I parcheggiatori abusivi rappresentano un problema piuttosto diffuso in molte città italiane, creando problemi sia per i cittadini sia per i turisti intenzionati a trovare un parcheggio. Questi parcheggiatori operano infatti presso le aree di sosta gratuite o a pagamento, e di frequente anche nelle aree non consentite, e richiedono in cambio della loro attività una sorta di mancia dall’automobilista che ha appena parcheggiato. Quest’ultimo può agire dando qualche moneta al tizio, che ovviamente non custodirà né farà la guardia al veicolo parcheggiato al fine che non accada nulla di male, oppure rifiutare, ma con il timore che il parcheggiatore possa “vendicarsi” graffiando o rigando l’auto.
I parcheggiatori abusivi non sono un fenomeno solo italiano, visto che sono presenti anche in Spagna, Portogallo, Messico e Brasile e in altre parti del mondo, vicine o lontane, come a Marsiglia, in Francia, o in alcuni Paesi asiatici.
In questo articolo vedremo come comportarsi e cosa fare per difendersi dai parcheggiatori abusivi ed evitare di “pagarli”, e soprattutto vedremo cosa dice la normativa in merito, con riferimenti al Codice della Strada e alle sentenze della Corte di Cassazione.
Il fatto che esistano i parcheggiatori abusivi non vuol dire che quella del parcheggiatore non sia una professione. Per esercitarla, però, è necessario essere autorizzati. E poi i parcheggiatori veri, che risultano essere i custodi di un parcheggio, sono perlopiù presenti in zone di sosta privata, mentre quelli abusivi si trovano di frequente nelle zone di sosta pubblica, principalmente per strada.
Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi non si è mai placato e ancora oggi, soprattutto in strade dove i parcheggi latitano e risultano trafficati o centro di aggregazione (cinema, teatri, ospedali, etc.), ma anche in zone poco frequentate (soprattutto dalle forze dell’ordine), li si trova ancora ad agitare mani, indicare posti vuoti, accompagnare automobilisti a un posto di sosta e chiedere i soldi.
L’obiettivo dei parcheggiatori abusivi è quello di estorcere denaro agli automobilisti che hanno parcheggiato l’auto, o per riconoscenza verso colui che gli ha indicato il posto libero, agevolandolo così nella ricerca, o come (immeritato) compenso per proteggere la vettura da eventuali vandali o, molto più probabilmente, da loro stessi. È certo che tali persone non hanno alcun permesso né autorizzazione per richiedere denaro e “parcheggiare” le auto degli avventori della zona. Tuttavia, la triste realtà ce li pone spesso davanti. Come comportarsi? Cosa fare?
Secondo la legge, l’attività illecita praticata dal parcheggiatore abusivo è sanzionabile con una multa. Si sconfina nel penale solo quando sono presenti comportamenti aggravanti, ne parleremo più avanti in un paragrafo dedicato. Questo significa che ogni cittadino può segnalare l’attività del parcheggiatore abusivo alle autorità: questo porterà i rappresentanti delle forze dell’ordine a perlustrare l’area ed eventualmente a multare il parcheggiatore abusivo (o a farlo fuggire), stabilendo l’importo della sanzione e sequestrando il denaro preso in modo illecito fino a quel momento ai poveri automobilisti.
L’importo della sanzione va da un minimo di 769 € fino a un massimo di 3.095 euro, ma se il parcheggiatore è stato già beccato a svolgere quest’attività in precedenza, allora la multa può raddoppiare. Lo stesso avviene se il parcheggiatore abusivo è un minore.
Oltre alla segnalazione alle autorità, fortemente raccomandata, è possibile anche utilizzare un sito internet (iparcheggiatori.it) molto ben fatto, fruibile anche tramite app disponibile per smartphone Android e iPhone. Qui è possibile vedere una mappa dell’Italia con alcune zone colorate: più il colore è verde, meno parcheggiatori abusivi sono stati segnalati in quella zona, più il colore è rosso, maggiore è la concentrazione di questi individui.
Tramite questo servizio, infatti, è possibile segnalare i parcheggiatori abusivi segnalando la città, la via o la piazza e l’orario della presenza. Inoltre, è possibile anche segnalare se il parcheggiatore abusivo è aggressivo e minaccioso.
L’articolo 7 del Codice della Strada, al comma 15-bis, afferma quanto segue: “Salvo che il fatto costituisca reato, coloro che esercitano senza autorizzazione, anche avvalendosi di altre persone, ovvero determinano altri a esercitare senza autorizzazione l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 769 a euro 3.095”. Inoltre, prosegue l’articolo, “se nell’attività sono impiegati minori o se il soggetto è stato già sanzionato per la medesima violazione con provvedimento definitivo, si applica la pena dell’arresto da 6 mesi a 1 anno e dell’ammenda da 2.000 a 7.000 euro”. Infine, “è sempre disposta la confisca delle somme percepite”.
Dei parcheggiatori abusivi ha trattato anche la Corte di Cassazione con diverse sentenze. La più importante, senza dubbio, è la n. 15936/2013, che stabilisce che tale attività di parcheggiatore abusivo crea un illecito amministrativo, ma senza costituire ipotesi di reato. Il reato viene invece commesso nel momento in cui il parcheggiatore si rivolga all’automobilista con minacce (anche velate), oppure se richiede il denaro all’automobilista, facendo sconfinare l’attività di parcheggiatore in quella di estorsore. In quest’ultimo caso, tale violazione prevede l’arresto da 5 a 10 anni, in aggiunta al pagamento di una multa di importo compreso tra 1.000 e 4.000 €.
Di seguito sono elencate tutte le ipotesi per le quali l’attività di parcheggiatore abusivo può sconfinare nell’illecito penale: