Il pedaggio autostradale è una spesa inevitabile per chiunque decida di percorrere le autostrade per raggiungere una specifica destinazione. Tuttavia, forse non tutti sanno che il costo del pedaggio autostradale può essere calcolato in anticipo. Inoltre, adottando alcuni accorgimenti, è possibile anche risparmiare su questo tipo di costi. Non sono molti i modi per risparmiare, perché il costo del pedaggio è quello ed è uguale per tutti, tuttavia, in questo articolo andremo ad affrontare proprio questi argomenti e a scoprire come risparmiare qualche soldo e, soprattutto, come gestire e pianificare un viaggio in autostrada, occasionale o più frequente poco importa, per valutare in anticipo la spesa da sostenere e verificare se ci sono modi per risparmiare.
Il pedaggio rappresenta l’importo che gli automobilisti pagano per l’utilizzo delle autostrade. Il calcolo dei pedaggi segue criteri precisi stabiliti dalla normativa di settore, come leggi di Stato, ma anche le più recenti delibere del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), recepita dalle convenzioni stipulate tra le società concessionarie e l’Ente concedente.
Per ottenere l’importo da pagare, il cliente deve fare una semplice operazione matematica, ovvero moltiplicare la tariffa unitaria relativa alla classe del veicolo (scopriremo di cosa si tratta nel paragrafo seguente) per i chilometri percorsi, tenendo però presente che oltre ai chilometri tra un casello e l’altro, sono conteggiati anche i chilometri degli svincoli, delle bretelle di adduzioni e dei tratti autostradali liberi prima e dopo il casello che sono stati costruiti e gestiti dalla concessionaria.
All’importo che esce fuori, andrà poi applicata l’Iva al 22% e l’arrotondamento, che può essere per eccesso o per difetto. Più nel dettaglio, l’arrotondamento è applicato automaticamente e senza alcuna discrezionalità da Autostrade per l’Italia, che segue la norma contenuta nel Decreto Interministeriale n. 10440/28/133 del 12 novembre 2001 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il meccanismo di arrotondamento è molto semplice: se la cifra finale risulta inferiore ai 5 centesimi di euro, allora l’arrotondamento avviene per difetto, quindi se l’importo è di 10,04 euro, il costo finale sarà di 10 €. Se invece la cifra è superiore a 5 centesimi, allora l’arrotondamento avviene per eccesso, quindi nel caso in cui l’importo sia di 10,06 euro, il costo finale sarà di 10,10 €. Fa eccezione solamente la Tangenziale di Napoli, sui cui pedaggi l’arrotondamento è ai 5 centesimi di euro.
Per quel che concerne la tariffa unitaria, questa dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di veicolo utilizzato, la sagoma del veicolo (ovvero, l’altezza del veicolo sulla perpendicolare dell’asse anteriore), il numero degli assi, le caratteristiche dei tratti autostradali percorsi (pianura o montagna) e la società concessionaria che gestisce la tratta.
La classificazione dei veicoli viene effettuata sulla base di elementi fisicamente misurabili, mentre la tariffa unitaria tiene conto dei costi di costruzione, gestione e manutenzione delle tratte autostradali. I tratti di montagna, ad esempio, sono più complessi da gestire, perciò costano generalmente di più.
Infine, sempre parlando del calcolo del pedaggio autostradale, si deve ricordare che esistono casi in cui il pedaggio è indipendente dai chilometri percorsi e la tariffa applicata è fissa. Stiamo parlando delle tratte autostradali definite “Sistemi aperti”, in cui il cliente non ritira il biglietto che permette di stabilire da dove proviene e/o dove si è diretti. Il percorso effettivamente compiuto non si conosce, di conseguenza la percorrenza su cui viene calcolato il pedaggio è fissa.
Abbiamo detto che il costo del pedaggio autostradale può dipendere da molti fattori, tra cui le classi del veicolo, e in particolare le sue dimensioni fisiche, e le caratteristiche del tratto autostradale.
