L’autovelox è un sistema che permette di rilevare la velocità di un’automobile. Il suo meccanismo è piuttosto semplice, anche se non tutti sanno come funziona esattamente. L’autovelox si basa su due fotocellule laser: la prima si attiva quando si riflette sul muso dell’automobile e fa scattare una sorta di timer. Quando l’auto viene rilevata dalla seconda fotocellula, il timer viene bloccato. Il lasso di tempo tra il passaggio davanti alla prima e alla seconda fotocellula è quello in cui viene rilevata la velocità dell’automobile. Il meccanismo di calcolo è basato sul tempo che l’automobile rilevata impiega a percorrere un determinato spazio, che è il raggio rilevato dalla coppia di fotocellule. Se l’auto in questione ha superato il limite di velocità consentito, allora scatta la sanzione.
I limiti di velocità nel nostro Paese sono regolamentati dall’articolo 142 del Codice della Strada. Qui sono indicati anche gli importi delle multe da pagare per chi oltrepassa i limiti. Gli importi variano in base alle eccedenze.
Il Codice della Strada stabilisce i limiti di velocità delle automobili su tutti i tipi di strade nel nostro Paese, riassumibili nella seguente tabella:
TIPO DI STRADA |
LIMITE DI VELOCITÀ |
Strade urbane |
50 km/h |
Strade extraurbane di tipo secondarie e locali |
90 km/h |
Strade extraurbane principali |
110 km/h |
Autostrade |
130 km/h |
Si precisa che i limiti di velocità variano per i neopatentati, i quali, nei primi 3 anni dal conseguimento della patente (categoria A2, A, B1 e B), dovranno rispettare limiti di velocità inferiori rispetto a quelli tradizionali, come stabilito dall’articolo 117 del Codice della Strada, e che risultano i seguenti:
I limiti di velocità cambiano anche per altri tipi di veicoli, vale a dire:
Veniamo ora alle sanzioni per gli automobilisti che superano i limiti di velocità sulle strade urbane e sulle strade extraurbane locali e di tipo secondario, quindi rispettivamente 50 km/h e 90 km/h. Anche gli importi delle ammende sono consultabili sul già citato articolo 142 del Codice della Strada: andiamo a sintetizzarle nella seguente tabella:
SUPERAMENTO LIMITE DI VELOCITÀ |
IMPORTO MULTA |
Sotto 10 km/h |
Da 42 € a 173 € |
Oltre 10 km/h, ma non oltre i 40 km/h |
Da 173 € a 694 € |
Oltre 40 km/h, ma non oltre i 60 km/h |
Da 543 € a 2.170 € e sospensione della patente da 1 a 3 mesi |
Oltre 60 km/h |
Da 845 € a 3.382 € e sospensione della patente da 6 a 12 mesi |
Come stabilito dal D.M. del 29 ottobre 1997 (articolo 1), “nell’impiego del presente apparecchio (l’autovelox, ndr), per gli accertamenti della velocità, al valore rilevato della velocità deve essere applicata una riduzione pari al 5%, con un minimo di 5 km/h. Nella riduzione è compresa anche la tolleranza strumentale”.
In sintesi, viene applicata una riduzione di 5 km/h, ma con un minimo di tolleranza del 5% del valore che eccede il limite. Inoltre, se sono presenti decimali, si andrà ad arrotondare per difetto.
Quindi, riassumiamo i margini di tolleranza nella seguente tabella:
LIMITE DI VELOCITÀ |
SOGLIA DI TOLLERANZA |
LA MULTA SCATTA A |
50 km/h |
5 km/h |
56 km/h |
70 km/h |
5 km/h |
76 km/h |
90 km/h |
5 km/h |
96 km/h |
110 km/h |
5,5 km/h |
116 km/h |
130 km/h |
6,5 km/h |
137 km/h |
Nei primi tre casi, il 5% del limite di velocità (50 o 70 km/h) non arriva al minimo di 5 km/h, per cui la soglia di tolleranza aumenta automatica a cinque chilometri orari. Nel quarto e nel quinto caso, il decimale viene arrotondato per difetto.
Esistono diversi tipi di autovelox: ci sono gli autovelox fissi e gli autovelox mobili. Quali sono le differenze?
Gli autovelox fissi sono collocati in delle piccole strutture chiamate autobox e si trovano sul lato della carreggiata. Il funzionamento dell’autovelox fisso è quello che abbiamo descritto nei paragrafi precedenti. A volte gli autobox non hanno un autovelox al loro interno e funzionano solo a scopo dissuasivo. Molti, però, ne sono provvisti e funzionano anche di notte. Gli autovelox fissi possono essere muniti di flash (se superi il limite di velocità consentito, lo strumento scatterà una foto all’auto facendo partire un lampo, e l’automobilista “beccato” si accorgerà immediatamente di essere stato preso), oppure di un sistema a infrarossi, che non fa scattare alcun flash, ma che rivela comunque l’infrazione (in questo caso l’automobilista non si accorge di niente nell’immediato).
A differenza dei fissi, gli autovelox mobili prevedono la presenza di una pattuglia delle forze dell’ordine. L’autovelox mobile può essere uno di questi due:
Un altro autovelox mobile è il Telelaser TruCam, che invece di realizzare foto, come fa il Telelaser semplice, realizza dei video in HD e a 1,2 chilometri di distanza, riuscendo così a rilevare anche eventuali infrazioni in contemporanea.
Ricordiamo che in tutti i casi, sia che si tratti di autovelox fisso o mobile, la presenza di questi strumenti di rilevazione automatica della velocità deve essere segnalata tramite apposita segnaletica.
Abbiamo visto che esistono diversi tipi di autovelox e come funzionano. Questi possono trovarsi ovunque, sulle strade provinciali, comunali, statali, regionali e sulle autostrade. Rilevano la velocità di un’autovettura tramite l’utilizzo di due fotocellule, che catturano l’andatura del veicolo da un punto A a un punto B, in un tratto di strada relativamente breve.
Il Tutor, noto anche come Safety Tutor o SICVE (acronimo che sta per Sistema Informativo per il Controllo della Velocità), evidenzia la velocità media di un veicolo in un tratto autostradale decisamente più lungo, che può partire da 10 chilometri e arrivare fino a 25-30 chilometri.
Sostanzialmente, la velocità di una vettura, non viene ripresa nel momento esatto in cui viene fotografata. Invece, questo sistema effettua una media, che si basa sulla velocità alla quale l’auto andava nel punto A e quella in cui andava quando è stata nuovamente immortalata al punto B. Nel primo tratto una serie di sensori individua la categoria e la tipologia di mezzo, mentre le telecamere installate sul portale, ovvero accanto al pannello luminoso sul quale sono solitamente segnate indicazioni e informazioni sulla viabilità, si attivano fotografando la targa e memorizzandola, insieme a data e ora del passaggio. Lo stesso procedimento avviene nel punto B, ovvero al passaggio dell’auto sotto il secondo portale: se la velocità media è superiore ai limiti consentiti, il dato viene inviato alle autorità, che poi procederanno a inviare la sanzione.
Questo sistema non comporta la presenza di una pattuglia delle forze dell’ordine, ma si tratta di un procedimento automatico e senza possibilità di contestazione.
Sul sito della Polizia di Stato, all’articolo “Autovelox e Tutor: dove sono”, è possibile consultare su quali strade e autostrade italiane sono presenti gli autovelox. Nella colonnina a destra, infatti, sono presenti dei documenti in Pdf che vengono aggiornati ogni lunedì e che segnalano agli automobilisti la presenza degli autovelox sulle strade per ogni singola Regione. Qui, inoltre, l’utente potrà scaricare anche due altri documenti:
La comunicazione ha come obiettivo quello di invitare gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità e a moderare l’andatura, allo scopo di prevenire gli incidenti.
Inoltre la Polizia di Stato informa che per misurare la velocità delle vetture, utilizza i seguenti strumenti:
In conclusione, si informa che la Polizia Stradale usa anche i sistemi Tutor per il controllo della velocità media sulle autostrade.
Spesso gli autovelox sono posti nelle colonnine arancioni, note anche come Velo OK o Speed Check. Altrettanto spesso, questi contenitori sono vuoti e funzionano da dissuasori. A volte possono essere spostati, altre possono essere “riempiti” con i dispositivi di rilevazione della velocità. Insomma, meglio non fidarsi. Tuttavia, forse non tutti sanno che si possono evitare delle multe in presenza di una colonnina arancione. Come? Beh, il primo consiglio che sentiamo di dare è quello di moderare l’andatura e rispettare sempre i limiti di velocità.
