Divieto di fermata: significato del cartello e sanzioni

Esame patente
Pubblicato 29 luglio 2024

La normativa, le differenze con il divieto di sosta e le multe previste in caso di violazione del divieto di fermata.

Il cartello di divieto di fermata, rappresentato da un cerchio blu con bordo rosso e una doppia barra incrociata, proibisce la temporanea sospensione volontaria della marcia di un veicolo in qualsiasi situazione, eccetto casi di forza maggiore. Valido 24 ore su 24, è regolamentato dagli articoli 157 e 158 del Codice della Strada, che specificano le circostanze di applicazione. La normativa richiede la presenza del conducente durante la fermata per evitare intralci. Il divieto di fermata si differenzia dal divieto di sosta, che permette l'arresto prolungato del veicolo. La violazione del divieto di fermata comporta sanzioni pecuniarie e la perdita di punti patente. Il cartello può essere integrato con pannelli per specificare ulteriori limitazioni o indicare la fine del divieto. 

Cos'è il cartello di divieto di fermata

Il cartello di divieto di fermata è un segnale stradale circolare con sfondo blu, bordo rosso e una doppia barra incrociata (X) al centro. Questo segnale vieta la temporanea sospensione volontaria della marcia di un veicolo in ogni situazione, tranne nei casi di forza maggiore come il semaforo rosso o l'intasamento del traffico. La sua validità è di 24 ore su 24, tutti i giorni, salvo diverse indicazioni.

Divieto di fermata: cosa dice la normativa

Secondo l'articolo 157 comma 1 lettera b) del Codice della Strada, la fermata è la temporanea sospensione della marcia del veicolo per consentire la salita o la discesa delle persone o per altre esigenze di brevissima durata. Durante la fermata, il conducente deve essere presente e pronto a riprendere la marcia per evitare intralci alla circolazione. 

L’art. 158 del Codice della Strada dettaglia le situazioni in cui il divieto di fermata è applicabile. Questi includono:

  • Passaggi a livello e binari ferroviari o tramviari: sia in corrispondenza che in prossimità.
  • Gallerie, sottovia, sovrapassaggi, fornici e portici: salvo diversa segnalazione.
  • Dossi e curve: anche nelle loro vicinanze, soprattutto fuori dai centri abitati e sulle strade urbane di scorrimento.
  • Segnali stradali verticali e semaforici: in modo da non occultarne la vista.
  • Intersezioni: fuori dai centri abitati, sia in corrispondenza che in prossimità delle aree di intersezione.
  • Passaggi pedonali e ciclabili: incluse le piste ciclabili e gli sbocchi delle stesse.
  • Marciapiedi: salvo diversa segnalazione.
  • Spazi riservati alla fermata e alla sosta dei veicoli elettrici: anche se il veicolo è elettrico ma non sta ricaricando.

Il cartello del divieto di fermata con integrazioni

Il cartello di divieto di fermata, se integrato con un pannello indicativo, può specificare ulteriori limitazioni o la fine del divieto. Ad esempio, un pannello con una freccia verso il basso indica la fine del tratto in cui vige il divieto. Anche senza pannello, la rimozione forzata del veicolo è sempre prevista in caso di infrazione.

Differenza tra divieto di fermata e divieto di sosta

Il divieto di fermata proibisce ogni tipo di arresto volontario del veicolo, mentre il divieto di sosta riguarda la sospensione della marcia per un periodo prolungato, con possibilità di allontanamento del conducente. Il divieto di fermata è valido 24 ore su 24, mentre il divieto di sosta è spesso limitato a determinati orari, come dalle 8 alle 20, salvo diversa segnalazione.

Sanzioni per violazione del divieto di fermata

La violazione del divieto di fermata comporta una multa che varia da 41 a 168 euro per ciclomotori e motocicli a due ruote e da 87 a 344 euro per gli altri veicoli. Inoltre, comporta la perdita di 2 punti patente. Le sanzioni si applicano per ciascun giorno di violazione e la rimozione forzata del veicolo è sempre prevista.

Il divieto di fermata nei quiz per la patente: cosa tenere a mente

Il divieto di fermata è uno dei temi ricorrenti nei quiz per la patente, che come ben sapete sono ripartiti in affermazioni vere e false. Cosa bisogna tenere a mente? Ecco una serie di risposte che bisogna memorizzare. 

È sempre vero che il divieto di fermata:

  • Vieta la temporanea sospensione della marcia del veicolo; 
  • Vieta la fermata volontaria di tutte le tipologie di veicoli; 
  • Lungo le strade dove è ubicato, il segnale raffigurato ha una validità di 24 ore su 24; 
  • Vieta la sosta di giorno e di notte, anche nei centri abitati;
  • Vieta la fermata a tutte le tipologie di veicoli; 
  • Se non ci sono iscrizioni o pannelli integrativi, il divieto dura tutto l’arco della giornata (24 ore su 24);
  • Se c’è il segnale di divieto di fermata, è sempre disposta la rimozione forzata dal veicolo. 

Di contro, è sempre falso che il divieto di fermata

  • Vieta la sosta, ma permette la fermata; 
  • Lungo le strade urbane, il segnale indica che il divieto è valido dalle ore 8.00 alle ore 20.00; 
  • Vieta tutte le fermate, tranne quelle per far salire o far scendere i passeggeri; 
  • Consente la fermata solo se il veicolo non è di intralcio alla circolazione; 
  • Vieta la fermata, ma permette la sosta; 
  • Non è valida per gli autobus; 
  • Vale per i taxi; 
  • È solo un preavviso di divieto di sosta; 
  • Il segnale indica che il divieto è valido solo nei giorni feriali, se non c’è diversa indicazione; 
  • Preannuncia il termine del divieto di sosta.


Aggiungi un commento
Ritratto di AZ
29 luglio 2024 - 19:38
Odiosissime le persone che contravvengono a questo divieto.
Ritratto di PONKIO 78
29 luglio 2024 - 23:26
Az… non hai visto le terze file a Napoli e a Palermo…. Là si che bloccano l’intera carreggiata della strada….
Ritratto di nik66
30 luglio 2024 - 06:24
perchè a Roma scherzano con le terze file?
Ritratto di Alfiere
30 luglio 2024 - 09:00
2
Basta mettere le quattro frecce e puoi parcheggiare in presenza di tale cartello
Ritratto di MrD
30 luglio 2024 - 13:48
1
Ben 4 commenti all'attivo per questo articolo, ne sono impressionato.

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