Il bollo auto è una tassa che ogni anno pagano i proprietari dei veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) ed è gestita dalle Regioni e dalle Province Autonome di Bolzano e Trento, e in due regioni (Friuli Venezia Giulia e Sardegna) dall’Agenzia delle Entrate. In Lombardia, pertanto, il bollo auto è di competenza della Regione e proprio sul sito della Regione Lombardia è possibile capire come si calcola l’importo dell’imposta. Il calcolo della tassa è relativo ai 12 mesi e dipende da alcuni fattori che riguardano il veicolo:
Sul sito della Regione è possibile anche consultare il tariffario attualmente vigente. Andiamo a vedere quanto si paga in base alla tipologia di veicolo, ai KW e alle classificazione Euro.
Auto a uso promiscuo |
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Classificazione Euro |
Fino a 100 KW (importo per ogni KW) |
Oltre 100 KW (importo per ogni KW) |
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0 |
3 € |
4,50 € |
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1 |
2,90 € |
4,35 € |
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2 |
2,80 € |
4,20 € |
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3 |
2,70 € |
4,05 € |
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4-5-6 |
2,58 € |
3,87 € |
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Motocicli oltre 50 cc. |
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Classificazione Euro |
Fino a 11 KW |
Oltre 11 KW |
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0 |
26 € |
+1,70 € per KW totali |
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1 |
23 € |
+1,30 € per KW totali |
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2 |
21 € |
+1 € per KW totali |
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3 e successive |
20 € |
+0,88 € per KW totali |
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Autobus |
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Per ogni KW |
2,94 € |
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Autoveicoli speciali (eccetto autocaravan) |
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Per ogni KW |
0,43 € |
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Rimorchi speciali con massa uguale o superiore a 3,5 t |
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Tassa fissa |
25 € |
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Autocaravan |
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Per ogni KW |
1 € |
La Regione Lombardia applica anche riduzioni tariffarie alla presenza di determinate condizioni, che vedremo nei paragrafi seguenti.
Per scaricare il tariffario della Regione Lombardia, clicca qui.
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Per calcolare l’importo del bollo auto, ci si può recare sui siti dell’ACI e dell’Agenzia delle Entrate, nelle sezioni dedicate. Andiamo a vedere come funziona lo strumento di calcolo sul sito dell’ACI, linkabile direttamente dal sito della Regione.
Per sapere quanto si deve pagare nell’anno in corso, bisognerà inserire alcuni dati:
Tipo di pagamento
Prossima scadenza bollo
Codice fiscale o Partita Iva del soggetto a cui il veicolo è intestato
Tipo di veicolo
Mesi validità bollo
Targa
Eventuale riduzione prevista
Come abbiamo appena visto, quindi, inserendo questi dati, si può risalire all’importo da pagare. Un metodo più rapido di un calcolo manuale, che può essere effettuato in base ai kW e alla classe Euro del veicolo, come da tabella precedentemente redatta.
Il calcolo del bollo auto è molto semplice se si conoscono i KW del veicolo: generalmente sono indicati sulla Carta di Circolazione. Un altro modo, forse un po’ più farraginoso, per calcolare il bollo auto è di farlo tramite i cavalli del mezzo. Una volta a conoscenza dei cavalli, basterà convertirli in KW e a questo punto sarà possibile ottenere il dato che ci è necessario. Come convertire CV in kW? Basterà dividere per 1,36 (1,35962 per l’esattezza) i cavalli del mezzo.
Facendo un esempio pratico, un’auto che vanta 136 cavalli sarà di 100 KW (136 diviso 1,36 = 100).
Per calcolare il bollo auto di un’auto conoscendo solo la marca e il modello è necessario conoscere altri due dati importanti, vale a dire la classe Euro e la potenza espressa in kW. Conoscendo questi due dati, facilmente reperibili sulle pagine ufficiali dell’auto in questione, sarà possibile valutare l’importo del bollo annuale.
Questo metodo è dunque valido anche per calcolare il bollo auto senza sapere la targa.
Dopo aver visto come si calcola il bollo auto, andiamo a vedere quando, come e dove effettuare il pagamento.
La tassa automobilistica è valida per un periodo di 12 mesi e va pagata nel mese successivo a quello di scadenza. Facendo un esempio pratico, se il bollo scade ad agosto, la tassa andrà pagata entro l’ultimo giorno del mese successivo, quindi entro il 30 settembre.
Sono diverse le modalità di pagamento del bollo auto. La tassa automobilistica può essere versata tramite:
Il pagamento si esegue sulla piattaforma PagoPA, il portale dei pagamenti verso la Pubblica Amministrazione. Come scrive la Regione sul suo sito, si può accedere alla piattaforma tramite PagoBollo, app IO, sito ACI o direttamente tramite il Portale Pagamenti della Regione Lombardia.