Tuttavia, esistono altre condizioni che devono essere rispettate affinché una multa possa considerarsi valida.
Prima di tutto la taratura dell’autovelox. Cosa significa? Il modello utilizzato per misurare la velocità deve avere ottenuto il certificato di omologazione e inoltre deve essere sottoposto a un controllo periodico di affidabilità (obbligatoriamente una volta all’anno). Quest’ultima è la taratura dell’autovelox. Questa viene effettuata da soggetti privati che compilano un apposito documento, il quale sarà poi richiedibile dal cittadino presso la Pubblica Amministrazione. Accertarsi che l’autovelox sia stato regolarmente tarato è un diritto del cittadino. Per richiedere il certificato di taratura bisognerà presentare apposita istanza all’organo che ha emesso la multa, tramite raccomandata A/R o PEC o fisicamente (per mano) presso l’ufficio preposto. Nell’istanza, il richiedente dovrà indicare i suoi dati, gli estremi della multa (numero, data del verbale, causa della contestazione), la richiesta di visionare il certificato e la modalità con cui ricevere la risposta.
In secondo luogo, una multa presa a causa della rilevazione della velocità da parte di un autovelox nella colonnina arancione non sarà valida se prima del dispositivo non è presente un cartello che segnali la sua presenza. Non esiste ufficialmente una distanza minima tra il cartello di segnalazione e l’autovelox stesso, ma si parla di una distanza sufficiente affinché l’automobilista possa frenare gradualmente (nel caso in cui stesse andando troppo veloce) anziché di colpo. Inoltre, la distanza può variare in base alla tipologia e alle caratteristiche della strada dove è presente il rilevatore. E allora, in caso di segnaletica errata o troppo distante, quand’è che non si paga la multa? Quando la segnalazione della presenza dell’autovelox è lontana più di 4 chilometri dalla colonnina arancione.
La terza condizione che deve sussistere per rendere valida la multa (e che non tutti sanno) è che poco distante dalla colonnina arancione dovrà essere presente una pattuglia delle forze dell’ordine, che possa comminare la multa all’automobilista “beccato” dall’autovelox, contestando sul posto l’infrazione commessa.
Tuttavia, questa presenza della polizia è obbligatoria solo se la colonnina arancione si trova su strade urbane e di quartiere, su strade locali, su strade urbane di scorrimento e su strade extraurbane secondarie non segnalate dal Prefetto come strade sulle quali può risultare pericoloso il fermo dei veicoli e di cui deve essere data informazione agli automobilisti.
La pattuglia potrà non essere presente sulle autostrade, sulle strade extraurbane secondarie e di scorrimento segnalate dal Prefetto con apposito decreto e sulle strade extraurbane principali.
Ci sono molti modi per vedere la mappa autovelox in Italia nel 2023. Ci si può affidare a determinate applicazioni per visualizzare in tempo reale la presenza degli autovelox sulle strade mentre si guida (ne parleremo in un paragrafo successivo), oppure rivolgersi a specifiche pagine web. Tra queste, non possiamo non citare quella già in precedenza nominata della Polizia di Stato: oltre agli aggiornamenti settimanali sulle strade delle diverse Regioni italiane, infatti, qui è possibile scaricare anche i documenti che indicano le postazioni di autovelox fisse in Autostrada e sulla viabilità ordinaria.
Oltre alle sanzioni pecuniarie, chi supera i limiti di velocità e viene immortalato dall’autovelox, va incontro anche alla decurtazione dei punti della patente. Si possono perdere da 3 fino a un massimo di 10 punti sulla patente, in base all’eccesso di velocità. La sanzione raddoppia se l’automobilista è un neopatentato o guida mezzi pesanti.
Riassumiamo nella seguente tabella tutti i casi nei quali tolgono punti della patente e quanti.
SUPERAMENTO DEL LIMITE DI VELOCITÀ |
PUNTI PATENTE DECURTATI |
Oltre 10 km/h |
3 |
Oltre 40 km/h |
6 |
Oltre 60 km/h |
10 |
Negli ultimi due casi, si va incontro anche alla sospensione della patente di guida: nel caso del superamento del limite di velocità di 40 chilometri orari, la sospensione va da 1 a 3 mesi. In caso di eccesso superiore a 60 chilometri orari, la patente sarà sospesa da 6 a 12 mesi.