I veicoli a 2 assi, ad esempio, sono i veicoli di classe A la cui altezza in rapporto all’asse anteriore risulta inferiore a 1,3 metri. Sempre tra i veicoli a 2 assi, ci sono da considerare quelli di classe B, la cui altezza supera 1,3 metri. Tra questi veicoli, oltre alle normali auto, troviamo anche camper, pullman a 4 ruote e camion a 4 ruote.
Subito dopo troviamo i veicoli a 3 assi, che sono quei veicoli che trainano un rimorchio, oppure pullman e camion che hanno 3 file di ruote per lato. Le assi, infatti, rappresentano la sbarra, definita anche assale, che unisce le estremità alle quali sono montate parallelamente le ruote di un veicolo. Rientrano in questa categoria le auto con trasportino monoasse posteriore, le auto con roulotte monoasse e i camper con trasportino monoasse posteriore, i tir con la sola motrice, i camion e i pullman con 3 assi.
Tra i veicoli a 4 assi troviamo invece tutti quei veicoli che hanno 4 file di ruote per lato: tra questi figurano anche le roulotte a doppio asse, le auto e i camper con trasportino a doppio asse e tutti i tir con rimorchio a doppio asse.
Stessa cosa, i veicoli a 5 assi sono tutti quei mezzi pesanti che viaggiano su file di 5 ruote per lato. Rientrano in questa categoria tutti i mezzi pesanti con due o più rimorchi o con rimorchi dotati di un ampio numero di assi che vanno ad aggiungersi a quelli della motrice.
Per quanto riguarda le caratteristiche del tratto autostradale, va precisato che la tariffa varia in base alla classe del veicolo, come elencato nella tabella seguente:
Classe di veicolo |
2 assi (classe A) |
2 assi (classe B) |
3 assi |
4 assi |
5 assi |
Tariffa pianura (€/km) |
0,07231 |
0,07401 |
0,09862 |
0,14864 |
0,17530 |
Tariffa montagna (€/km) |
0,08547 |
0,08749 |
0,11414 |
0,17426 |
0,20629 |
Le tariffe su indicate sono comprensive di IVA al 22% e sono quelle entrate in vigore dal 1° gennaio 2018.
Il pedaggio autostradale ai caselli di Autostrade per l’Italia, si paga tramite i seguenti metodi:
In avvicinamento al casello, una precisa e specifica segnaletica avvisa l’automobilista la corsia in cui immettersi in base al metodo di pagamento scelto, in modo da evitare file o dirottamenti di corsia dell’ultimo minuto.
A tal proposito, la segnaletica indica chiaramente tramite colori, loghi e simboli la modalità di pagamento: ad esempio la T su sfondo giallo con la bandiera europea indica che in quella corsia si paga tramite dispositivi di telepedaggio, mentre il colore blu è associato univocamente al pagamento esclusivo tramite carte (di credito, bancomat o Viacard). A tal proposito, si ricorda che il pagamento tramite carta avviene senza l’applicazione di alcuna commissione e senza bisogno di digitare il PIN.
Un altro segnale unisce i primi 2 e indica quella corsia dove sono previsti i due metodi di pagamento, ovvero il telepedaggio e il pagamento tramite carta.
Il cartello con sfondo bianco che indica banconote e monete indica invece il pagamento in contanti. Attenzione: se sul cartello è presente l’icona della mano, significa che al casello sarà presente un operatore. Se invece sono presenti solo i soldi (banconote e monete), significa che si dovranno versare i soldi direttamente nella macchinetta. A volte, in quest’ultima corsia, si può pagare anche tramite carta, ma per esserne sicuri sul cartello deve essere ben chiaramente visibile il simbolo blu che indica che il pagamento tramite carta è consentito.
