L’ABC del cambio automatico

Tecnologia
30 maggio 2016

Con una serie di articoli approfondiremo le tipologie di cambio automatico utilizzate sulle auto e il loro funzionamento, analizzando pregi e difetti delle diverse soluzioni.

UN PICCOLO ROBOT PER LE NOSTRE AUTO - I sistemi di trasmissione automatica stanno diventano sempre più diffusi sulle automobili, tanto da rimpiazzare sempre più spesso il tradizionale cambio manuale anche sulle vetture più piccole o più economiche. Nonostante i più accaniti sostenitori del cambio ad H storceranno il naso, i più moderni sistemi automatici e semiautomatici sono nettamente più veloci e performanti rispetto a quelli tradizionali. Si dimostrano adatti, sia alle auto più sportive, sia a quelle di tutti giorni. Per le sportive il vantaggio principale risiede nei brevi tempi necessari per il cambio di marcia, che permettono al motore di perdere pochi giri quando si passa al rapporto successivo (la lancetta del contagiri si muove poco) e di rimanere quindi più vicini al range di potenza massima. Oltre al fattore prestazionale, bisogna considerare anche i vantaggi in fatto di comfort di guida e di consumi. Rispetto al cambio manuale, migliora la fluidità nella trasmissione della potenza (minori tempi morti tra un rapporto e l’altro) e spariscono, o quasi, gli strappi dovuti ad un utilizzo dei comandi e della leva del cambio. Nella guida di tutti i giorni, poi, ci si può dimenticare del pedale della frizione e delle stressanti continue cambiate per adeguarsi al traffico. Il cambio automatico, se ben progettato e assistito da un’elettronica raffinata, permette inoltre di ridurre il consumo di carburante, principalmente perché l’elettronica di controllo decide di utilizzare il motore ai regimi più adatti, inserendo sempre la marcia più alta in rapporto alla velocità della vettura. 

PER TUTTI I GUSTI - Il mondo delle trasmissioni automatiche è più complesso del previsto: non esiste, infatti, un’unica tipologia di cambio adottato universalmente dai costruttori di automobili. Negli anni sono stati sviluppati diversi sistemi; ogni tipologia ha i propri vantaggi e svantaggi e un target abbastanza preciso di utilizzo. Solitamente il tipo di cambio varia a seconda della categoria di auto: utilitaria, sportiva o di lusso. La seguente classificazione prende in esame le tipologie più diffuse di cambio automatico che generalmente possono funzionare anche come semiautomatico, cioè sequenziale, controllati manualmente dalla leva del cambio o dalle levette al volante. 

  • Cambio a doppia frizione (DCT, “Dual Clutch Transmission”): come suggerisce il nome, è caratterizzato dalla presenza di due frizioni (azionate in modo alternato) che tramite altrettanti due alberi (uno per le marce pari e uno per quelle dispari) collegano l’albero motore all’albero di trasmissione. È la tecnologia utilizzata sul famoso DSG del gruppo VAG, così come sul TCT di Fiat o sul PDK di Porsche. 
  • Cambio robotizzato (o elettroattuato): si tratta di un tradizionale cambio manuale in cui il compito di azionare la frizione o cambiare la marcia è affidato ad un sistema di controllo automatico, grazie ad attuatori e selettori gestiti elettronicamente. Alcuni esempi significativi di questa tipologia sono il “vecchio” cambio F1 della Ferrari (utilizzato fino alla F430) o il più moderno ISR montato sulla Lamborghini Aventador. 
  • Cambio automatico a convertitore di coppia: è il più “tradizionale” tra i sistemi di trasmissione automatica e prende il suo nome dall’elemento che sostituisce la frizione presente nei cambi standard. Il rapporto viene determinato da una serie di rotismi epicicloidali (ingranaggi a satellite) che vengono azionati o “bloccati” tramite una serie di freni e frizioni azionati automaticamente, grazie ad un attuatore gestito da un’apposita centralina. Il cambio ZF a 8 rapporti adottato su diversi modelli BMW o quello a 9 rapporti realizzato dalla Mercedes sono alcuni degli esempi più emblematici. 
  • Cambio a variazione continua (CVT, “Continuously Variable Transmission”): trasmissione automatica, simile a quella usata sugli scooter, in cui il rapporto cambia con continuità tra un valore minimo e uno massimo (come se esistesse un numero infinito di rapporti selezionabili). Gli elementi principali sono comunemente una cinghia e due pulegge a raggio variabile. È molto apprezzato dai costruttori asiatici e viene impiegato con una configurazione diversa nei veicoli ibridi Toyota (come il cambio E-CVT montato sulla Prius). 
  • Cambio manuale assistito elettronicamente: sebbene non si tratti esattamente di un cambio automatico, con questa voce intendiamo tutti quei sistemi elettronici che rendono più performante il classico cambio manuale. Tra questi, citiamo il sistema di doppietta automatica e di cambiata alla marcia superiore senza rilascio del pedale del gas. Entrambi i sistemi sono impiegati nella versione manuale della nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio Verde. 

LA POTENZA È NULLA SENZA CONTROLLO - Nei prossimi articoli analizzeremo in modo più approfondito ogni singola tipologia, studiando pregi, difetti e applicazioni possibili per le varie trasmissioni automatiche presenti sul mercato. È importante ricordare, inoltre, che ad ognuno dei casi descritti è assolutamente necessario affiancare un’elettronica evoluta che possa gestire al meglio la trasmissione. Lavorando meticolosamente sui software e sulla logica di controllo è infatti possibile affinare le prestazioni della trasmissione, migliorando velocità e progressività della cambiata, e creare un’interfaccia utente in grado di comprendere al meglio le richieste del guidatore, prevedendo anche differenti modalità di guida (come la più diffusa “Sport”) per adattare al meglio il cambio e il motore alle diverse situazioni di utilizzo. 