Oltre agli autovelox, gli automobilisti devono prestare attenzione anche alle telecamere stradali, soprattutto quelle di ultima generazione, che catturando i dati su una vettura (la targa, ad esempio), possono risalire a tutte le informazioni su quell’auto specifica e verificare la messa in regola con il pagamento del bollo auto o della RC Auto, oltre a individuare comportamenti anomali nella guida della macchina.
Le telecamere stradali più temute sono però quelle installate sui semafori, che hanno il compito di individuare e segnalare infrazioni quali il passaggio con il semaforo rosso o il superamento della linea di stop a terra, o la fermata troppo avanzata, ad esempio sulle strisce pedonali. Anche questi tipi di telecamere, esattamente come gli autovelox, devono essere preceduti da apposita segnaletica di avviso.
Entro fine 2022, risulteranno operativi 2 nuovi autovelox a Milano, che si affiancheranno ai 18 già posizionati, ma entro il 2024 ne saranno installati altri 8. Lo ha affermato questa estate l’assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli. L’obiettivo è quello di posizionare questi dispositivi sui tratti stradali a più alto rischio di incidentalità, causata principalmente dall’alta velocità.
I 18 autovelox già operativi si trovano nelle seguenti strade (tra parentesi il numero dei dispositivi presenti):
Entro fine 2022 saranno operativi due nuovi autovelox, più precisamente in viale Fermi e viale Famagosta, dove per ora ne è presente solo 1. Per quanto riguarda la posizione degli altri autovelox, il Comune attende i dati dalla Prefettura per individuare le strade a più alto rischio incidente per eccessiva velocità. La tabella di marcia prevede l’installazione dei restanti 8 autovelox tra il 2023 e l’inizio del 2024.
Dove sono:
INDIRIZZO |
TRATTO |
Viale Renato Serra |
Cavalcavia |
Viale Monte Ceneri |
Incrocio con via Mac Mahon |
Via Parri |
Verso via Valsesia, su entrambi i sensi di marcia |
Via Palmanova |
Altezza stazione metro Cimiano |
Via Missaglia |
Su entrambi i sensi di marcia, dopo via de André, altezza via Nicola Romeo |
Via Virgilio Ferrari |
Su entrambi i sensi di marcia |
Viale Fulvio Testi |
In entrambe le direzioni |
Viale Fermi |
Dopo ponte ferroviario, tra via Zubiani e via Moreschi |
Cavalcavia del Ghisallo |
Altezza viale Certosa |
Viale Famagosta |
Via Cusi/via Beldiletto |
Via della Chiesa rossa |
Prima del civico 277 |
Per quanto riguarda le postazioni mobili a Milano, queste si trovano sulle seguenti strade:
Elenco operativi
INDIRIZZO/STRADA |
TRATTO |
Roma A1 |
Tra Roma e Ceprano, in entrambe le direzioni |
Dopo cavalcavia 380 Anagni verso Napoli |
|
Poco dopo uscita Monteporzio, verso Roma Sud |
|
Direzione Roma Sud/Colleferro |
|
Dopo uscita Terranova verso GRA |
|
Roma Sud tra uscita Torrenova e distributore AGIP verso Roma |
|
Anagni, verso Napoli |
|
Tra Roma e Orte, direzione Nord |
|
Dopo uscita per Firenze, da Roma Est, verso Firenze |
|
Dopo cartello a sinistra 10 km Fiano Romano – Casetta Bianca – Bretella tra Settebagni e Fiano Romano, direzione Fiano Romano |
|
Colleferro, direzione Nord |
|
Grande Raccordo Anulare |
Tra Aurelia e Pontina, verso Roma |
Pontina, direzione Casilina |
|
Da entrata Settebagni, direzione Aurelia, subito dopo la rampa |
|
SS1 Aurelia |
33,2 KM, direzione Cerveteri |
SS1 Aurelia, Aranova e uscita per Fregene, verso Roma, sotto un ponte |
|
Tra Torrimpietra e uscita per Fregene, direzione Roma, sotto un ponte |
|
Via Cristoforo Colombo |
Fiera di Roma, direzione Ostia |
Direzione Centro |
|
Corsia centrale – prossimità semaforo, direzione Centro e all’altezza con la circonvallazione Ostiense (Habitat), direzione Centro |