Come indicato da Autostrade per l’Italia, sono disponibili 4 dispositivi di telepedaggio sulla rete di Autostrade per l’Italia, ma solo uno è diffuso praticamente in tutto il Paese. Queste le soluzioni disponibili:
Come abbiamo già anticipato, il pagamento con carta del pedaggio autostradale non prevede il versamento di alcuna commissione, né l’immissione del PIN nel momento in cui si inserisce la carta nell’apposito ingresso di entrata. Nella segnaletica sono indicate 3 tessere, ovvero Viacard più altre 2 generiche. Al casello autostradale, si potrà quindi pagare con:
La Viacard prepagata è una carta magnetica prepagata a scalare da 50 € che può essere usata da tutti, persone fisiche e giuridiche, e per tutti i tipi di veicoli, privati o commerciali, che si può richiedere nei Tabaccai convenzionati, presso i caselli di Autostrade per l’Italia o nelle aree di servizio.
Questa carta si può usare sia nelle corsie a essa dedicata, sia in quelle dove è presente l’operatore. L’importo viene detratto automaticamente dal valore della tessera, fino a esaurimento del credito.
Questo tipo di carta può essere usato solo ed esclusivamente sui veicoli a 2 assi (classe A e B) ed è attivo in Campania (tangenziale di Napoli, Napoli-Pompei-Salerno e nei caselli di Caserta Sud e Pomigliano d’Arco) e in Sicilia (Messina-Palermo, Messina-Catania e Palermo-Catania).
Si ricorda però che dal 25 ottobre 2021, su tutto il territorio nazionale sono sospese le vendite di nuovi apparati Telepass Ricaricabile. Le ricariche degli apparati attualmente circolanti sono ancora operative presso la Roma Napoli (Punto Blu Casoria), la Salerno-Pompei-Napoli (Punto Blu Salerno Città e Punto Blu Barra), la tangenziale di Napoli (Punto Blu Fuorigrotta) e il Consorzio Autostradale Siciliane (autogrill con ricevitorie Mooney).
Ci sono molti modi per calcolare il costo del pedaggio autostradale rapidamente e senza fare troppe operazioni matematiche. Infatti, è possibile affidarsi a siti web e app che sapranno rispondere alle nostre domande in pochi secondi.
Il primo sito web è senza dubbio il sito ufficiale di Autostrade per l’Italia. Qui, nella sezione Pedaggi, sarà sufficiente inserire qualche informazione, ovvero il punto di partenza e il punto di arrivo, eventuali tappe intermedie e la classe del veicolo per poter ottenere informazioni molto utili, come i chilometri totali da percorrere lungo il tratto indicato, la presenza di aree di servizio e aree di sosta, le webcam, la presenza di caselli e, ovviamente, il costo complessivo del pedaggio autostradale. A tal proposito, consigliamo anche l’app My Way di Autostrade per l’Italia, che offre un servizio molto completo dal punto di vista delle informazioni.
Un altro sito web molto interessante che ci informa sul costo complessivo del viaggio è ViaMichelin.it. Anche in questo caso bisognerà inserire alcune informazioni, come il punto di partenza e il punto di arrivo, eventuali passaggi intermedi, il tipo di percorso che si vuole percorrere e la tipologia di veicolo. Il calcolatore informerà sul prezzo complessivo del viaggio, quindi non solo sul costo del pedaggio, ma anche sul costo del carburante, in base al prezzo medio del periodo (modificabile anche manualmente) e proporrà anche alcune alternative, tra le quali sarà possibile cercare la più economica o la più rapida.
Un’altra app interessante, disponibile sia per smartphone Android sia per iPhone, è Calcolatore Pedaggio TollGuru. Nonostante qualche difetto e bug (l’app necessita ancora di miglioramenti, soprattutto sotto l’aspetto della traduzione), presenta un potenziale enorme, data la vastità di informazioni che offre agli utenti sull’individuazione dei percorsi più convenienti, così come sulle stime dei costi del carburante, o sul costo dei pedaggi, proponendo anche un interessante pianificatore di viaggio.
