DUE TIPOLOGIE - Intersezione è il termine usato dal Codice della Strada per quello che comunemente viene definito come incrocio. Le intersezioni possono essere di due tipi: a raso (o a livello) oppure a livelli sfalsati. Nel primo caso, si tratta di un’intersezione di due o più strade poste allo stesso livello e richiede di fare attenzione ai veicoli provenienti dalle strade che si incrociano. Nell’intersezione a livelli sfalsati, due o più strade sono situate a livelli diversi e il collegamento tra esse avviene attraverso infrastrutture come rampe, sovrappassi o sottopassi, facilitando la circolazione perché vengono esclusi gli incroci diretti tra i veicoli.
COME SI COMPONGONO - Le intersezioni più semplici sono composte da un’area di intersezione e dai rami (o bracci) dell’intersezione. In un incrocio a raso (nel disegno qui sopra) l’area di intersezione è la zona in cui si intersecano due o più correnti di traffico: può essere regolata da un agente di polizia, da segnali stradali o (se mancano i segnali stradali) vale la norma generale della precedenza a destra. Il ramo di intersezione è il tratto di strada che si immette nell’intersezione o che si dirama da essa. Nelle intersezioni più complesse (nel disegno qui sotto) ci possono essere anche altri elementi come la rampa di intersezione (una strada che collega due rami dell'intersezione) e lo svincolo (un’intersezione a livelli sfalsati in cui le correnti veicolari non si intersecano tra loro).
LA ROTATORIA - Un tipo particolare di intersezione è la rotatoria: in questo caso il traffico proveniente dai vari rami viene incanalato sulla stessa carreggiata con circolazione a senso unico circolare antiorario.