|
Ingresso Ostia, direzione Mare |
|
Roma Centro |
Lungotevere, direzione Stadio Olimpico, sopra tabellone che fornisce indicazioni sul traffico |
Lungotevere in Augusta, sopra tabellone luminoso, verso piazzale Flaminio |
|
Via del Muro Torto (nelle gallerie) |
|
Via Isacco Newton |
In entrambe le direzioni |
Via Gregorio VII |
Ingresso galleria e dopo |
Via Tuscolana |
Incrocio con via Gasperina, direzione centro |
Via Tor Bella Monaca |
Direzione centro |
Via del Mare |
Direzione Ostia |
Altezza Vitinia, in entrambe le direzioni |
|
Via Laurentina |
Direzione centro, dopo i ponti |
Tor Vergata |
via Sorbara, direzione Policlinico Tor Vergata verso GRA, dopo svincolo con Romanina |
Via Pontina |
Altezza Furlanetto, direzione Roma |
Altezza Spinaceto, direzione Roma |
|
Mezzocammino |
km 14,800 – SS8 via del Mare, in entrambe le direzioni |
Villaggio Azzurro |
via di Mezzocammino, in entrambe le direzioni |
Dove si trovano
INDIRIZZO/STRADA |
TRATTO |
SS 268 |
Cercola |
Pollena Trocchia |
|
Sant’Anastasia |
|
Somma Vesuviana |
|
Nola |
|
Ottaviano |
|
San Giuseppe Vesuviano |
|
Terzigno |
|
Boscoreale |
|
Poggiormarino |
|
SP 270 |
Tra il km 15+500 e il km 17+700 |
Tra il km 22+500 e il km 24+000 |
|
1 III Tratto |
Tra il km 27 Casoria e il km 32 Cercola |
87 ex SS 87 nc |
Tra il km 1+800 Arzano e il km 5+000 Frattamaggiore |
7 Quater |
Tra il km 40+000 Giugliano e il km 55+000 Pozzuoli |
162 Asse Mediano ex SS 162 nc |
Tra il km 0+000 Giugliano e il km 33+750 Acerra |
162 dir del Centro Direzionale ex SS 162 dir |
Tra il km 0+000 Napoli e il km 16+400 Acerra |
7 Bis VAR Asse di Supporto |
Tra il km 26+000 Caivano e il km 39+500 Nola |
500 |
Tra il km 0+000 Casandrino e il km 2+700 Melito |
Variante Solfatara di Pozzuoli |
Tra il km 1+450 e il km 3+100 |
Ecco dove sono. Per vedere dove sono gli autovelox a Torino, facciamo riferimento al Comune, che ha comunicato la presenza delle postazioni fisse nelle seguenti strade:
INDIRIZZO/STRADA |
TRATTO |
Corso Unità d’Italia n. 96° |
Direzione Centro Città e direzione Tangenziale |
Corso Regina Margherita, n. 401A |
Direzione Centro Città e Direzione Tangenziale |
Concludendo, ricordiamo che per vedere dove si trovano gli autovelox mobili, si può consultare la pagina dedicata agli autovelox sul sito della Polizia dello Stato, dove ogni lunedì sono aggiornati gli elenchi delle strade per ciascuna regione.
Se si usa la navigazione satellitare di Google Maps, è necessario sapere che la segnalazione della presenza degli autovelox fissi è incorporata: gli avvisi sono sia sonori, sia visivi. Spesso, grazie alle segnalazioni degli utenti, sono segnalate anche le postazioni mobili.
Inoltre, sono disponibili sugli store Apple e Android diverse applicazioni sugli autovelox, molte delle quali sono scaricabili gratuitamente. Difficile considerare quale sia la migliore, visto che ognuna assolve al suo compito senza particolari criticità, per questo motivo ne segnaliamo alcune (gratuite) considerate le migliori in generale, soprattutto perché dotate di aggiornamenti costanti, che consentono di essere al passo con eventuali cambiamenti.
Google Maps
Iniziamo dal già citato Google Maps, disponibile sui dispositivi Android. Si tratta di una delle app di navigazione più utilizzate dagli utenti che possiedono uno smartphone Android, ed è compatibile con Android Auto e con Apple Car Play. Oltre alla navigazione su mappa, alla segnalazione dei punti di interesse e a tante altre funzioni che sono già note a tanti (segnalazione rallentamenti e incidenti, traffico in tempo reale, etc.), l’app avvisa anche della presenza degli autovelox.