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Ritratto di saby
1 giugno 2016 - 12:19
Sante parole Pietros. Non per essere cattivo, ma se questo tizio usasse le mani per schiacciare il cerchiello dell'accelratoreal volante come faccio io e mettesse un vivavoce, forse userebbe il cervello
Ritratto di Babbalaa
31 maggio 2016 - 21:19
Nei rally non esattamente. Da poco, sulle WRC, il sequenziale meccanico è tornato ad essere elettroattuato, non automatico. Le categorie al di sotto hanno il sequenziale meccanico con la leva, e ancora sotto ci sono quelle col cambio ad "H"
Ritratto di LOL25
30 maggio 2016 - 23:43
Il fatto che gli automatici siano più soggetti a guasti non è vero, almeno non più come una volta. Se un cambio è ben progettato non si romperà, manuale o automatico che sia. Al massimo possiamo dire che l'automatico è più "delicato" e necessita di più manutenzione, come il cambio dell'olio per il DSG ogni tot km, poi è ovvio che se non cambi mai l'olio e tiri sempre a freddo il cambio ti dura poco, ma se alla guida ci sono certi macellai i produttori non ne hanno nessuna colpa
Ritratto di Ivan Cilmi
31 maggio 2016 - 22:23
Il cambio manuale ha tutte le ragioni di esistere, oltre a essere più divertente da anche più soddisfazioni e maggiore senso di controllo, conosco persone che dopo aver avuto auto con cambio automatico sono tornate al manuale e in famiglia siamo tutti col manuale, un motivo ci sarà...Inoltre ti dico che ho una Panda 750 da 34 cavalli, con 27 anni e ovviamente cambio manuale e di sicuro è molto più divertente dei vari crossover di oggi con motori diesel, cambio automatico, ESP, ASR, Brake City Control, Cruise Control e altre cavolate varie. A me fanno ridere quelli che parlano di sicurezza e poi elogiano auto con schermi da 50 pollici e migliaia di comandi, nella mia a stento ci sono le levette per lo spanna vetri, con cosa ti distrai??
Ritratto di stefbule
30 maggio 2016 - 23:18
12
256000 km con Peugeot 5008 cambio aut. Mai avuto problemi, è vero che all'italiano medio piace "vivere" l auto con il manuale, ed è vero che ogni tanto farsi na cambiata è gratificante, ma io una volta provato l automatico non sono più tornato sl manuale
Ritratto di Zot27
31 maggio 2016 - 10:28
Anche perché è un non cambio (e senza frizione, altro grande vantaggio)
Ritratto di mike53
31 maggio 2016 - 10:29
Ancora troppi automobilisti sono prevenuti nei confronti del cambio automatico e quasi tutti però non lo hanno mai provato..... Personalmente sto' apprezzando molto il doppia frizione montato sulla mia Tucson 1.7 Crdi. Come tutte le cose, prima di giudicare bisognerebbe provare e poi saranno ben pochi quelli che vorranno tornare al manuale!
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
31 maggio 2016 - 10:36
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di mike53
1 giugno 2016 - 11:06
Bravo @morino, hai centrato in pieno il problema, che poi problema non è! Il mio primo automatico è stato nel 2006 con la Ford C-Max e da allora....automatico for ever! Chi è prevenuto ma soprattutto non lo ha mai provato, non puo' capire quanto sia rilassante ed allo stesso tempo divertente!
Ritratto di saby
1 giugno 2016 - 12:12
Mike53,Morino possiamo andare avanti un secolo con questa dialettica cambio manuale/cambio automatico ... quello è peggio... quello è meglio. La scelta di un tipo rispetto ad un altro dipende anche come nel mio caso, dalla situazione in cui si trova in un determinato momento di cambiare l'auto. Da un lato auto di 5 anni (Audi A4avant Tdi 2006 con cambio manuale e frizione elettronica; ripeto disabile in carrozzina) che nell'ultimo periodo ha avuto problemi con le "spazzole" del sistema a causa del quale il pedale della frizione non scendeva totalmente giù per innestare la marcia, dall'altra la possibilità di provare un cambio automatico sequenziale con un'auto spaziosa e comoda ma con una certa brillantezza come la VW passat Variant. L'amarezza della prima mi ha portato a provare la seconda. La precedente all'Audi (BMW 320d) aveva lo stesso sistema e non ha mai avuto problemi e mi ha portato a prendere , benchè l'Audi avesse già un bel cambio automatico, di prendere il manuale. E ricordo una risposta precedente; se per caso si rompe il sistema di frizione elettronica per disabile l'auto può essere guidata da una ipotetica persona normodotata che gentimente mi accompagna a casa. Nel cambio automatico (di tutti i tipi elettronica e quant'altro) se si rompe, è inutile che chiami una persona normodotata per accompagnarmi a casa. Tanto non la potrà guidare. Ora il problema deriva dalla valutazione dell'usato che le concessionarie Volkswagwen mi fanno sulla mi auto, acquistanto la stessa auto. Per dispetto sono orientato sulla BMW che da tanti "sentito dire" ha un cambio con gli attributi.E poi nasce l'aspetto economico. Se si fa la "bischerata" (come si dice a Firenze) di spendere qualche migliaio di euro in più oppure spendere qualcosa meno con un'auto comunque valida ma con cambio automatico non così performante come hanno le marche citate.(e magari non è disponibile il volante con le palette) per il quale conviene prendere il cambio manuale. Anch'io faccio i complimenti ad AL VOLANTE per l'argomento trattato.

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