Per risparmiare sul costo del pedaggio autostradale, può essere utile abbonarsi a dispositivi come Telepass o UnipolMove, perché permettono non solo di risparmiare denaro, ma anche tempo, visto che nella maggior parte dei casi, a meno che non ci siano ingorghi o lunghe code, la fila al casello del Telepass non si fa. Inoltre, abbonandosi a questi servizi è possibile ottenere sconti sul pedaggio che possono arrivare anche al 30% e spesso offrono vantaggi ulteriori, grazie a parcheggi convenzionati e molto altro ancora.
Un altro modo per risparmiare sul pedaggio autostradale è quello di pianificare il viaggio in anticipo. Abbiamo visto che su siti web o app come My Way - Autostrade per l’Italia o viaMichelin, è possibile valutare quale sia il percorso migliore tra più alternative, anche grazie a un’analisi abbastanza dettagliata dei costi. E se su quelli del carburante ci si può sbagliare, perché non tutti praticano lo stesso prezzo, il costo del pedaggio è fisso e quindi si può cercare di risparmiare scegliendo la tratta sulla quale l’autostrada costa meno.
Il mancato pagamento del pedaggio autostradale è un’infrazione sanzionabile. Se il pedaggio non viene corrisposto, viene emesso uno scontrino che attesta il mancato pagamento. Su ogni scontrino (Rapporto di Mancato Pagamento Pedaggio) sono riportati il numero del rapporto, i dati del veicolo (targa e classe), i dati di transito (data, ora, casello di uscita e, laddove disponibile, anche il casello di entrata), l’importo da corrispondere e le modalità di pagamento.
Il mancato pagamento può essere effettuato senza spese aggiuntive entro 15 giorni dalla data di emissione. Trascorso tale periodo, l’importo subirà una maggiorazione degli oneri di accertamento. I clienti che non effettueranno il pagamento entro 15 giorni dal transito riceveranno una lettera di sollecito con le spese di accertamento.
Qualora il mancato pagamento non dovesse venire saldato, il credito sarà recuperato in maniera forzosa, con il conseguente aggravio delle spese a carico del debitore. In tal caso, i relativi atti potranno essere trasmessi alla Polizia Stradale per la conseguente contestazione delle sanzioni amministrative di cui all’art. 176 del Codice della Strada.
Il mancato pagamento comporta anche la decurtazione di 2 punti dalla patente di guida e il pagamento di una somma da 87 a 344 €.
Nel caso in cui sul Rapporto di Mancato Pagamento sia presente la dicitura “Entrata non rilevata o Biglietto Smarrito”, significa che non è stato presentato il biglietto di entrata o che il transito non è avvenuto in maniera impropria rispetto al biglietto in suo possesso o che l’entrata non è stata rilevata. In questo caso, il pedaggio viene calcolato per legge dal casello più lontano. Tuttavia, l’automobilista ha la possibilità di esibire una prova che attesti il reale casello di entrata.
Infine, si ricorda che Autostrade per l’Italia utilizza un sistema di ripresa video presso i caselli autostradali per registrare automaticamente la targa dei veicoli in transito in caso di mancato pagamento del pedaggio autostradale o di utente sprovvisto del titolo di entrata. Questi dati acquisiti, informa la società, saranno trattati in conformità al Regolamento Europeo 2016/679 e alla normativa nazionale vigente. L’interessato potrà esercitare i diritti di cui agli articoli 15-22 del Regolamento GDPR, con facoltà di reclamo al Garante per la protezione dei dati personali.
Il personale della società può essere presente presso le aree di competenza (aree di servizio o caselli autostradali) e presso tratti esterni della tratta autostradale (interporti, dogane, etc.), al fine di fornire informazioni all’utenza riguardo la propria posizione debitoria e agevolare il pagamento dei relativi Rapporti di Mancato Pagamento.