Waze
Un’altra delle applicazioni più utilizzate dagli automobilisti è Waze, che vanta il pregio di essere aggiornata costantemente dalla community numerosa dei Wazers. Disponibile per Android e iOS, Waze è stata una delle prime app a incorporare la segnalazione degli autovelox fissi e mobili: l’automobilista sarà informato sia tramite avvisi sonori, sia visivi sulla mappa. L’app integra anche altri tipi di avvisi, come i rallentamenti sulla strada e i distributori di carburante più economici.
Radarbot
Ecco un’altra applicazione disponibile sia sul Google Play Store, sia sull’Apple Store, molto apprezzata dagli utenti che l’hanno utilizzata. Radarbot segnala traffico in tempo reale e presenza di autovelox e tutor, i quali possono essere segnalati anche dagli automobilisti stessi, se si tratta di autovelox mobili temporanei presenti su determinate strade. Esiste anche una versione Premium, a pagamento, priva di banner pubblicitari.
TomTom GO Navigation
Noto originariamente come TomTom AmiGO, quest’app è disponibile sia per iPhone sia per smartphone Android e segnala la presenza di autovelox fissi e mobili, se si attiva l’apposita opzione Consenti (bisognerà autorizzare l’app ad accedere alla posizione per consentire il suo funzionamento). Appena ci avviciniamo a un autovelox, l’app invia un avviso sonoro, mentre visivamente comparirà il limite di velocità indicato sulla strada.
Come sapere se un autovelox funziona?
Non è possibile sapere in modo certo se un autovelox sia in funzione, o se dentro l’autobox ci sia davvero un autovelox. L’unico modo per esserne certi è consultare il sito della Polizia di Stato, dove sono presenti le strade dove si trovano gli strumenti di rilevazione della velocità.
Quanta tolleranza c’è per evitare la multa?
Al valore rilevato della velocità si applica una riduzione del 5% con un minimo di 5 km/h. In presenza di decimali, si arrotonda per difetto.
Importo multa: quanto devi pagare con gli interessi?
L’importo della multa dipende dall’eccesso di velocità oltre i limiti consentiti. Si parte da un minimo di 42 euro e si arriva a un massimo di 3.382 euro. Se non si paga la multa entro 60 giorni, si applicano interessi e more. La cifra da pagare aumenterà del 10% ogni 6 mesi di ritardo. In caso di mancato pagamento, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione si occuperà di recuperare il credito. In caso di mancato pagamento entro 60 giorni dall’avvenuta comunicazione, l’auto del soggetto multato va incontro a fermo amministrativo e si procede al recupero forzato del credito tramite pignoramento presso terzi.
Dopo quanto arriva la multa per eccesso di velocità?
In base a quanto riporta l’articolo 201 del Codice della Strada, la multa per eccesso di velocità deve essere notificata al trasgressore entro 90 giorni dall’accertamento.
Dopo quanto va in prescrizione una multa?
Come stabilito dall’articolo 209 del Codice della Strada, il termine di prescrizione delle multe è di 5 anni, che partono dal giorno in cui è stata commessa la violazione.
Quando non bisogna pagare?
La multa non va pagata se il verbale non indica la data, l’ora e la località in cui avvenuta la violazione. Gli altri dati che devono comparire sulla multa sono il nome dell’accertatore, la causa per la quale la multa non è stata contestata al momento della violazione, nonché le generalità del trasgressore e i dati dell’auto (targa, modello e colore).
Inoltre, la multa non va pagata se l’autovelox non è stato tarato, ovvero non ha subito il consueto controllo periodico di affidabilità. L’automobilista avrebbe ragione a non pagare la sanzione anche nel caso in cui non sia presente segnaletica che avvisi la presenza di autovelox entro i 4 chilometri dalla posizione dello stesso. Infine, in caso di colonnine arancioni, deve essere sempre presente una pattuglia delle forze dell’ordine poco dopo l’autovelox, che possa contestare la violazione in maniera diretta.
Concludendo, la multa non dovrà essere pagata se sono intervenuti i termini di prescrizione, ovvero se non è stata emessa alcuna notifica entro 5 anni a partire dal giorno in cui è stata commessa la violazione. Ogni notifica o avviso di accertamento fa ripartire i tempi di prescrizione da zero.
Articolo pubblicato il 22/07/2022 e aggiornato il 19/01/2023.