Il pagamento, come anticipato, può anche avvenire tramite l’home banking di Poste Italiane o degli istituti di credito aderenti alla piattaforma PagoPA, oppure direttamente presso gli sportelli.
Una volta pagato il bollo auto, viene emessa una ricevuta, che andrà conservata per 3 anni. Non c’è bisogno di esporre la ricevuta sull’auto o di averla con sé.
In caso di pagamento tramite domiciliazione bancaria, si prevede uno sconto sull’importo della tassa del 15% (trattasi praticamente di 2 mensilità). La riduzione tariffaria non è prevista per targhe prova, per tassa di circolazione e per i soggetti a cui sono intestati oltre 50 veicoli.
Lo sconto è applicato automaticamente: non va quindi rinnovato. Decade solo nel momento in cui si revoca la modalità di pagamento tramite domiciliazione presso il proprio istituto bancario, cosa che si può fare in qualsiasi momento. Lo sconto riguarda anche la commissione per l’addebito, che equivale a 1 euro.
Lo sconto del 15% sul pagamento del bollo auto si applica solo a chi paga tramite domiciliazione bancaria. I soggetti che possono aderire a questo tipo di riduzione tariffaria sono:
Se il veicolo è cointestato, chi deve effettuare la richiesta di pagamento tramite domiciliazione bancaria? Questo compito spetterà alla persona che per prima è indicata sulla carta di circolazione.
Per richiedere il pagamento del bollo auto tramite domiciliazione bancaria, è necessario compilare il mandato di autorizzazione dell’addebito, che puoi scaricare qui, e inviarlo alla Regione Lombardia. L’invio può essere effettuato in due modalità:
Per quanto riguarda la modalità Cartacea, il modulo compilato e firmato dovrà essere inviato per posta ordinaria al seguente indirizzo: Regione Lombardia – Casella Postale 11048 – 20124 Milano.
Quando scatta l’addebito su conto corrente? La domiciliazione inizierà subito se il modulo arriva a Regione Lombardia entro il giorno 15 del mese precedente a quello in cui deve essere pagato il bollo. In sostanza, riportando l’esempio di prima, se il nostro bollo auto va pagato entro il 31 settembre, entro il 15 agosto il modulo dovrà essere pervenuto alla Regione.
Per quanto riguarda la modalità Online, il modulo si può inviare accedendo, tramite SPID/CIE/CNS, all’Area Personale Tributi sul sito della Regione Lombardia, alla sezione Domiciliazione.
In questo caso l’addebito sul conto corrente scatta dalla prima scadenza se il modulo sarà ricevuto entro la fine del mese precedente rispetto a quello in cui deve essere effettuato il pagamento.
Come scritto in un paragrafo precedente, la revoca della domiciliazione bancaria può avvenire in qualsiasi momento, a patto che avvenga entro il mese prima rispetto a quello del pagamento.
La revoca può essere automatica o richiesta dal soggetto intestatario del veicolo. È automatica nei seguenti casi:
La revoca del mandato va richiesta nei seguenti casi:
La revoca non è necessaria nei seguenti casi:
Per richiedere la revoca della domiciliazione bancaria, che impedirebbe il pagamento automatico ogni anno del bollo auto, è necessario recarsi presso la filiale della propria banca, oppure eseguire la procedura online, accedendo all’Area Personale Tributi sul sito della Regione Lombardia, accedendo tramite SPID, CIE o CNS.
Il bollo auto è una tassa che generalmente non viene rateizzata e si paga in un’unica soluzione. Tuttavia, esiste un modo per pagarla a rate (molto ravvicinate a dire il vero): PayPal, che è un servizio di pagamento accettato da PagoPA. Se si è titolare di un conto PayPal con associata una carta, è possibile scegliere l’opzione Paga in 3 rate: la prima rata sarà pagata immediatamente, mentre le due restanti saranno pagate in parti uguali nei due mesi successivi. Pertanto, se il pagamento del bollo scade il 30 settembre e si sceglie l’opzione Paga in 3 rate di PayPal, si pagherà la prima rata a settembre e le altre due rispettivamente a ottobre e novembre. È bene precisare che questa modalità è soggetta ad approvazione.
Un altro modo per rateizzare il pagamento del bollo prevede però un esborso supplementare e una eventualità che non dovrebbe accadere: non pagare il bollo auto alla scadenza. Se succede questo, significa che si ha a che fare con un debito tributario e quindi si dovranno pagare le relative sanzioni e interessi di mora.
