clima” automatico) e Sport Chic (aggiunge i sedili in pelle con funzione di massaggio). 

2012 - Completa la gamma il 2.0 HDi da 136 CV, mentre il 1.6 turbo a benzina passa da 156 a 163 cavalli e il 1.6 e-HDi ne guadagna 3. 

2013 - Per le diesel, la serie limitata Just Matt, con verniciatura opaca della carrozzeria (sette le tinte) e cerchi in lega di 18” di colore nero lucido.

2015 - Nasce il brand DS e la vettura viene aggiornata: frontale con mascherina più grande e variante Crossback (più alta da terra di 3 cm). Esce di scena il 1.6 VTi (sostituito dal 1.2 PureTech da 131 CV); il 1.6 THP è ora disponibile con 165 o 211 CV. Nuovi i diesel 1.6 BlueHDi da 120 CV e 2.0 da 150 o 181 CV.

2016 - Il motore 1.6 BlueHDi si può avere anche con 99 CV (tranne che per la Crossback). Non è abbinabile all’allestimento Sport Chic. 

2017 - Si avvicina il temine della produzione e comincia la progressiva riduzione delle versioni: esce di scena il 1.6 THP da 211 cavalli. 

2018 - La gamma viene ulteriormente semplificata: rimane in vendita solamente il motore 1.6 BlueHDi, nelle varianti da 99 e 120 cavalli.

I MOTORI

  • Il 1.2 turbo a tre cilindri è potente (ha 131 CV) per la cubatura, risponde con prontezza, sale di giri rapidamente e non alza troppo la voce. Basso il consumo medio di omologazione: 20 km con un litro di benzina.
  • Il 1.6 turbodiesel da 120 CV offre prestazioni adeguate e beve poco: 17,9 km/l rilevati a fronte dei 25,6 “ufficiali”. Tuttavia è abbinato a un cambio dalle ultime marce lunghe, che penalizzano parecchio la ripresa.
  • Il 2.0 turbodiesel da 150 CV rende l’auto briosa anche a pieno carico e spinge con vigore “allungando” fino a 4750 giri. Promette bassi consumi (il dato di omologazione parla di una media di 22,7 km/l).

 

PERCHÉ SÌ
  • Finiture
    Nell’abitacolo come nel baule, la qualità di materiali e assemblaggi è elevata.
  • Frenata
    L’impianto è potente (brevi gli spazi d’arresto) e l’auto non si scompone. 
  • Tenuta di strada
    La sensazione di sicurezza in curva, anche a velocità elevata, è notevole. E l’Esp è pronto a intervenire.
PERCHÉ NO
  • Bagagliaio
    Non è piccolo, ma ha la soglia di carico alta da terra e il fondo scavato.
  • Porte posteriori
    Le loro ridotte dimensioni (e la forma) riducono l’accessibilità. E i finestrini, tutt’altro che ampi, sono fissi. 
  • Visibilità
    Il lunotto è piccolo e inclinato. E anche la forma dei montanti non aiuta.


I GUASTI PIÙ FREQUENTI

  • Non rare fino al 2015 le segnalazioni di rumori metallici dalle ruote anteriori. C’è chi ha cambiato gli ammortizzatori, ma spesso è sufficiente sostituire le biellette della barra stabilizzatrice e le viti di fissaggio delle sospensioni.
  • Parecchi clienti hanno lamentato l’oscuramento temporaneo dello schermo del sistema multimediale (anche quando viene attivata la retrocamera). È un problema che si risolve, in molti casi, riprogrammando la centralina.
  • Nei 1.6 THP (in particolare quelli del 2011 e di inizio 2012) la catena di distribuzione tendeva ad allungarsi, causando (qualora non venisse sostituita) la perdita della fase corretta: usare l'auto in queste condizioni può danneggiare il motore.
  • I vecchi e-HDi erano afflitti da rotture della cinghia degli accessori e da irregolarità di funzionamento: colpa, di solito, degli iniettori difettosi (da sostituire nelle auto precedenti la primavera del 2014) e della centralina (da riprogrammare). 


QUALE SCEGLIERE?

Complice il prezzo non proprio competitivo a cui era venduta da nuova, la berlina francese non ha avuto successo e si è svalutata rapidamente. Dal 2018, poi, è fuori produzione, e ciò ne ha accelerato la perdita di valore.

In particolare, è la 1.6 a gasolio a essere in cima alle preferenze, specialmente se ben equipaggiata. Non molto diffusa, ma piuttosto ricercata, la 1.2 a benzina. La tassa di possesso di quest'ultima (in base all’aliquota nazionale più diffusa) è di 247,68 euro.

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Ritratto di Nonmenefreganiente Dellevostreopinioni
2 aprile 2025 - 15:44
"in particolare, è la 1.6 a gasolio a essere in cima alle preferenze" e calò il silenzio...
Ritratto di giocchan
2 aprile 2025 - 17:05
L'alternativa è un 1.2 con cinghia in bagno d'olio (che si rompe sicuro)
Ritratto di Balzar
2 aprile 2025 - 16:20
Ecco uno dei tanti (sempre di più) articoli della imminente cubanizzazione italiana; pregi, difetti e consigli per l'acquisto di auto di 10-20 anni fa.
Ritratto di Road Runner Superbird
2 aprile 2025 - 16:38
Ma infatti l'usato di qualche anno è il "nuovo" nuovo. Si spendono dai 15 ai 30k per auto con i canonici 3 anni e 100k km (quelle rientrate dai leasing). Mentre il resto delle compravendite spremono auto fino a 400k km.
Ritratto di giocchan
2 aprile 2025 - 17:06
Almeno avessero parlato di Honda Civic, o di altre auto più "appetibili"... chi se la prende la DS4 col Puretech???
Ritratto di Anacleto verde
3 aprile 2025 - 09:53
...finalmente uno che ha capito cosa sta succedendo alla classe media italica. Grazie al "socialismo progressista europeo" :città devastate, sporche, violente, putride, sanità inesistente, lavoro precario, auto e abitazioni sempre più simili a tabernacolo tuguri.
Ritratto di Road Runner Superbird
3 aprile 2025 - 10:53
+1
Ritratto di Fulminato
3 aprile 2025 - 13:20
Si, si.. proprio come Cuba che è stata vittima esclusivamente del socialismo con la compartecipazione dei vostri idoli americagni e quella sarà la nostra fine..
Ritratto di joeyz69
3 aprile 2025 - 17:26
+1
Ritratto di Rav
2 aprile 2025 - 16:49
4
Non so quante possano essercene, non è sicuramente stata una best sellers. La coeva C4 invece per chi cerca una media usata a poco prezzo credo sia ancora valida, probabilmente più di questa DS4 anche solo perchè alla C4 scendono i vetri dietro.

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