Come descritto chiaramente sul sito della Regione, tuttavia, ai sensi del decreto n. 466 del 17 gennaio 2020, si possono rateizzare debiti tributari di importo superiore a 2.000 € da estinguere entro il 31 dicembre dell’anno in cui si è costituita l’obbligazione, oppure per i quali si sia ricevuto un avviso di accertamento o una ordinanza-ingiunzione, e in quest’ultimo caso l’importo non conta.
Nel primo caso l’adesione andrà effettuata entro 20 giorni dal mese di scadenza del pagamento, mentre nel secondo entro 60 giorni dalla data di notifica dell’atto di contestazione.
Come spiega la Regione, per ogni singola posizione tributaria, il contribuente dovrà inoltrare online alla Regione la comunicazione, accedendo all’Area Personale Tributi, quindi cliccando su Collegamenti Rapidi > Rateizzazione > Nuova domanda. La modalità di pagamento avviene tramite domiciliazione bancaria.
Dopo l’invio della comunicazione, il soggetto riceverà una mail di presa in carico dalla PEC tributi@pec.regione.lombardia.it.
Per quanto riguarda gli importi e il numero massimo delle rate, da 2.000 € in su, si va da un minimo di 15 rate massimo a un massimo di 72 rate. Nel caso di notifiche di avvisi di accertamento o di ordinanza-ingiunzione, si parte da un minimo di 6 rate, per importi fino a 500 euro, fino a un massimo di 72 rate per importi sopra i 50.000 euro.
Ricapitolando, il bollo auto è una tassa automobilistica che ha validità 12 mesi e quindi deve essere pagata ogni anno, entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui la tassa è scaduta. In caso di nuova immatricolazione, il primo pagamento va effettuato entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione, a meno che l’evento non si sia verificato negli ultimi 10 giorni del mese: a questo punto il pagamento potrà essere effettuato nel mese successivo a quello in cui è avvenuta l’immatricolazione.
Per evitare sanzioni, dunque, bisognerà pagare il bollo auto prima della scadenza. In caso di ritardo, insufficiente o omesso pagamento della tassa, il soggetto dovrà pagare, oltre all’importo dovuto per il bollo auto, anche una sanzione pecuniaria equivalente al 30% dell’importo della tassa non versata. Tuttavia, è possibile evitare questa pesante sanzione ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso, che permette al contribuente, su iniziativa spontanea, di sanare la violazione pagando la sanzione in modalità ridotta. Per quanto riguarda la sanzione ridotta del bollo auto, ecco quali sono le tempistiche da rispettare e le percentuali da versare:
Di seguito troviamo tutti i canali per richiedere informazioni e assistenza sul bollo auto, sulle modalità di pagamento, sui casi di esenzione e su tutto quello che riguarda la tassa automobilistica. Prevista la possibilità di chiedere informazioni anche senza recarsi in ufficio:
Informazioni e assistenza bollo auto
Assistenza Tecnica Area Personale
Informazioni su esenzione bollo auto per disabilità
Per chi ha la memoria corta o un po’ confusa, c’è la possibilità di verificare se il pagamento del bollo auto è stato effettuato oppure no e la procedura di verifica è davvero molto semplice.
Sarà sufficiente accedere alla sezione Tributi e Canoni sul sito della Regione ed entrare nell’Area Riservata: qui sarà possibile ottenere tutte le informazioni relative al bollo auto, in merito a scadenze, verifiche e pagamenti.
Ci sono poi altri modi per verificare il pagamento del bollo auto:
Quest’ultimo metodo si usa anche per verificare la prossima scadenza.
Sempre sul sito dell’ACI si può attivare il servizio di notifica RicordaLaScadenza, che funziona da promemoria per la scadenza del bollo auto e l’importo della tassa da versare.
A ogni modo, per richiedere assistenza diretta, si può chiamare il numero 02 2332 7892.
Scopriamo ora quali sono i casi di esenzione dal pagamento del bollo auto in Lombardia e le agevolazioni previste in merito.
Si è esonerati dal pagare il bollo auto su tutti quei veicoli di proprietà o in locazione di persona disabile grave, in base a quanto stabilito dall’articolo 3 comma 3 della Legge 104/1992, e parimenti per tutte quelle persone cui il soggetto disabile risulta fiscalmente a carico.
L’esenzione si applica anche sui soggetti disabili a cui è stata riconosciuta l’indennità di accompagnamento, non vedente, sordomuta assoluta o invalida pluriamputata e alle persone cui il disabile è fiscalmente a carico. I soggetti non vedenti devono avere una cecità assoluta, oppure risultare ipovedenti con residuo visivo uguale o inferiore a 1/10 in entrambi gli occhi.
Infine, sono esentati dal pagamento anche quei veicoli di proprietà o in locazione di persona invalida per ridotte o impedite capacità motorie e per la persona cui la persona disabile risulta fiscalmente a carico. In quest’ultimo caso, è necessario disporre di una patente B speciale che consenta alle persone con ridotte o impedite capacità motorie di guidare veicoli appositamente adattati. Inoltre, nella carta di circolazione dovranno essere indicate nel dettaglio tutte le modifiche attuate sul veicolo.
Per ottenere l’esenzione, è necessario compilare un apposito modulo, definito Istanza di Esenzione / Rinnovo (lo trovi qui) e allegare la documentazione richiesta da allegare in fotocopia, ovvero:
Tutta la documentazione andrà trasmessa utilizzando uno dei seguenti canali:
Non sono tenuti a pagare il bollo auto i proprietari di auto d’epoca e d’interesse storico e collezionistico. Tra le due definizioni c’è una differenza importante e dipende prevalentemente dalla iscrizione o cancellazione del veicolo dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Per capire meglio questa differenza, facciamo riferimento al Codice della Strada.
Le auto d’epoca sono definite nell’articolo 60 comma 2 del CdS: “Rientrano nella categoria dei veicoli d’epoca i motoveicoli, i ciclomotori, gli autoveicoli e le macchine agricole cancellati dal PRA perché destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice, e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l’ammissione alla circolazione. Tali veicoli sono iscritti in apposito elenco presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri”. La circolazione di questi mezzi è permessa solamente in occasione di manifestazioni dedicate o raduni autorizzati.
Nello stesso articolo, commi 4 e 5, sono definite le auto di interesse storico: “Rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l’iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI”. Inoltre, “i veicoli di interesse storico o collezionistico possono circolare sulle strade purché posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli, determinati dal regolamento”. La loro circolazione è quindi permessa solo se previsto dalla normativa in termini di emissioni.
Per verificare se la propria auto sia di interesse storico, si deve prendere a riferimento l’apposito elenco ACI, sul sito clubacistorico.it.
Per quanto riguarda i veicoli di interesse storico e collezionistico, c’è un apposito modulo da presentare: Tassa automobilistica – Istanza ai fini dell’esenzione riconosciuta ai veicoli iscritti nel Registro ACI storico (qui il link).
Oltre ai casi sopraccitati, l’esenzione dal pagamento del bollo auto 2024 si applica anche nei seguenti veicoli:
Infine, l’esenzione è valida per i primi tre periodi di imposta a partire dal 2024 per tutte quelle auto nuove e usate acquistate nel 2024 e appartenenti alle categorie Euro 5 e 6 (fanno eccezione le auto alimentate a diesel) con contestuale demolizione di veicoli appartenenti alla categoria Euro 0, 1, 2, 3 o 4, se alimentati a gasolio, oppure a Euro 0-1 se alimentati a benzina.
I veicoli classe Euro 6 e superiore e categoria M1 e N1, immatricolati per la prima volta a partire dal 1° gennaio 2024 e di potenza termica non superiore a 100 kW e a doppia alimentazione benzina/elettrico, sono agevolati con la riduzione del 50% per 5 anni a partire dal mese di immatricolazione.
Concludendo, ricordiamo che chi opta per la domiciliazione bancaria, ha diritto a uno sconto del 15% sull’importo del bollo, equivalente a due mensilità gratuite.
Il rimborso del bollo auto può essere esercitato, su richiesta del proprietario dell’auto (il rimborso non è mai automatico), solo in tre casi:
Come detto, bisognerà presentare l’istanza di rimborso e inviarla all’ufficio tributo della Regione Lombardia. La richiesta può essere inoltrata per posta tradizionale o via PEC, allegando un documento d’identità valido e la documentazione che attesta uno dei tre casi riportati:
In quest’ultimo caso può essere utile sapere come calcolare l’importo del rimborso, che è calcolato in dodicesimi e decorre dal mese in cui è avvenuto l’evento fino al mese in cui scade la validità annuale del bollo.
Sulla domanda bisognerà anche indicare la modalità di accredito del rimborso (accredito su conto corrente bancario o postale, oppure assegno circolare non trasferibile…).
La richiesta di rimborso dovrà essere presentata entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui doveva avvenire il pagamento, altrimenti decade il diritto.
La richiesta di rimborso non sarà accolta per somme pari o inferiori a 15,01 euro.
La domanda di rimborso andrà presentata utilizzando uno dei seguenti canali:
Qui il modulo per richiedere il rimborso. Per maggiori informazioni, ecco la guida aggiornata sul Bollo auto 2024.